Monsignor Georg Gänswein, ora Nunzio in Lituania, ha rivelato la riconciliazione con Papa Francesco prima della sua morte.
Ma non ha risparmiato le critiche:
Ha accusato le scelte di Francesco sulla Messa in Latino di aver «danneggiato la pace» nella Chiesa.
Ha elogiato invece Papa Leone XIV per aver azzerato il veto del predecessore e permesso il ritorno delle celebrazioni in Latino a San Pietro.
Gänswein si è detto «sollevato» dai «segnali nella direzione giusta» dati dal nuovo Pontefice.
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«Scelte di Francesco sulla messa in latino hanno danneggiato la pace. Ci riamo riconciliati prima della sua morte» – MiL – Messainlatino.it

Ancora su mons. Georg Gänswein in questi giorni a Roma.
Per diversi anni hanno avuto un rapporto parecchio conflittuale, ed era una cosa talmente evidente in Vaticano che era impossibile da nascondere
Luigi C.

Per diversi anni hanno avuto un rapporto parecchio conflittuale, ed era una cosa talmente evidente in Vaticano che era impossibile da nascondere.
Papa Francesco e il segretario di Ratzinger, don George Gaenswein sono stati protagonisti di innumerevoli polemiche e colpi bassi, spesso alimentati anche a suon di libri.
La messa in latino
Genswein, per esempio, in una biografia su Benedetto XIV, rivelò quanto Papa Bergoglio avesse ferito il Papa emerito abolendo l’intero percorso fatto sulla normalizzazione della messa in latino.
Bergoglio poco dopo dopo che rispondeva (attraverso un altro libro) che don Georg aveva mostrato «mancanza di nobiltà e umanità», e che gli aveva provocato un «grande dolore «raccontando cose che non sono vere, è molto triste». Insomma gli dava pure del …

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Gli è stato poi chiesto una opinione sul nuovo pontefice e lui sorridendo: «Papa Leone mi ha fatto un’ottima impressione» aggiungendo di aver provato «un grandissimo sollievo» davanti alla notizia che egli vuole andare ad abitare nel Palazzo Apostolico. Così come ha apprezzato la scelta di fare di nuovo celebrare in Latino a San Pietro, azzerando il veto di Francesco. «L’impressione che ho io da lontano è che ci sono segnali nella direzione giusta. Benedetto XVI aveva liberalizzato la celebrazione in latino in virtù della sua grande esperienza e anche per ciò che lui stesso ha visto e cioè il fatto che Paolo VI, non aveva mai in realtà abolito il cosiddetto ‘novo ordus’ e per questo lui aveva introdotto la distinzione tra il rito ordinario e il rito straordinario, cioè la messa tridentina. Ma si tratta nel complesso di una sola liturgia».

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L'intervista è del 12 dicembre scorso pubblicata sul quotidiano "Il Messaggero" a firma di Franca Giansoldati, nota vaticanista. Rilanciato poi dal sito internet "Messa in Latino".

Un bugiardo patentato