@padrepasquale
Errato quello che affermi P.Pasquale. I luterani credono alla consustanziazione.

La consustanziazione è vista in questo modo: il pane e il vino mantengono la loro natura (cioè rimangono sempre pane e vino) e divengono sostanze del corpo e del sangue del Cristo per similitudine e non per realtà.
Differente dalla transustanziazione (Cattolica), che afferma che le sostanze pane e vino divengono realmente corpo e sangue di Cristo. Per questo non possono accostarsi al sacramento come afferma S.Paolo: "chi mangia e beve il corpo e il sangue di Cristo senza riconoscerlo, mangia e beve la propria condanna". E per voi preti che aprite la strada questi abomini che cosa sarà? È perché siete divenuti falsi e bugiardI come i protestanti. Molti avendo sposato la causa protestante pur sapendo delle eresie nei documenti ecumenici sarò io a sbugiardarli, visto che altri non lo fanno.

Concordo con il cardinale Francesco Coccopalmerio. La fede di un luterano sulla Eucarestia può essere pure imperfetta formalmente e senza colpevolezza, ma se il luterano crede nella presenza di Gesù nei segni sacramentali eucaristici e nella sua potenza salvifica, in forza del suo battesimo (valido), penso che possa accostarsi all'Eucarestia con il suo consorte cattolico validamente e lecitamente, alle condizioni dettate dal Magistero. Quanti cattolici si accostano all'Eucaristia senza mai avere sentito parlare di transustanziazione (una parola della teologia medioevale, non evangelica)! Ricomporre l'unità ecclesiale con pazienza e speranza è un impegno di fede e di carità, certamente benedetto da Dio. Una sfida pastorale. Oggi la Chiesa non parla più dei luterani come eretici, ma come fratelli separati, speriamo per poco. Se si è riusciti a tradurre la Bibbia interconfessionale e si sono realizzati momenti di preghiera interconfessionali, dopo lo storico incontro di Assisi con San Giovanni Paolo II, ben venga questo ulteriore passo in avanti verso l'ecumenismo.