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Padre Nostro cambiato: ecco perché continuerò a pregare “e non ci indurre in tentazione”

Cari amici di Duc in altum, vi propongo il mio più recente intervento per la rubrica La trave e la pagliuzza in Radio Roma Libera. Il tema è la nuova versione del Padre nostro. *** Vorrei spiegare …Altro
Cari amici di Duc in altum, vi propongo il mio più recente intervento per la rubrica La trave e la pagliuzza in Radio Roma Libera. Il tema è la nuova versione del Padre nostro.
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Vorrei spiegare in due parole perché continuerò a recitare il Padre nostro dicendo “e non ci indurre in tentazione” e quindi non adotterò la nuova traduzione secondo la quale dovrei dire “e non abbandonarci alla tentazione”.
Dio può indurci in tentazione? Certo che può. Lo fa per il nostro bene. Indurci in tentazione significa metterci alla prova, e ogni buon educatore mette alla prova il discepolo, per vedere a che punto è nel cammino di formazione.
A causa del peccato originale, io sono continuamente tentato dal peccato. E Dio è liberissimo di indurmi in tentazione per verificare la mia fedeltà, per testare la mia fortezza, per consentirmi di misurare la mia disponibilità a spogliarmi di me stesso al fine di seguire e servire solo Lui.
La tentazione serve a valutare. È come un’interrogazione, come un …Altro
Riccardo Piva
Per me non ha vi è un altro senso diverso da quello che il testo tradizionale trasmette. Perché chiediamo al Padre: "non ci indurre in tentazione"? Perché solo Lui può non indurci in tentazione, e infatti così lo preghiamo.... non indurci in tentazione..... Le nostre deboli forze, sole, non basterebbero a opporsi alle tentazioni e agli inganni del diavolo. Perciò Gesù nel pregare il Padre ha …Altro
Per me non ha vi è un altro senso diverso da quello che il testo tradizionale trasmette. Perché chiediamo al Padre: "non ci indurre in tentazione"? Perché solo Lui può non indurci in tentazione, e infatti così lo preghiamo.... non indurci in tentazione..... Le nostre deboli forze, sole, non basterebbero a opporsi alle tentazioni e agli inganni del diavolo. Perciò Gesù nel pregare il Padre ha voluto che Gli si chiedesse ".....non indurci in tentazione....".
Diodoro
La parola greca del testo evangelico originale significa "prova". Non ha senso specifico di "tentazione da parte del Demonio".
La traduzione naturale in italiano è : "Non farci entrare nella situazione di prova".
"«Non metterci alla prova» è anche il senso suggerito da papa Benedetto XVI nel suo Gesù di Nazareth : «Con essa diciamo a Dio: “So che ho bisogno di prove affinché la mia natura si …Altro
La parola greca del testo evangelico originale significa "prova". Non ha senso specifico di "tentazione da parte del Demonio".
La traduzione naturale in italiano è : "Non farci entrare nella situazione di prova".
"«Non metterci alla prova» è anche il senso suggerito da papa Benedetto XVI nel suo Gesù di Nazareth : «Con essa diciamo a Dio: “So che ho bisogno di prove affinché la mia natura si purifichi. Se tu decidi di sotto-pormi a queste prove, se – come nel caso di Giobbe – dai un po’ di mano libera al Maligno, allora pensa, per favore, alla misura limitata delle mie forze. Non credermi troppo capace. Non tracciare ampi i confini entro i quali posso essere tentato, e siimi vicino con la tua mano protettrice quando la prova diventa troppo ardua per me”»30. Non è dunque Dio a tentare, ma Satana attraverso la “mano libera” concessagli dal Creatore. Lo stesso Pontefice offre uno dei commenti più efficaci alla petizione intesa in tal modo: «Nella preghiera che esprimiamo con la sesta doman-da del Padre Nostro deve così essere racchiusa, da un lato, la disponibilità a prendere su di noi il peso della prova commisurata alle nostre forze; dall’altro, appunto, la domanda che Dio non ci addossi più di quanto siamo in grado di sopportare; che non ci lasci cadere dalle sue mani..."

da rassegnaditeologia.it/focus119.pdf , testo di Lorenzo Gasparro CSSR
Annalisa Gatto
Anch'io continuerò senza dubbio a pregare il Padre Nostro originale come l'ho sempre pregato
fidelis eternis
Ma di quale papa, di quale conferenza Episcopale, caro Aldo? questi sono tutti una manica di farabutti, di delinquenti, come li chiama giustamente Francesco Lamendola in vari suoi articoli, malfattori delle anime, assassini dell'anima, il migliore ha la rogna, come suol dirsi, anatema a tutti loro quindi! Vade Retro, anime perdute, andateci da soli all'inferno, e buon viaggio senza ritorno!!!