Bergoglio scrive a un transessuale chiamandolo "cara sorella"
Papa Francesco scrive una lettera alla transgender Alessia Nobile: “Agli occhi di Dio siamo tutti suoi figli” - 'La bambina invisibile': "Mi ha infuso tanto coraggio e mi ha raccomandato di raccontarmi …Altro
Papa Francesco scrive una lettera alla transgender Alessia Nobile: “Agli occhi di Dio siamo tutti suoi figli” - 'La bambina invisibile': "Mi ha infuso tanto coraggio e mi ha raccomandato di raccontarmi a beneficio anche di coloro che non hanno voce".
«Cara sorella, grazie tante per la tua mail. Mi ha commosso. Sono d’accordo con te sul problema dei pregiudizi. Fanno tanto male! Agli occhi di Dio tutti siamo i suoi figli, e questo è quello che conta! Abbiamo un Padre che ci ama, che è vicino con compassione e tenerezza. A tutti, nessuno escluso. Proprio questo è lo stile di Dio: vicinanza, compassione, tenerezza. Prego per te, per favore fallo per me. Che il Signore ti benedica e la Madonna ti custodisca. Fraternamente, Francesco».
A proposito di Bergoglio: 1. "2013-2022: Nove anni con Francesco" - 2. APOSTASÍA EN EL VATICANO.
“Agli occhi di Dio siamo tutti suoi figli, e questo è quello che conta”. Così scrive Papa Francesco ad Alessia Nobile, la transgender che i lettori di Luce!…Altro
«Cara sorella, grazie tante per la tua mail. Mi ha commosso. Sono d’accordo con te sul problema dei pregiudizi. Fanno tanto male! Agli occhi di Dio tutti siamo i suoi figli, e questo è quello che conta! Abbiamo un Padre che ci ama, che è vicino con compassione e tenerezza. A tutti, nessuno escluso. Proprio questo è lo stile di Dio: vicinanza, compassione, tenerezza. Prego per te, per favore fallo per me. Che il Signore ti benedica e la Madonna ti custodisca. Fraternamente, Francesco».
A proposito di Bergoglio: 1. "2013-2022: Nove anni con Francesco" - 2. APOSTASÍA EN EL VATICANO.
“Agli occhi di Dio siamo tutti suoi figli, e questo è quello che conta”. Così scrive Papa Francesco ad Alessia Nobile, la transgender che i lettori di Luce!…Altro
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Bergoglio scrive a un transessuale chiamandolo "cara sorella".
Francesco I
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Brigate Rozze
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mò giustificatemi questa cari i miei tradizionalisti in comunione con Bergoglio
Sit nomen Domini benedictum
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Ave Maria! Il Papa è anzitutto un uomo, può sbagliare, anche in maniera così eclatante. Ciò però (purtroppo o per fortuna) non invalida affatto la sua elezione
Sit nomen Domini benedictum
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Essendo egli un modernista coi fiocchi, il suo segreto NON è nel negare verità di Fede, ma di esprimere affermazioni ambigue.
In questo caso, non dice "la transessualità piace a Dio", ma lo sta facendo intendere. Questi sono gli astuti giochetti tipici di barbablù
In questo caso, non dice "la transessualità piace a Dio", ma lo sta facendo intendere. Questi sono gli astuti giochetti tipici di barbablù
Brigate Rozze
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questi giochetti non sarebbero permessi se avesse l'assistenza dello Spirito Santo
Sit nomen Domini benedictum
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Ave Maria! Purtroppo sì. Egli non sta negando alcuna verità di Fede (eresia formale), ma la sta semplicemente esprimendo in maniera ambigua. Il problema sta tutto qui
Brigate Rozze
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non bisogna aspettarsi le picconate sulla struttura ma osservare gli scalpellini operosi sul basamento. a buon intenditor..
Sit nomen Domini benedictum
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Ave Maria! Chiaro. Ma non è ammissibile invalidare la sua elezione solo a causa di affermazioni o atti ambigui, di cui comunque anche il magistero di Ratzinger è pieno
Francesco I
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@Sit nomen Domini benedictum
Certo: i fatti avvenuti dopo l'elezione non possono invalidare la stessa: occorre invece esaminare attentamente ciò che avvenne prima: La “Declaratio” di rinuncia di Sua Santità Benedetto XVI si fonda sulla distinzione tra Munus petrino (titolo, ufficio) e Ministerium petrino (esercizio di tale ufficio). In italiano questi due termini sono entrambi tradotti come …Altro
@Sit nomen Domini benedictum
Certo: i fatti avvenuti dopo l'elezione non possono invalidare la stessa: occorre invece esaminare attentamente ciò che avvenne prima: La “Declaratio” di rinuncia di Sua Santità Benedetto XVI si fonda sulla distinzione tra Munus petrino (titolo, ufficio) e Ministerium petrino (esercizio di tale ufficio). In italiano questi due termini sono entrambi tradotti come “ministero”. Peccato che – come dice Cionci – l’unica versione a fare giuridicamente testo è quella in latino, non solo perché è la lingua ufficiale della Chiesa, ma anche perché Benedetto ha pronunciato la Declaratio in latino. Inoltre negli “Acta Apostolicæ Sedis – Commentarium Officiale”, che è un po’ la Gazzetta Ufficiale del Vaticano, si parla di Declaratio Summi Pontificis – De muneris Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri abdicatione, laddove “abdicatione” è riferita a Munus e dove – comunque – abdicatione è termine aggiunto, che nella Declaratio non c’è.
Certo: i fatti avvenuti dopo l'elezione non possono invalidare la stessa: occorre invece esaminare attentamente ciò che avvenne prima: La “Declaratio” di rinuncia di Sua Santità Benedetto XVI si fonda sulla distinzione tra Munus petrino (titolo, ufficio) e Ministerium petrino (esercizio di tale ufficio). In italiano questi due termini sono entrambi tradotti come “ministero”. Peccato che – come dice Cionci – l’unica versione a fare giuridicamente testo è quella in latino, non solo perché è la lingua ufficiale della Chiesa, ma anche perché Benedetto ha pronunciato la Declaratio in latino. Inoltre negli “Acta Apostolicæ Sedis – Commentarium Officiale”, che è un po’ la Gazzetta Ufficiale del Vaticano, si parla di Declaratio Summi Pontificis – De muneris Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri abdicatione, laddove “abdicatione” è riferita a Munus e dove – comunque – abdicatione è termine aggiunto, che nella Declaratio non c’è.