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Povero Bassetti! Dove è finito quel prete bonario?

Di Super Ex

“Con altrettanta fermezza vorrei ribadire un concetto che forse scomoda i benpensanti: per un cattolico è assolutamente immorale vedere nel migrante un nemico da combattere o da odiare.”

Questa una delle frasi più significative, si fa per dire, di un’intervista rilasciata dal cardinal Gualtiero Bassetti il 20 marzo, giusto giusto nel giorno della tentata strage sul pullman carico di bambini, colpevoli soltanto di essere italiani, in Italia.

Nel tono della voce, a sentire l’intervistatore, il piglio perentorio che è ormai usuale quando un uomo della neo-chiesa bergogliana (una congrega che ha superato da poco il lustro, e non sembra candidata ad un futuro radioso) allude ad uno dei comandamenti dati da Bergoglio ai suoi, grazie a Dio sempre meno numerosi, discepoli.

Eh sì, lo abbiamo già detto: l’anatema, la scomunica, l’invettiva piacciono moltissimo al Sommo, e ai suoi imitatori, soprattutto se rivolte verso i cattolici che non si aggiornano; verso il mondo, il peccato, l’errore e i suoi alfieri invece, solo indulgenza e comprensione, zuccherini e romantiche telefonate.

Da giorni e giorni il Congresso mondiale delle Famiglie, organizzato da cattolici, è fatto oggetto di un odio inverecondo e violento.

Bassetti, come Bergoglio, tace. Forse per non urtare l’amatissimo Partito Democratico?

Forse per non sconfessare quella Monica Cirinnà che tanto deve, per la sua legge sulle unioni civili, alla “galantineria” dell’ex segretario della Cei? Forse perché non sta bene contraddire la donna politica più elogiata, pubblicamente, dal “vescovo di Roma”, cioè la radicale Emma Bonino?

O forse semplicemente perché aborto, utero in affitto, disgregazione familiare, non sono temi che scaldano il cuore di questi apolidi, senza Dio, né patria, né famiglia?

Quando però si mette in dubbio una Ong dei centri sociali, quando qualcuno fa notare che l’immigrazione subita dall’Italia in questi anni è stata esagerata, incontrollata, smodata, subito tale giudizio, privo di qualsiasi benché minima ombra di razzismo, genera vigorose reazioni.

Diventa, chissà perché, “odio”, mentre il buon senso è trasformato in “xenofobia”, la giusta distinzione tra Cesare e Dio, insegnataci da Cristo stesso, “anti-evangelica”.

Povero Bassetti! Dove è finito quel prete bonario, grasso e pacioccone, che tollerava persino i cattolici del Vetus Ordo?

Quel pastore che, pur pasticciando sempre un poco, che non è uomo di pensiero sopraffino, comprendeva, però, le ragioni del Family Day? Che rifuggiva le dichiarazioni troppo dure e perentorie, cercando sempre una via diplomatica e morbida?

Non c’è più! Entrato nell’orbita di Bergoglio, è stato risucchiato, come tanti altri.

Ancora porta lo stesso nome, assomiglia fisicamente all’uomo di un tempo, ma è preda di una amnesia radicale: ha dimenticato Familiaris consortio ed Evangelium vitae di Giovanni Paolo II, l’insegnamento di Benedetto XVI sui principi non negoziabili, e si è ridotto a ripetere, come un disco rotto, qualche slogan senza sostanza, orecchiato infinite volte a Santa Marta, o letto di prima mattina, forse al posto del breviario, sul giornale che fu di Eugenio Scalfari.

Fonte
il vandea
Caro Bassetti, anche quest'anno il mio 8 X 1000 te lo sogni.
giandreoli
Caro card. Bassetti, a quanto pare, sono tra i pochi che trovano corretta la sua frase. Bella ma anche parecchio incompleta però. Le spiego. 1 - Il cristiano non ha nemici. La stessa espressione "amare anche i nemici", se non vuole essere un ossimoro contradditorio, dovrebbe essere inteso:"ama anche coloro che vedono in te un nemico e ti trattano da nemico facendoti del male". Guardando all'insieme …Altro
Caro card. Bassetti, a quanto pare, sono tra i pochi che trovano corretta la sua frase. Bella ma anche parecchio incompleta però. Le spiego. 1 - Il cristiano non ha nemici. La stessa espressione "amare anche i nemici", se non vuole essere un ossimoro contradditorio, dovrebbe essere inteso:"ama anche coloro che vedono in te un nemico e ti trattano da nemico facendoti del male". Guardando all'insieme dell'insegnamento di Gesù, credo che anche Lui la intendesse così. Ovvio quindi che i migranti devono essere amati. 2 - amare non è tanto il sentimentalismo del "voler bene al migrante" (sono questi i ben-pensanti!) ma "volere il suo bene", quello vero e concretamente fattibile. 3 - Ora, darsi da fare perché il migrante possa rimanere nella sua patria in libertà e dignitosamente è amarlo volendo il suo vero bene. Darsi da fare perché non debba salire su un barcone che deve pagare profumatamente ai suoi aguzzini per una traversata pericolosa (con probabile morte) è amarlo e volere il suo vero bene. Vietare che vi siano delle navi (di falsi volontari, più simili a pirati del mare) che aspettano il migrante prima ancora che parta ma dando per certo che partirà, è volere il suo vero bene. Darsi da fare per dedicarsi come volontario non in mare ma nel suo campo-profughi di partenza è volere il suo vero bene. Cacciare le ONG (che oi sbarcano al più presto, illegalmente, senza neppure accertarsi della sua identità) e sostituirle con le Guardiacoste e con più numerosi Corridoi umanitari è volere il loro vero bene. 4 - Preferisco fermarmi qui senza addentrarmi nel "loro vero bene" a cui provvedere una volta sbarcati. Come vede, monsignore, le sue parole sono scontate e non dicono poi molto di concreto. Non s'offenda se le confesso che, più che l'evangelica umiltà della destra che non fa sapere nulla alla sinistra, mi richiamano invece l'altisonanza del trombone. Con rispetto
Stat Crux
Nihil sub sole novum; solita tecnica (questa sì, immorale) di comunicazione truffaldina: Peccato Mortale! (Ottavo Comandamento, salvo eventuale revisione bergogliesca).
Migrante nemico da combattere e da odiare? Ehhh?! Ma chi è sognato mai di chiamarlo così? Sarebbe questa la pretesa di chi non vuole essere invaso da un'orda di nullafacenti? Epperò il fattosi-furbo-cardinale mettendoci indosso il …Altro
Nihil sub sole novum; solita tecnica (questa sì, immorale) di comunicazione truffaldina: Peccato Mortale! (Ottavo Comandamento, salvo eventuale revisione bergogliesca).

Migrante nemico da combattere e da odiare? Ehhh?! Ma chi è sognato mai di chiamarlo così? Sarebbe questa la pretesa di chi non vuole essere invaso da un'orda di nullafacenti? Epperò il fattosi-furbo-cardinale mettendoci indosso il grembiulino delle SS pretende ora di darci le totò sul culetto con parolone disseppellite dal suo armamentario semicattolico.

Mah, dopo averci afflitto per mesi con il piagnisteo del "Gesù-Migrante", adesso fanno il muso duro, magari paventando castighi nell'Aldilà.

Ma gli habitué di Santa Marta sono fervidi d'immaginazione: chissà che, avvicinadosi la Pasqua non s'inventino un nuovo tormentone, tipo "Risorto-migrante-in-cielo".
alda luisa corsini
Proprio così, adesso ci mettono in bocca parole mai proferite...
Chiamasi religione difensivo-aggressiva...