Monsignor Eleganti: I cambiamenti liturgici sono stati brutali ed eccessivi
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Già quando era un novizio benedettino di 20 anni, notò che molti passaggi del Concilio Pastorale erano aperti all'interpretazione, con un forte carattere di compromesso e ambiguità.
"Come chierichetto, ho sperimentato come sia stata imposta in modo brutale ed eccessivo una riforma liturgica che non era nelle intenzioni dei Padri conciliari né si poteva dedurre dai testi", scrive: "Erano le commissioni (l'Arcivescovo Bugnini) a lavorare, non i Padri conciliari".
Alcuni dei Padri conciliari sono andati a casa per interpretare il margine di manovra offerto dai testi conciliari nel modo più ampio possibile.
Il vescovo conclude che "non possiamo più andare avanti" con la generazione di allora, compresi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI [e Francesco], perché "i giovani fedeli di oggi, come ho potuto vedere come vescovo giovane, non conoscono il Concilio e non sono interessati ad esso. Non hanno quasi letto il testo, ma sono attratti dalla vecchia liturgia senza essere ideologici".
Secondo Eleganti, c'è una chiara svolta 'conservatrice' nel giovane clero come reazione agli ultimi 50 anni di 'riforma della Chiesa'.
Traduzione AI
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