Francesco I
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Assoluti morali: esce l'adulterio, entra la pena di morte

di Tommaso Scandroglio

Il cambio magisteriale fa rientrare la pena di morte nel novero dei mala in se, azioni intrinsecamente malvagie che non tollerano eccezioni. Curiosamente a seguito delle indicazioni dell’Amoris laetitia l’adulterio non è più un assoluto morale, perché in alcune condizioni l’adulterio pare essere lecito e dunque esce dalla categoria dei mala in se. Dunque l’adultero e l’assassino sono sempre vittime dei loro atti liberi, mai colpevoli perché a loro nulla può essere imputato. Ergo l’adultero può accedere alla Comunione e il reo non deve essere punito. Se sparisce la colpa deve sparire anche la giustizia. C'è solo misericordia.
Torniamo a riflettere sulla decisione di Papa Francesco di cambiare il Catechismo laddove parla di pena di morte. Come spiegato qualche giorno or sono il punto focale dell’intervento del Pontefice riguarda la specie morale della pena di morte: da atto considerato lecito, nel rispetto di alcune condizioni, dal Magistero precedente, ad atto sempre illecito per il presente Magistero.

Ogni atto riceve la sua specie morale – il “che cosa è” dal punto di vista etico e dunque se l’atto è buono o malvagio – dal fine prossimo perseguito. L’atto materiale di dare la morte ad una persona rea di colpe gravissime è atto moralmente lecito se persegue il fine di irrogare una giusta pena o se il fine è la tutela della collettività (ordinariamente questi due fini si accompagnano l’uno con l’altro). La pena capitale, al pari di tutte le altre sanzioni, affinchè sia giusta occorre che soddisfi i fini propri, ossia il fine retributivo, quello pedagogico e quello dissuasivo. Come abbiamo avuto già modo di spiegare la pena capitale riesce a soddisfare tutte queste tre finalità. In merito invece alla finalità difensiva, una condizione per la sua liceità (condizione che deve essere soddisfatta per tutte le azioni che perseguono un fine buono) è quella che la difesa deve essere proporzionata all’offesa. E dunque se esistono mezzi diversi di contenimento della violenza del reo devono essere adottati. Mettere a morte una persona quando non è necessario, sarebbe un atto sproporzionato e quindi contro ragione.

Ora invece il Magistero dichiara esplicitamente che la pena di morte è sempre e comunque illecita perché contraria alla dignità personale. In merito alla replica a questa motivazione rimandiamo all’articolo di qualche giorno or sono. Ciò che vogliamo qui sottolineare sta nel fatto che affermare che una certa condotta è sempre malvagia, significa farla rientrare nel novero dei mala in se, azioni intrinsecamente malvagie che non tollerano eccezioni, atti che mai dovrebbero essere assunti, quindi in nessuna circostanza e per nessun fine ulteriore buono. Dunque la pena di morte, dopo questo pronunciamento pontificio, non può più essere qualificata come specie morale “pena” e/o “difesa”, bensì è stata identificata con la specie morale dell’assassinio, un assassinio di Stato. Il salto è sbalorditivo.

Curiosamente a seguito delle indicazioni dell’Amoris laetitia l’adulterio non è più un assoluto morale, perché in alcune condizioni l’adulterio pare essere lecito, e dunque esce dalla categoria dei mala in se. All’opposto fa il suo ingresso in questo insieme concettuale la pena di morte, la quale fino a ieri era un dovere affermativo contingente, ossia un’azione eticamente lecita, ma non sempre obbligatoria. La sua doverosità scattava al verificarsi di alcuni condizioni, tra cui la prima era l’extrema ratio.

Quindi nell’adulterio le condizioni hanno avuto il potere di cancellare la condotta dalla categoria dei divieti negativi assoluti, quando invece non possono avere tale potere, e di contro nella pena di morte le condizioni (es. extrema ratio) perdono ogni potere di rendere lecita la scelta e diventano ininfluenti, proprio perché la condotta è sempre illecita. Parrebbe alla fine cosa di poco conto che eccita i nervi solo degli addetti ai lavori perché sia la questione dei divorziati risposati che dei condannati alle pena capitale sembrerebbero marginali, dato che numericamente sia i primi che i secondi sono insignificanti.

Ed invece, come appena accennato, la questione è di enorme rilevanza da un punto di vista morale ed anche ecclesiale. Infatti questi due casi incidono sulla retta comprensione del concetto di dignità umana e di dignità morale. Da una parte l’adulterio può essere atto consono all’intima preziosità della persona, dall’altra la pena di morte non è mai scelta adeguata a tale preziosità. Ciò vuol dire che non si comprende più perché l’uomo è così prezioso e perché dunque l’adulterio è sempre condotta malvagia e la pena di morte può esserlo solo a volte. E non si comprende più cosa significhi “dignità” perché si è mandata in soffitta la metafisica, ossia concetti come natura umana, sostanza razionale, forma predicamentale, teleologismo, legge naturale, legge eterna, dignità morale, etc.

Non solo ora è cambiato il giudizio sulla dignità naturale, ma anche sulla dignità morale. La prima indica la preziosità della persona che deriva dalla sua natura razionale ed è dunque indipendente dalle azioni compiute. In questa prospettiva Stalin e Madre Teresa hanno pari dignità. Diversamente la dignità morale indica il valore della persona relativamente alle azioni compiute. E così se io ho un rapporto sessuale con una donna sposata che non è mia moglie sarò adultero, se uccido una persona innocente sarò un assassino. In tale prospettiva Stalin e Madre Teresa hanno dignità diverse.

Il tema della dignità morale è dunque connesso con i concetti di responsabilità morale, di imputabilità e di colpa. Nel nuovo corso dottrinale non solo si è assegnata una nuova veste alla dignità morale – veste cucita secondo la sensibilità della massa – ma si è giudicata irrilevante la dignità morale. E dunque l’adultero e l’assassino sono sempre vittime dei loro atti liberi, mai colpevoli perché a loro nulla può essere imputato. Ergo l’adultero può accedere alla Comunione e il reo non deve essere punito.

Se sparisce la colpa deve sparire anche la giustizia. E dunque torna un leitmotiv di questo nuovo corso dottrinale: solo misericordia senza giustizia, dimentichi del fatto che la misericordia senza giustizia non è vera misericordia.
lanuovabq.it
Spada
@padrepasquale da quel che scrive non credo che lei sia sacerdote (come già suggerito da altri, nemmeno frate novizio o postulante), ma in caso contrario ha sicuramente frequentato gli stessi corsi serali economy-class del biancovestito.
Francesco I
@Istruzione Cattolica
@padrepasquale
Bergoglio dice tutto ed il contrario di tutto !
(estratto dalla Conferenza stampa di Papa Francesco sul volo di ritorno da Georgia e Azerbaijan 2 ottobre 2016)
Che confusione ! Bergoglio dice tutto ed il contrario di tutto !
Prima parla della "santità del matrimonio cristiano" poi si dice favorevole al matrimonio tra una donna trans con un'altra donna! (persone …Altro
@Istruzione Cattolica
@padrepasquale
Bergoglio dice tutto ed il contrario di tutto !
(estratto dalla Conferenza stampa di Papa Francesco sul volo di ritorno da Georgia e Azerbaijan 2 ottobre 2016)
Che confusione ! Bergoglio dice tutto ed il contrario di tutto !
Prima parla della "santità del matrimonio cristiano" poi si dice favorevole al matrimonio tra una donna trans con un'altra donna! (persone che ha già ricevuto in Vaticano)

Vaticano, Papa Francesco riceve un trans e la sua fidanzata

Quindi parla della confusione che si crea con la teoria del "gender" dimenticandosi di aver benedetto ed incoraggiato le due lesbiche che hanno scritto un volumetto da diffondere nelle scuole elementari:

Libri gender a Venezia: il Pontefice benedice le due editrici lesbiche

Insiste inoltre sulla teoria (solo sua) in base alla quale Giuda Iscariota sarebbe stato salvato da Gesù (e non è la prima volta che lo dice) e quindi dovremmo annoveralo tra i Santi in Paradiso

Bestemmie di Bergoglio! .........Domine, miserere nobis !

Poi la sala stampa del Vaticano si trova costretta a falsificare dei documenti ufficiali per censurare le incredibili stoltaggini proferite da Bergoglio (fortunatamente ho salvato una parte di questi documenti)

Il sito del Vaticano si trova costretto a censurare le incredibili "sparate" di Bergoglio
Ma possibile che non si renda conto che il primo elemento di confusione è proprio lui !

Ma non si rende conto che la Misericordia di Nostro Signore è subordinata al pentimento ed al proponimento di non peccare più!

Ma cosa hanno insegnato a Bergoglio in seminario?

E di quello che gli hanno insegnato, quanto egli ha capito?

Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis et pro conversione "papae" Francisci !

Intervista completa :

www.youtube.com/watch
Istruzione Cattolica
Se il mondo intero riesce a mettergli in vbocca cose del tutto opposte l’unica certezza è che egli lo permette per cui non è giustificabile. Lei ci sta provando, ma lo sa che è così. Tutti sanno che è così.
padrepasquale
@Istruzione Cattolica Non ambiguità da parte del Papa, ma slealtà da parte di chi imbastisce queste presunte ambiguità. Questo fatto è "evangelicamente molto grave", e si chiama calunnia. L'articolo fa questo.
Istruzione Cattolica
Non c’è nulla di più chiaro che riuscire ad attribuire cose mai dette a una persona dimostra la sua ambiguità effettiva, il che evangelicamente è molto grave
Francesco I
@padrepasquale
Contra facta, argumenta non valent!
Laudetur Jesus Christus!
padrepasquale
@Francesco I: Perché mettere sulla bocca del Papa cose che lui non ha mai detto o interpretare malevolmente parole dette al di fuori del contesto?
Francesco I
@padrepasquale
Più che un "papa donato" Bergoglio è un papa che Nostro Signore ci ha inflitto a causa dei nostri peccati.
Comunque guardi il video che segue , fra le tantissime stoltezze proferite dal compagno Bergoglio (Giuda è in paradiso, Gesù era sporco, ed altre stupidaggini), dice anche è molto meglio vivere more uxorio anziché sposarsi, e magari si riferisce, viste le sue "aperture" e …Altro
@padrepasquale
Più che un "papa donato" Bergoglio è un papa che Nostro Signore ci ha inflitto a causa dei nostri peccati.

Comunque guardi il video che segue , fra le tantissime stoltezze proferite dal compagno Bergoglio (Giuda è in paradiso, Gesù era sporco, ed altre stupidaggini), dice anche è molto meglio vivere more uxorio anziché sposarsi, e magari si riferisce, viste le sue "aperture" e quelle dei suoi manutengoli anche alle relazioni sodomitiche.
Pot- pourri delle frasi celebri di Bergoglio
padrepasquale
Mai detto da Papa Francesco: "solo misericordia senza giustizia". Mai cancellato da parte del Papa il peccato di adulterio. Circa la pena di morte, il Papa non ha fatto dichiarazione dogmatica, ma solo ha dato una indicazione pastorale che oggi con i progressi della cultura sociale la pena di morte non è più ammissibile. L'articolo non mi è piaciuto, fin dal titolo per nulla rispondente al vero.…Altro
Mai detto da Papa Francesco: "solo misericordia senza giustizia". Mai cancellato da parte del Papa il peccato di adulterio. Circa la pena di morte, il Papa non ha fatto dichiarazione dogmatica, ma solo ha dato una indicazione pastorale che oggi con i progressi della cultura sociale la pena di morte non è più ammissibile. L'articolo non mi è piaciuto, fin dal titolo per nulla rispondente al vero. Gli arzigogoli intellettuali sono i moderni sofismi che fanno dire e affermare quello che una persona (in questo caso il Papa) non ha mai detto. Il filmino di un momento delicato della vita del Papa ripetuto all'infinito è di pessimo gusto e fuori di ogni contesto. In questo modo di agire vedo poca lealtà e solo pretesto per cacciare stima al Papa che Cristo ci ha donato.