Verona verso un nuovo titolo onorifico? Di Gianni Toffali
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Tra i relatori, Carlo Petrini, inventore e patron di “Slow Food”. Domenica 15 ottobre, Petrini, insieme all'amico vescovo di Verona Mons Pompili, ha tirato le somme dell’incontro, proponendo un manifesto dal titolo “Sei abitudini alimentari ecologicamente virtuose” che sarebbero le seguenti:
«Mangiare cibo locale, stagionale, diminuire il consumo di proteine animali, ridurre il consumo di cibi ultra processati, ridurre lo spreco alimentare, ridurre il consumo di plastica monouso, ridurre il consumo di acqua».
Gli altri relatori, hanno invece spaziato sui temi classici dell'ecologismo radicale come ad esempio l'incriminazione della plastica assassina e delle mucche scoreggione (queste ultime causa prima dell'effetto serra) e l'importanza della raccolta differenziata.
Il collegamento tra l’essere buoni cristiani e l'assunzione del geniale decalogo ecologista dell'esclusivo Club Greta&Bergoglio&Pompili&Petrini per entrare nel regno dei cieli, non è stato svelato.
Per rendere concrete le linee guida emerse dal Forum, la zelante curia veronese potrebbe, sull'esempio di Francesco, edificare dei totem a Pachamama e Madre Terra.
Divinità pagane (ma nei tempi del dialogo interreligioso e dell’ecumenismo, siamo tutti fratelli) a cui i cattivissimi fedeli (ma anche di altre religioni) che non riescono a differenziare il pattume, potrebbero chiedere la grazia del discernimento mondezzaio.
Verona, al già consistente palmares di titoli onorifici, aggiungerebbe il titolo di patrona mondiale della differenziata.
Con le innumerevoli strutture non utilizzate della Curia veronese, trovare una location al Tempio dello smaltimento, sarà un gioco da ragazzi.