Argentina: finto matrimonio omosessuale in chiesa
Il Salesiano don Fabián Colman ha tentato il 6 febbraio, nella parrocchia di Nuestra Señora de la Merced (Argentina), di effettuare un "matrimonio" tra due uomini, di cui uno era vestito da donna, come …Altro
Il Salesiano don Fabián Colman ha tentato il 6 febbraio, nella parrocchia di Nuestra Señora de la Merced (Argentina), di effettuare un "matrimonio" tra due uomini, di cui uno era vestito da donna, come riferisce Telam.com.ar.
L'uomo vestito da donna, che si fa chiamare "Victoria" Castro, 46, ha affermato che don Colman voleva "valutare la capacità delle persone di amare" e che il prete aveva consultato la diocesi di Río Gallegos.
Il vescovo di Río Gallegos, Jorge Ignacio García Cuerva, ha risposto di non aver autorizzato alcuna prestazione omosessuale, insistendo che la diocesi accompagna tutti "nel loro legittimo desiderio di ricevere la benedizione di Dio" e che in questo caso non era previsto alcun sacramento. Garcia ha detto che il prete in questione era stato "avvertito adeguatamente", chissà cosa significa.
#newsMleehzjzrb
L'uomo vestito da donna, che si fa chiamare "Victoria" Castro, 46, ha affermato che don Colman voleva "valutare la capacità delle persone di amare" e che il prete aveva consultato la diocesi di Río Gallegos.
Il vescovo di Río Gallegos, Jorge Ignacio García Cuerva, ha risposto di non aver autorizzato alcuna prestazione omosessuale, insistendo che la diocesi accompagna tutti "nel loro legittimo desiderio di ricevere la benedizione di Dio" e che in questo caso non era previsto alcun sacramento. Garcia ha detto che il prete in questione era stato "avvertito adeguatamente", chissà cosa significa.
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N.S.dellaGuardia
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Nella patria del falso profeta.
Il presagio
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Auguri e figli maschi.
Francesco I
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La parola italiana matrimonio continua la voce latina matrimonium, formata dal genitivo singolare di mater (ovvero matris) unito al suffisso –monium, collegato, in maniera trasparente, al sostantivo munus ‘dovere, compito’.
Questa informazione è contenuta in gran parte dei dizionari storici o etimologici italiani, come il DEI, Dizionario Etimologico Italiano (a cura di Carlo Battisti e …Altro
La parola italiana matrimonio continua la voce latina matrimonium, formata dal genitivo singolare di mater (ovvero matris) unito al suffisso –monium, collegato, in maniera trasparente, al sostantivo munus ‘dovere, compito’.
Questa informazione è contenuta in gran parte dei dizionari storici o etimologici italiani, come il DEI, Dizionario Etimologico Italiano (a cura di Carlo Battisti e Giovanni Alessio, Firenze, Barbera, 1950-1957), il DELI, Dizionario etimologico della lingua italiana (a cura di Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli, Bologna, Zanichelli, 1983) e il GDLI, Grande Dizionario della Lingua Italiana (a cura di Salvatore Battaglia, Torino, UTET, 1961-2002) che specificano anche che il termine si è formato su influsso del preesistente patrimonium.
Dunque matrimonio, rispetto ad altri termini che vengono correntemente impiegati con significato affine, pone, almeno in origine, maggiore enfasi sulla finalità procreativa dell’unione: l’etimologia stessa fa riferimento al “compito di madre” più che a quello di moglie, ritenendo quasi che la completa realizzazione dell’unione tra un uomo e una donna avvenga con l’atto della procreazione, con il divenire madre della donna che genera, all’interno del vincolo matrimoniale, i figli legittimi.
È ciò che dice chiaramente, fin dalla prima edizione, il Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612), dove alla voce matrimonio è riportata una citazione tratta dal Volgarizzamento della somma Pisanella detta Maestruzza: «Matrimonio è una congiunzione dell’huomo, e della donna, la quale ritiene una usanza di vita, la quale dividere non si può. E perchè nel matrimonio apparisce più l’uficio d’esso nella madre, che nel padre, perciò è determinato più dalla madre, che dal padre. Matrimonio, tanto è a dire, come uficio di madre».
Una citazione ancora più antica, dal libro XIX dei Contra Faustum Manichaeum libri XXXIII di sant’Agostino (354-430) e riportata dal Thesaurus Linguae Latinae recita: «Matrimonium quippe ex hoc appellatum est, quod non ob aliud debeat femina nubere, quam ut mater fiat», ovvero ‘il matrimonio è senza dubbio chiamato così perché la donna si deve sposare non per altro motivo che per diventare madre’.
Questa informazione è contenuta in gran parte dei dizionari storici o etimologici italiani, come il DEI, Dizionario Etimologico Italiano (a cura di Carlo Battisti e Giovanni Alessio, Firenze, Barbera, 1950-1957), il DELI, Dizionario etimologico della lingua italiana (a cura di Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli, Bologna, Zanichelli, 1983) e il GDLI, Grande Dizionario della Lingua Italiana (a cura di Salvatore Battaglia, Torino, UTET, 1961-2002) che specificano anche che il termine si è formato su influsso del preesistente patrimonium.
Dunque matrimonio, rispetto ad altri termini che vengono correntemente impiegati con significato affine, pone, almeno in origine, maggiore enfasi sulla finalità procreativa dell’unione: l’etimologia stessa fa riferimento al “compito di madre” più che a quello di moglie, ritenendo quasi che la completa realizzazione dell’unione tra un uomo e una donna avvenga con l’atto della procreazione, con il divenire madre della donna che genera, all’interno del vincolo matrimoniale, i figli legittimi.
È ciò che dice chiaramente, fin dalla prima edizione, il Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612), dove alla voce matrimonio è riportata una citazione tratta dal Volgarizzamento della somma Pisanella detta Maestruzza: «Matrimonio è una congiunzione dell’huomo, e della donna, la quale ritiene una usanza di vita, la quale dividere non si può. E perchè nel matrimonio apparisce più l’uficio d’esso nella madre, che nel padre, perciò è determinato più dalla madre, che dal padre. Matrimonio, tanto è a dire, come uficio di madre».
Una citazione ancora più antica, dal libro XIX dei Contra Faustum Manichaeum libri XXXIII di sant’Agostino (354-430) e riportata dal Thesaurus Linguae Latinae recita: «Matrimonium quippe ex hoc appellatum est, quod non ob aliud debeat femina nubere, quam ut mater fiat», ovvero ‘il matrimonio è senza dubbio chiamato così perché la donna si deve sposare non per altro motivo che per diventare madre’.
Francesco I
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Don Bosco si starà rivoltando nella tomba!
Non è la prima volta che i salesiani seguono le eresie del lìder maximo.
Coppia gay fa capolino nel catechismo per bambini
Eppure Salesiani fedeli a Cristo ne esistono ancora, ma il despota argentino, non solo li ignora, ma, addirittura, si prende gioco di loro:
Il cardinale Zen a Roma. “Ho chiesto udienza a Francesco, ma da Santa Marta neppure un cenno …Altro
Don Bosco si starà rivoltando nella tomba!
Non è la prima volta che i salesiani seguono le eresie del lìder maximo.
Coppia gay fa capolino nel catechismo per bambini
Eppure Salesiani fedeli a Cristo ne esistono ancora, ma il despota argentino, non solo li ignora, ma, addirittura, si prende gioco di loro:
Il cardinale Zen a Roma. “Ho chiesto udienza a Francesco, ma da Santa Marta neppure un cenno” - Aldo Maria Valli
Non è la prima volta che i salesiani seguono le eresie del lìder maximo.
Coppia gay fa capolino nel catechismo per bambini
Eppure Salesiani fedeli a Cristo ne esistono ancora, ma il despota argentino, non solo li ignora, ma, addirittura, si prende gioco di loro:
Il cardinale Zen a Roma. “Ho chiesto udienza a Francesco, ma da Santa Marta neppure un cenno” - Aldo Maria Valli
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Il prete sia ridotto allo stato laicale. La chiesa riconsacrata. Scomunica e anatema per tutti i presenti.
Francesco I
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Altro che allo stato laicale! È più facile che Bergoglio lo faccia cardinale!
La Verità vi farà liberi
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"Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare."