@N.S.dellaGuardia@Renato Maria MazzaMolti lo ignorano ma un esperimento simile fu già tentato in passato, non solo ma con basi ben più solide dell'euro in quanto si trattava di monete auree:
Con una convenzione datata 23 dicembre
1865[2] Francia,
Belgio,
Italia e
Svizzera formarono l'unione e si accordarono a scambiare le loro monete nazionali su uno standard di 4,5
g di argento o 0,290322 grammi di oro (un
rapporto di 15,5 ad 1) e di rendere queste monete intercambiabili liberamente. L'accordo entrò in vigore dal 1º agosto
1866[3].
Questi paesi in seguito furono affiancati da
Spagna e
Grecia nel
1868 e da
Romania,
Austria-Ungheria, Bulgaria,
Venezuela,
Serbia,
Montenegro e
San Marino nel
1889. Altri stati tra cui lo
Stato Pontificio e nel
1904 le
Indie occidentali danesi usarono questo standard, ma non aderirono all'Unione.
A causa delle fluttuazioni dell'argento e dell'oro a seguito della
prima guerra mondiale, l'unione durò fino al
1927, anno in cui venne sciolta.
Le monete d'oro emesse in italia venivano chiamate "marenghi" in ricordo del marengo napoleonico che venne coniato nel Regno d'Italia di Bonaparte che prende il nome dalla vittoriosa battaglia di Marengo.
Questo accordo andava sotto il nome di
Unione Monetaria Latina un sistema monetario, durato dal 1865 al 1927 (
de facto non più operativo dal 1914), che permetteva la libera circolazione di più
valute europee all'interno degli stati membri, al tempo in cui il
valore delle
monete era dato dalla quantità di metallo prezioso in esse contenute
[1].
Come si vede il
Marengo era una valuta ben più strutturata e solida dell'Euro, tant'è che ancor oggi viene normalmente commercializzata dai cambia-valute. Malgrado questo l'accordo saltò con la prima guerra mondiale, né si dimostrò un elemento valido ad impedire la guerra tra nazioni che operavano con la stessa moneta.