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Vignette blasfeme: un diritto democratico?

“Le vignette blasfeme sono un diritto democratico?" – Questo ha chiesto l'arcivescovo di Avignone, Jean-Pierre Cattenoz (LeSalonBeige.fr, 29 ottobre).

La sua risposta è: no. Cattenoz ricorda gli attacchi alla rivista Charlie Hebdo, quando tutti dicevano: "Io sono Charlie".

Cattenoz dice: “Io ho sempre affermato di non essere Charlie.” L'arcivescovo si dissocia da un quotidiano che pubblica blasfemie contro tutte le religioni.

Quando Charlie è ritornato, ha pubblicato una vignetta con Benedetto XVI sodomizzato da Maometto. La stampa era tutta contenta, ricorda Cattenoz.

L'arcivescovo ammette: "Ho pianto vedendo quella caricatura, che feriva la mia sensibilità di Cattolico." Ancora: "La libertà personale si ferma quando fa male al prossimo."

“Io posso dialogare con il prossimo, anche con chi non condivide il mio punto di vista, posso usare tutto il mio potere di persuasione, ma dichiarare fin dal principio che blasfemia e caricature, qualunque esse siano, siano un diritto democratico... non sono un diritto, non è vero."

Foto: Jean-Pierre Cattenoz, © wikicommons, CC BY-SA, #newsLowzjnfwbp

alda luisa corsini
No, mai, in nessun caso.