@CooperatoresVeritatis Non ho resistito alla curiosità e sono sùbito (anche se avrei dovuto far altro) andato a vedere il segnalato
www.aciesordinata.org: piccolo sito ma elegantemente fatto, come tutti quelli dove in un modo o nell'altro è coinvolto l'eroico prof. de Mattei (più unico che raro il suo adoperarsi, appunto mettendoci la faccia, in tanti punti del fronte di battaglia, quasi che avesse ricevuto il carisma della plurilocazione: bravo).
E ho subito firmato per essere informato, e possibilmente partecipare ad altre pubbliche testimonianze se ci saranno.
Confermo però, a ragion veduta, il mio primo commento non entusiasta.
Nel breve proclama di presentazione della iniziativa ho visto almeno un punto che, considerato oggi 20 Febbraio 2019 (fossimo ancora anche solo ai tempi della Correctio Filialis l'avrei considerato diversamente), è
una presa in giro ... ovvero, è pura retorica politica.
Magari avesse effetto !!! (se il gatto prende il topo alla fine importa poco di che colore sia), ma temo proprio che non avrà affetto
[chiedere all'arcivescovo Viganò che ha quasi sei mesi ormai di esperienza a proposito ... e Sua Eccellenza aveva somministrato esortazioni UN TANTINO più incisive del punto che ora considero] e rimarrà nei poco rilevanti dettagli della storia di questo tempaccio solo come dimostrazione di ingenuità di chi lo scrisse.
Mi riferisco alla frase (parlando del vertice dei presidenti delle Conferenze episcopali del 21 p.v., insomma domani):
"... Ci sarà qualche Pastore che oserà dire la verità al Santo Padre? ..."
Intanto personalmente io oggi (a differenza di anche solo 8 o 9 mesi fa) non avrei scritto "Santo Padre", perché a quel vertice ci sarà Francesco che senz'altro è "Santo Padre" come titolo cerimoniale del Capo di stato di Città del Vaticano ma che IMHO ben difficilmente è (ancora) il Santo Padre che ci interesserebbe per il suo infallibile carisma di Difensore della Fede (e colui che forse è il vivente Santo Padre in quel senso metafisico al vertice dei presidenti non ci sarà). Ma questo è un problema solo mio.
La cosa francamente OGGI ridicola è che quella frase può essere letta come un invito a tremanti prelati a informarlo bene una volta per tutte, a raccontare finalmente la verità, tutta la verità, sui disastri in corso nella Chiesa
all'IGNARO Francesco!Ma dai!
E' , mi sembra, il tormentone di Francesco così bravo, così buono, così cattolico, così misericordioso, così innocente, ma un po' goffo, un po' spaesato a Roma, che non parla bene italiano, che ha mal di schiena, che è
in continuazione tradito e imbrogliato da sui cattivissimi collaboratori [scelti da lui :-D ] che lo tengono all'oscuro delle vicende della Chiesa.
Va be' ... se vogliamo fare politica, o meglio se vogliono fare minuetti politici che facciano, che faccian pure.
Se consideriamo i peccati di eresia e apostasia in ormai spesso spudorata diffusione fra battezzati di ogni livello gerarchico e gli irrisolti dubbi
(che non si risolvono dicendo che non bisogna parlarne più perché tanto a tutti va bene così - che in traduzione potrebbe essere "che i canonisti non sanno che pesci pigliare" - ... il che è falso per definizione perché altrimenti le loro eminenze ed eccellenze non avrebbero bisogno oggi di ammonire a non parlarne più) sull'effettivo stato canonico del papato in cooperativa (che, a parte i teologi con contaminazioni rahneriane, pure i sampietrini sanno che non può esistere), perché questi sono per un cattolico i problemi fondamentali e prioritari anche sulle più tremende immoralità, in Vaticano e dintorni
TUTTI ne sono già perfettamente informati, sia coloro che sono la causa di questi problemi, che coloro che ne consentono la diffusione o che fino ad ora con scarsi risultati cercano di combatterli.
Piuttosto che scrivere frasi equivocabili come quella sopra,
mi sembra più serio il silenzio addolorato e terrorizzato di quei preti, fino a pochi o pochissimi anni fa leoni ruggenti della apologetica cattolica, che ora hanno scoperto una fortissima pur se tardiva vocazione alla più rigorosa vita contemplativa (sembra che qualcuno di loro stia già organizzando il trasloco da una prestigiosa co-cattedrale giù in una di quelle celle nel remoto deserto egiziano lasciate libere un millennio e mezzo fa dai Padri del deserto, però col biglietto di ritorno nel tascapane perché così quando sarà cambiato proprio come si aspettano loro il Canone della Messa, si intende documento confezionato con tutte le ceralacche e i bolli tondi su pergamena di tipo approvato dal Capo Archivista Vaticano ... importante è che il formale documento sia anche scritto con l'inchiostro giusto da un'amanuense benedettino, allora sì!!! immediatamente torneranno a ruggire schierati in prima linea contro l'Anticristo ;-) :-D )