Francesco I
11K

Dobbiamo regolare i conti con i nostri “inglesi”

di Francesco Lamendola Berto Ricci, l’anarchico passato al fascismo che volle andare in Africa a combattere e che trovò la morte a Bir Gandula, in Cirenaica, il 23 febbraio 1941, mitragliato da due …Altro
di
Francesco Lamendola
Berto Ricci, l’anarchico passato al fascismo che volle andare in Africa a combattere e che trovò la morte a Bir Gandula, in Cirenaica, il 23 febbraio 1941, mitragliato da due aerei inglesi, ci vedeva chiaro e non faceva sconti a nessuno, neppure a se stesso: era un “puro”.
Uno che la cultura di sinistra se lo può sognare; tanto è vero che i suoi eroi e i suoi martiri se li è dovuti cercare fra personaggi estremamente ambigui, come Carlo Rosselli, o sanguinari, come Longo e Pertini, o cinici, come Togliatti, o voltagabbana, come i vari Moravia, Vittorini, Malaparte, Zangrandi, tutti specializzati nel salto della quaglia al momento giusto. Fondatore della prestigiosa rivista L’Universale, Berto Ricci collaborò a numerosi giornali; fu un intellettuale rigoroso, esigente, tutto d’un pezzo, “calvinista”: il contrario del classico intellettuale italiano armiamoci e partite; uno che i suoi conti li pagava di persona, fino all’ultimo centesimo.
Ricci era convinto che …Altro
N.S.dellaGuardia
Ottimo e sempre attuale, purtroppo.
Agli inglesi di dentro aggiungerei anche tutti i "capitani di sventura" che si sono pappati le imprese statali grazie alla privatizzazione selvaggia degli anni 90 (eh sì sempre il britannia come uno spettro).