Cambiamento della Parola di Dio nel Lezionario festivo.
I versetti riportati sono del Vangelo di Giovanni e la Parola di Dio letta nel giorno festivo dal Vangelo di Giovanni1,1-5 è questa:
"In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta".
Vedi il testo del Lezionario festivo:
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo | Parrocchia San Bernardo da Chiaravalle
Quello che non va in questi versetti è la parte finale del Lezionario Festivo: "e le tenebre non l'hanno vinta" (la luce).
Il testo del Vangelo nella Sacra Bibbia traduce invece:
"ma le tenebre non l'hanno accolta" (la luce).
Ora cosa significa il testo del Vangelo letto il giorno di domenica? Significa che le forze delle tenebre non sono riuscite a vincere, a dominare sulle forze del bene. Nel testo della Bibbia originario, invece c'è una specie di giudizio verso coloro che operano il male (tenebre), essi hanno rifiutato, non hanno accolto la luce, che è la Parola di Dio: "ma le tenebre non l'hanno accolta" (la luce). Comprenderete come il significato cambia completamente? Qual'è il motivo perché ci sia un'interpretazione della Parola di Dio, che esclude il giudizio verso coloro che non accolgono e mettono in pratica la Parola di Dio (luce): "non l'hanno accolta". Ciò va contro l'intenzione di chi ha proferito tale Parola: Gesù Cristo. In questo modo il sacerdote si trova a formulare una predicazione già falsata nella lettura del Vangelo davanti all'assemblea. È giusto questo? Mi pare che tali innovazioni sono iniziate con l'avvento del Nuovo Lezionario, e chi dà l'ordine perché le parole del Testo sacro vengano cambiate? Perché non è l'unico caso.
"In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta".
Vedi il testo del Lezionario festivo:
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo | Parrocchia San Bernardo da Chiaravalle
Quello che non va in questi versetti è la parte finale del Lezionario Festivo: "e le tenebre non l'hanno vinta" (la luce).
Il testo del Vangelo nella Sacra Bibbia traduce invece:
"ma le tenebre non l'hanno accolta" (la luce).
Ora cosa significa il testo del Vangelo letto il giorno di domenica? Significa che le forze delle tenebre non sono riuscite a vincere, a dominare sulle forze del bene. Nel testo della Bibbia originario, invece c'è una specie di giudizio verso coloro che operano il male (tenebre), essi hanno rifiutato, non hanno accolto la luce, che è la Parola di Dio: "ma le tenebre non l'hanno accolta" (la luce). Comprenderete come il significato cambia completamente? Qual'è il motivo perché ci sia un'interpretazione della Parola di Dio, che esclude il giudizio verso coloro che non accolgono e mettono in pratica la Parola di Dio (luce): "non l'hanno accolta". Ciò va contro l'intenzione di chi ha proferito tale Parola: Gesù Cristo. In questo modo il sacerdote si trova a formulare una predicazione già falsata nella lettura del Vangelo davanti all'assemblea. È giusto questo? Mi pare che tali innovazioni sono iniziate con l'avvento del Nuovo Lezionario, e chi dà l'ordine perché le parole del Testo sacro vengano cambiate? Perché non è l'unico caso.