Vaticano attacca Messa in Latino in una lettera a tutti i vescovi
L'arcivescovo Arthur Roche, anti-Cattolico Segretario della Congregazione per il Culto Divino, che ha messo da parte l'ora pensionato cardinal e Sarah, ha lanciato un attacco alla Messa Tradizionale in Latino (MTL)
UnaVoceScotland.org (21 febbraio) ha pubblicato la traduzione inglese di uno scritto di Roche del 19 febbraio 2020 inoltrato a tutti i vescovi.
Nello scritto si fa l'improbabile affermazione che la Messa Nuova sia uno "sviluppo autentico" del Rito Romano e se ne definisce l'applicazione un "dovere ecclesiastico" – anche se nessuno segue il Novus Ordo, che viene usato solo come scusa per empi esperimenti liturgici.
Roche racconta la barzelletta che il Novus Ordo contenga “un vocabolario più sacrificale del Messale del 1580" mentre la MTL deve essere spogliata delle presunte "ripetizioni e accumulazioni".
L'arcivescovo è convinto che l'introduzione del Novus Ordo fosse necessaria per recepire il "contenuto teologico" del Vaticano II, che sapeva che "il mondo era cambiato". Però il Vaticano II era solo un concilio pastorale, e il Novus Ordo ha poco a che fare col "mondo che cambia".
Roche critica una "visione puramente clericale" della liturgia, in cui "solo il clero" è attivo e i fedeli sono "passivi" e in cui "solo il prete" celebra. Ciò riflette bene la realtà del Novus Ordo, ad esempio i funerali e le nozze, in cui il prete si parla addosso perché l'assemblea non conosce nemmeno le risposte liturgiche di base.
Foto: Arthur Roche, © wikicommons, CC BY-SA, #newsPowyeshazj
UnaVoceScotland.org (21 febbraio) ha pubblicato la traduzione inglese di uno scritto di Roche del 19 febbraio 2020 inoltrato a tutti i vescovi.
Nello scritto si fa l'improbabile affermazione che la Messa Nuova sia uno "sviluppo autentico" del Rito Romano e se ne definisce l'applicazione un "dovere ecclesiastico" – anche se nessuno segue il Novus Ordo, che viene usato solo come scusa per empi esperimenti liturgici.
Roche racconta la barzelletta che il Novus Ordo contenga “un vocabolario più sacrificale del Messale del 1580" mentre la MTL deve essere spogliata delle presunte "ripetizioni e accumulazioni".
L'arcivescovo è convinto che l'introduzione del Novus Ordo fosse necessaria per recepire il "contenuto teologico" del Vaticano II, che sapeva che "il mondo era cambiato". Però il Vaticano II era solo un concilio pastorale, e il Novus Ordo ha poco a che fare col "mondo che cambia".
Roche critica una "visione puramente clericale" della liturgia, in cui "solo il clero" è attivo e i fedeli sono "passivi" e in cui "solo il prete" celebra. Ciò riflette bene la realtà del Novus Ordo, ad esempio i funerali e le nozze, in cui il prete si parla addosso perché l'assemblea non conosce nemmeno le risposte liturgiche di base.
Foto: Arthur Roche, © wikicommons, CC BY-SA, #newsPowyeshazj