La normativa italiana prevede l'obiezione di coscienza, tuttavia quando vi è lo "stato di emergenza", cioè sta per scadere il termine legale per praticare l'aborto volontario, anche gli obiettori, qualora non siano reperibili altri ginecologi, sono obbligati ad uccidere il feto. Il bello è che , sotto Casa Savoia, il codice penale prevedeva la pena di morte esclusivamente per i reati "contro la stirpe" per chi, con "mezzo insidioso" uccideva un ascendente od un discendente (oltre che per il latitante che, per sottrarsi alla fuga uccideva un componente delle forze dell'ordine) : Neppure il regicida, l'anarchico Bresci, fu condannato a morte, ed ora, grazie alla "democrazia" si è obbligati ad uccidere gli innocenti, e se qualcuno, come il ministro Fontana propone l'abolizione della legge 194 viene immediatamente tacciato di oscurantismo, e, comunque, in parlamento non si troverebbero i numeri.
Ma, come sempre, l'esempio viene dall'alto: Il solito Bergoglio esalta gli abortisti,
come la Emma Bonino, che ha praticato più di 11000 aborti, per di più illegali, non solo conferisce la massima onorificenza vaticana alla signora Ploumen:
Stilum curiae: "PLOUMEN, LEADER ABORTISTA OLANDESE, PREMIATA CON LA MEDAGLIA DI SAN GREGORIO MAGNO DALLA SANTA SEDE."