Nell’articolo, uscito il 9 dicembre 2025 sul quotidiano Libero, si fa riferimento alle indagini su Pasquale Striano della Guardia di Finanza indagato per accessi abusivi ai sistemi informatici per creare dossier.
Emerge che Pasquale Striano aveva accesso libero nello Stato Vaticano e ha fatto lavorare un suo conoscente di nome Matteo nella sicurezza della Basilica di San Pietro, a tempo determinato e con uno stipendio di 1.800 euro grazie all’aiuto di un gendarme vaticano di nome Francesco.
Gendarme vaticano che è stato riconosciuto per via di un articolo trovato sul web in cui fotografava i partecipanti ad una manifestazione in favore di Emanuela Orlandi.
Inoltre Pasquale Striano effettuava dei controlli sul personale assunto in Vaticano.
Gli inquirenti ipotizzano che ricostruendo questo genere di manovre, si possa arrivare al mandante degli accessi abusivi commessi da Pasquale Striano nei confronti anche di persone coinvolte nel processo Sloane Avenue con il cardinale Angelo Becciu.
Chi era il mandante che chiedeva a Pasquale Striano di fare indagini senza autorizzazione su dipendenti vaticani e altre persone?
Pasquale Striano inoltre aveva libero accesso nello Stato Vaticano grazie ad una tessera riservata solo ai dipendenti che gli era stata concessa dall’ex comandante della gendarmeria vaticana Domenico Giani e un altra persona soprannominato Gianlucone.
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