Dal Bosco ha ragione quando imputa al Vaticano II la responsabilità della perdita del sensus fidei. Certe celebrazioni n. o. poi sono esse stesse scandalose, per come trattano il Signore.
AIART (che nessuno ha mai sentito nominare... è, da loro Statuto, l' "Associazione Cittadini Mediali") mette a carattere cubitali sulla propria Home: "I simboli di tutte le religioni non si toccano". Questo è il grido di guerra della fine della Chiesa. L'Ostia Santa sarebbe un SIMBOLO, e la Fede della Chiesa sarebbe una Religione ------------ P.S. Mi trovo in pieno disaccordo da Roberto Dal Bosco…Altro
AIART (che nessuno ha mai sentito nominare... è, da loro Statuto, l' "Associazione Cittadini Mediali") mette a carattere cubitali sulla propria Home: "I simboli di tutte le religioni non si toccano". Questo è il grido di guerra della fine della Chiesa. L'Ostia Santa sarebbe un SIMBOLO, e la Fede della Chiesa sarebbe una Religione ------------ P.S. Mi trovo in pieno disaccordo da Roberto Dal Bosco, che pure stimo molto. La società italiana attuale, a mio giudizio e per mia esperienza, non è affatto estranea a Cristo, ed è largamente riconoscibile come figlia e nipote delle società italiane di trenta e sessant'anni fa. E' la gente che oggi non va più a Messa, specie dopo la COVID-Isteria, perché i Preti hanno ceduto. Hanno alzato bandiera bianca senza combattere. Secondo me, hanno alzato bandiera bianca soprattutto rispetto alla dottrina "E' impossibile che Dio abbia creato direttamente, dalla terra buona di Dio (come disse Papa Benedetto), UN uomo e UNA donna, molto tempo fa ma non milioni di anni fa".
Cioè hanno alzato bandiera bianca davanti ai pochi (allora...) Gesuiti assatanati. Teihard de Chardin (da Wikipedia): "Marie-Joseph Pierre Teilhard de Chardin nacque nel 1881 nel castello di Sarcenat nei pressi di Orcines (Puy-de-Dôme), quarto degli undici figli di Emmanuel, naturalista, e Berthe-Adèle de Dompierre d'Hornoy, pronipote di Voltaire"
"Non è la blasfemia ad essere rilevante qui" .. No? Allora perchè se ne parla? Solito benaltrismo anticonciliare che interviene a censurare le (deboli) proteste mentre continua a girarsi i pollici