Lo sai che l'autore de “Il Signore degli Anelli” ha amato tanto l’Immacolata?

John Ronald Reuel Tolkien fu un cattolico tutto di un pezzo: Messa quotidiana, Confessione settimanale, attaccamento alla Chiesa Romana, all’Eucaristia, alla Madonna. Alcuni legano questa sua cattolicità …Altro
John Ronald Reuel Tolkien fu un cattolico tutto di un pezzo: Messa quotidiana, Confessione settimanale, attaccamento alla Chiesa Romana, all’Eucaristia, alla Madonna.
Alcuni legano questa sua cattolicità all’educazione ricevuta presso il collegio dei Padri Oratoriani fondati dal beato Newman, e in modo particolare alla guida forte e decisa del Padre Morgan che fu per Tolkien come un vero padre (dopo la morte della madre fu il suo tutore); altri all’esempio luminoso della propria madre, definita da Tolkien “martire”, perché pagò la propria conversione al Cattolicesimo con l’abbandono da parte di tutti i famigliari, e con esso del sostegno e dell’aiuto economico sufficiente per potersi curare dalla malattia che la porterà prematuramente alla morte.
Tutto questo certamente contribuì alla nascita e allo sviluppo della fede in Tolkien, ma sarebbe un errore sottovalutare la sua corrispondenza personale, il suo approfondimento costante, la sua convinzione sempre più salda e profonda maturata …Altro
fasoms
Ottimo
Tempi di Maria condivide questo
12
Testimonianze di fede e di conversione.
Commoventi testimonianze che aiutano a rafforzare la nostra fedeAltro
Testimonianze di fede e di conversione.

Commoventi testimonianze che aiutano a rafforzare la nostra fede
N.S.dellaGuardia
Molto bello! Anche l'Eucarestia è in qualche modo sempre presente nei suoi racconti, sia come nutrimento (Il "pan di via" che nutre non solo il corpo ma anche lo spirito) sua come idea di Sacrificio redentore, di azione apparentemente senza speranza o contro ogni umana ragionevolezza, che alla fine si rivela la Salvezza per tutti.
Senza l'esempio di John Ronald Reuel Tolkien non mi sarebbe stato …Altro
Molto bello! Anche l'Eucarestia è in qualche modo sempre presente nei suoi racconti, sia come nutrimento (Il "pan di via" che nutre non solo il corpo ma anche lo spirito) sua come idea di Sacrificio redentore, di azione apparentemente senza speranza o contro ogni umana ragionevolezza, che alla fine si rivela la Salvezza per tutti.
Senza l'esempio di John Ronald Reuel Tolkien non mi sarebbe stato possibile riconoscere l'azione straordinaria della Grazia in campo artistico e letterario, come veicolo di bellezza, di messaggio d'amore e redenzione, di purezza di intento e di spirito con scopi non solo educativi, ma anche contemplativi.
Un' immagine per quanto umana e sbiadita dell'azione santificatrice dello Spirito sulle cose umane, ma anche sulle bellezze del creato, o per le cose semplici.
In Tolkien vi è anche una delle poche rappresentazioni del male assoluto, privo di redenzione perché scelto nella totale libertà di depravare ciò che è bello e buono, e quindi viene da Dio.
Il genio di Tolkien è quindi un genio che si nutre della Grazia, dei Sacramenti, della preghiera.
Il Signore degli Anelli termina col ritorno a casa, dopo tutte le avventure, le guerre, le tragedie e le vittorie; uno dei protagonisti apre la porta del giardino e semplicemente dice "sono tornato". Quel che forse diremo quando entreremo nel regno dei cieli, o nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Grazie!
Grazie "Tollers"!