Polizia britannica: "Sta sta pregando, è un reato"

L'attivista per la vita Isabel Vaughan-Spruce, britannica, è stata di nuovo arrestata il 6 marzo semplicemente perché era in piedi fuori da una clinica abortista.

Solo lo scorso mese, era stata assolta da accuse legate a "preghiera" fuori da una struttura abortista.

Il video sotto mostra due poliziotti che chiedono a Vaughan-Spruce di "uscire" dalla zona di esclusione" di una struttura abortista a Birmingham, in Inghilterra.

Lei ha risposto: "Non sto protestando, non sto intraprendendo alcuna attività proibita."

Poliziotto: "Ma ha detto che sta pregando, che è un reato."

"Sto pregando in silenzio," ha chiarito Vaughan-Spruce.

"No, ma sta comunque pregando, è un reato," ha ribadito l'agente, che poi le ha chiesto se preferisse essere "arrestata" o "uscire dalla zona di esclusione".

Lei ha chiesto se quelle fossero le uniche due possibilità e l'agente ha confermato.

ADF, un gruppo di legali, ha dichiarato che la polizia "ha affermato erroneamente" che le zone di repressione intorno alle cliniche abortiste proibivano a Isabel anche solo di aggirarsi nei paraggi.

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