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L’infiltrazione massonica è responsabile dell’apostasia diffusa nel clero cattolico?

LiberaNosDomine ha postato questo interessante articolo che voglio condividere. Tradotto dal francese attraverso la traduzione automatica, per cui mi scuso di eventuali errori.

L’infiltration maçonnique est-elle responsable de l’apostasie généralisée dans le clergé catholique ?

L’infiltrazione massonica è responsabile dell’apostasia diffusa nel clero cattolico?
Pubblicato da Augustin Hamilton il 11/11/2022 19:09

Di Raymund Maria - Tradotto da Quebec-Life Campaign - Foto: Piqsels

20 ottobre 2022 (LifeSiteNews) – Qualcosa sta andando molto male all’interno della gerarchia della Chiesa. L’eresia generalizzata, lo scandalo, la corruzione e l’apostasia dei pastori – che Cristo condannava con giudizio come “i lupi mascherati da pecore” – sono troppo sistematici, e ora manifestati, per essere frutto di un mero caso o di debolezza umana.
La pianificazione geniale e l’esecuzione spietata e calcolata hanno portato la gerarchia della Chiesa a uno stato che i vescovi maligni non nascondono più il loro rifiuto del deposito della fede, del loro odio per la morale cristiana, o il loro disprezzo per il credente e i cattolici.
L'agenda pro-LGBT, la pro-contraccezione, l'aborto, la pro-luce della "Via Sinodica" dei vescovi tedeschi, il "rito della benedizione" dei vescovi fiamminghi per le coppie omosessuali, l'etichettatura deristoria dei cattolici tradizionali da parte del cardinale Arthur Roche come più protestante che cattolica, l'elevazione da parte del Papa di moltiIl caso McCarrick, l’estesa rete di gruppi di pressione gay tra i vescovi e le mura romane, la consegna della chiesa clandestina in Cina da parte del Partito Comunista Cinese (CPC), il sostegno e il sostegno della Santa Sede per l’accordo sul clima, con forza pro-aborto, il culto di Pachamama e la partecipazione alle invocazioni indigene degli spiriti dei defunti... la lista è lunga.
La massiccia apostasia a cui assistiamo oggi tra i membri più alti della Chiesa, tuttavia, non è stata opera di un solo giorno o di un solo anno. A questo proposito, alcuni fatti consentiranno di mettere in prospettiva la situazione attuale. La seguente relazione includerà quanto segue:

- Il piano massonico di infiltrarsi nella gerarchia della Chiesa esibita nell’Alta Vendita e nella corrispondenza Vaticano/Maristica evidenziando un tentativo di prendere il controllo dei seminari italiani negli anni ’60.

-L'elenco Pecorelli del 1978 identifica 120 funzionari vaticani che erano membri della Massoneria, comprese le date di entrata, i numeri di codice e gli acronimi.

-I fatti riguardanti la loggia massonica romana Propaganda Due (P2) e il suo leader Licio Gelli danno base alla lista di Pecorelli.

-L’indagine di monsignor Gagnon, commissionata dal Vaticano, sull’infiltrazione dei massoni nella Santa Sede e sulle circostanze della morte di Giovanni Paolo I.

-Il discreto lavoro investigativo di padre Luigi Villa ai massoni in Vaticano, una missione affidata da Padre Pio e confermata da Pio XII.

-I nomi importanti sulla lista di Pecorelli e i danni causati alla Chiesa dai prelati massonici.

L'Alta Vendita: un elaborato piano massonico
Alla fine del XIX secolo, il documento intitolato “Istruzione permanente sull’Alta Vendita” ordinò ai membri della Loggia massonica di intraprendere uno sforzo di secolo per minare la Chiesa cattolica dall’interno. Il documento afferma:

Il Papa, chiunque egli sia, non arriverà mai alle società segrete. Spetta alle società segrete venire alla Chiesa... Il lavoro che abbiamo fatto non è il lavoro di un giorno, né di un mese né di un anno. Può durare per molti anni, forse un secolo, ma nelle nostre fila il soldato muore e la lotta continua...
Una volta che la tua reputazione è stabilita nei college ... e nei seminari - una volta che hai guadagnato la fiducia di insegnanti e studenti, agisci in modo tale che coloro che sono impegnati nello stato del clero si divertono a cercare la tua conversazione ... Poi, a poco a poco, porterai i tuoi seguaci al grado di cucinare desiderato. In tutti i punti dello stato ecclesiastico allo stesso tempo, questo lavoro quotidiano avrà diffuso le nostre idee come luce, allora apprezzerete la saggezza del consiglio che stiamo prendendo l’iniziativa di ...
Questa reputazione aprirà la strada affinché le nostre dottrine passino attraverso il giovane clero e andranno in fondo ai conventi. Tra qualche anno il giovane clero invaderà, con la forza degli eventi, tutte le funzioni. Essi governeranno, amministreranno, giudicheranno. Essi formeranno il consiglio del sovrano. Saranno chiamati a scegliere il Pontefice che regnerà; e questo Pontefice, come la maggior parte dei suoi contemporanei, sarà necessariamente intriso dei... principi umanitari che metteremo in circolazione...
Lasciate che il clero cammini sotto il vostro vessillo crede sempre che cammina sotto la bandiera delle Chiavi Apostoliche. Vuoi rimuovere l'ultima traccia di tirannia e oppressione? Metti giu' le reti come Simon Bar Jona. Metteteli in fondo a sacris, seminari e conventi, piuttosto che in fondo al mare... Ti riunirai come amici attorno alla Cattedra Apostolica.


Al momento della pubblicazione dell’Alta Vendita, la Massoneria italiana ha avuto animosità e in particolare l’odio anticlericale verso il papato e la Chiesa. Nel 1877, la loggia di Massonica della Propaganda, nota anche come Propaganda Due (P2), fu creata a Roma per figure politiche la cui appartenenza era tenuta totalmente segreta a causa delle condanne papali della muratura. Ma nel 1917, in occasione del loro duecentesimo anniversario, i muratori marciarono divatte di spaventati in piazza San Pietro con uno striscione che recitava: "Satana governerà il Vaticano, il Papa sarà suo schiavo".
Diversi decenni dopo, a seguito degli incentivi dell’Alta Vendita, i massoni in Italia iniziarono ad attuare un piano concreto per minare la Chiesa dall’interno. Nel 1961, il Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, monsignor Francesco Marchisano, che diede il nome del codice massonico FRAMA, scrisse tre lettere al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (O.O.I.) riguardante un progetto di controllo dei seminari sacerdotali nelle regioni del Piemonte e della Lombardia.

I seminari di Trento, Torino e Udine sono stati identificati come luoghi ideali per questo tentativo, dove si sa che un buon numero di massoni si sono già infiltrati. Le lettere sono state ottenute e pubblicate nel settembre 2002 da padre Luigi Villa, in una cartella intitolata “Un nomination scandalosa”, poi nel settembre 2019, nella rivista fondata da Padre Villa, Chiesa Viva.
La pubblicazione del 2002 è stata in risposta alla nomina di Marchisano a vicario generale per la Città del Vaticano e presidente delle Opere San Pietro. Villa aveva già rivelato i dati completi dall'ingresso nella muratura di Marchisano nel giugno 1981 a Chiesa Viva. Le lettere del monsignore al Gran Maestro sono lette come segue:

Il 23 maggio 1961
Il Venerabile e Illustrato Gran Maestro,
È stato con grande gioia che ho ricevuto, attraverso la F. MAPA (Monstedì Pasquale Macchi, Segretario di Papa Paolo VI) la vostra delicata missione: organizzare discretamente in tutto il Piemonte e la Lombardia, un piano per distruggere studi e disciplina nei seminari. Non nego che il compito sia immenso e ho bisogno di molti collaboratori, soprattutto tra il corpo docente. Devi avvertirmi in modo che io possa avvicinarli il prima possibile con alcuni metodi di studio. Riserverò comunicazioni più accurate dopo un incontro e un colloquio personale con MAPA.
Nel frattempo, vi prego di accettare i miei saluti di preghiera.
Il dima
A Ven G. Maestro del G.O. (auto-fabbricata)

12 settembre 1961
Illuster e il reverendo G. Il maestro,
Dopo essersi avvicinati e contattati con F.F. Pelmo e Bifra [fratelli francesi, Franc-Majons e Bifra [Franco Biffi, Rettore dell’Università Lateranense), sono tornato al MAPA per presentare un primo piano di lavoro. Raccomanda di iniziare con la disintegrazione del curriculum, mettendo sotto pressione i nostri fedeli insegnanti, perché con un nuovo aggiornamento dei soggetti della pseudo-filosofia e della pseudo-teologia, getteranno il seme agli studenti, ora assetati di ogni novità. Così, la rottura disciplinare sarà una semplice conseguenza che ne deriverà spontaneamente, senza che noi dobbiamo affrontarla: gli studenti penseranno che lo hanno fatto da soli. È quindi essenziale che paghiate questi insegnanti, di cui già avete la lista. Io sarò un sorvegliante diligente e vi riferirò fedelmente tutto.
Con i miei saluti più devoti e amichevoli
Il dima
Gran Maestro - Palazzo Giustiniani (automano-a mano)

Il 14 ottobre
Illuster e il reverendo G. Il maestro,
Nell'incontro di ieri sera, la F.F. Pelmo, Mapa, Bifra, Salma [Salvatore Marsili, O.S.B. Abate di Finalpia, Buan [Bribow Mensile Bugnini, Commissione sulla Liturgia, Algo [Alessandro Gottardi, Arcivescovo di Trento, e Vino [Virgilio Noe, Maestro delle Cerimonie, Maestro delle Cerimonie, Maestro delle Cerimonie, Maestro delle Cerimonie, Maestro delle Cerimonie, Maestro delle Cerimonie, Maestro delle Cerigie, Maestro di Cerimonia,
In primo luogo, dovremmo iniziare esperimenti in alcuni seminari in Italia, quelli a Trento e Torino, o quello di Udine dove abbiamo un buon numero di F.F.;

In secondo luogo, dobbiamo diffondere il nostro concetto di libertà e dignità umana, in tutti i seminari senza alcuna esitazione da parte di nessuno dei superiori, o da qualsiasi legge. Abbiamo bisogno di una impressione. In questa fase, abbiamo bisogno di un incontro con tutti voi per decidere come agire e chi affidare i diversi compiti.
Con i miei saluti di preghiera
Il dima
Gran Maestro - Palazzo Giustiniani (automano-a mano)


"Lista" di Pecorelli: 120 funzionari vaticani identificati come massoni

Il 12 settembre 1978, quasi un secolo dopo la pubblicazione dell’Alta Vendita e poco meno di due decenni dopo il lancio del complotto per prendere il controllo dei seminari italiani, l’avvocato e giornalista investigativo italiano Carmine Minor Pecorelli, direttore di un’agenzia di stampa e un giornale specializzato in scandali e crimini politici, The Osservatorio Politico, ha pubblicato un elenco di cardinauxLe logge massoniche. Questo elenco, noto come elenco Pecorelli, include nomi, date di entrata nella Massoneria, numeri di codice e acronimi di 120 funzionari vaticani.
Lo stesso Pecorelli apparteneva alla loggia massonica romana Propaganda Due (P2), la cui polizia italiana scoprì di avere membri di alto rango in quasi tutti i rami del governo del paese, compresa la difesa nazionale. Un sondaggio ufficiale ha scoperto liste di membri raggruppati per ufficio politico, tutti sotto il controllo di Licio Gelli, venerabile maestro di loggia massonica.
Non si può mai sapere perché Pecorelli abbia pubblicato un elenco di membri di alto rango del Vaticano che, secondo lui, erano anche tra i massoni. E' stata disfamatoria? Ha voluto screditare la Chiesa? O perché la sua lista avrebbe rivelato il più grande scandalo durante la sua vita (o il nostro) nei muri del Vaticano, un compito che non è privo di interesse per un giornalista politico con informazioni sensibili.
Quello che si sa è che Pecorelli è stato ucciso a Roma sei mesi dopo, quasi fino al giorno, il 20 marzo 1979. Gli hanno sparato quattro colpi nel quartiere Prati di Roma. Apparentemente, i proiettili erano del marchio Gevelot, un tipo di proiettile particolarmente raro che non è prontamente disponibile sui mercati legali o clandestini. Lo stesso tipo di proiettile è stato trovato nello stock di armi Banda della Magliana, nascosto nel sottosuolo del Ministero della Salute del governo italiano. Tra le persone prese di mira dalle indagini di polizia c’è il Capo della Propaganda Due, Licio Gelli.

Propaganda Due e Licio Gelli

Licio Gelli non si era unito alla Massoneria Italiana fino a pochi anni prima, nel 1965. Tuttavia, raggiunse rapidamente un ruolo di incredibile potere all’interno della Massoneria e in Italia quando nel 1970, Lino Salvini, allora Gran Maestro della Gran Loggia d’Oriente d’Italia, commissionò a Gelli la Locanda Due di Roma, di cui divenne il venerabile maestro nel 1975. Questa loggia, originariamente fondata nel 1877 per i politici romani la cui appartenenza alla muratura doveva rimanere totalmente segreta a causa del loro servizio pubblico e della loro vicinanza al papato, aumentò da soli 14 membri a metà degli anni '60 a quasi 1.000 alla fine degli anni '70 sotto la guida di Gelli.
Il 17 marzo 1981, la polizia italiana fece irruzione nella casa di Gelli come parte di un'indagine sul presunto rapimento del banchiere sicinese Michele Sindona. Le autorità hanno scoperto liste di 962 membri della Loggia Massonica di Propaganda. I nomi includono 43 membri del Parlamento, 3 membri del gabinetto, 43 generali, 8 ammiragli, i leader di tutte le forze armate italiane, i capi dei servizi di sicurezza, i diplomatici, i capi della polizia delle quattro più grandi città in Italia e funzionari vaticani, per citarne solo alcune delle figure politiche più importanti.
Per le autorità italiane, che non contavano tra i membri della P2, la vasta rete di massoni di Gelli, che segretamente lo sostenevano, costituivano uno “stato nello stato” e minacciavano la stabilità e la sovranità della nazione. Dopo essersi gettato nella mischia della politica italiana, la P2 è stata coinvolta in eventi come il bombardamento del 1974 del treno “Italicus”, che ha ucciso 12 persone, e il massacro alla stazione ferroviaria di Bologna, che ha ucciso 85 persone.
Si è anche scoperto che i membri del P2 avevano preso il controllo della Banca Vaticana, che ha portato la Santa Sede sull’orlo della bancarotta in uno scandalo finanziario scoppiato a metà degli anni ’80 e da cui il Vaticano non si è ancora completamente sollevato. Negli anni '70, le attività della P2 causarono turbolenze nella Massoneria, con conseguente dissoluzione ufficiale della Loggia Propaganda Due nel 1981 da parte del Grande Est d'Italia.

Il rapporto di Gagnon

Contemporaneamente alla pubblicazione della Lista di Pecorelli, nelle mura vaticane, le conclusioni di un audit ufficiale di tre anni di tutti gli uffici della Santa Sede, condotto dal vescovo Edouard Gagnon, in merito alle accuse che alcuni prelati e impiegati della Curia romana erano segretamente membri della Massoneria, sono state presentate di persona a Papa Giovanni Paolo I. Secondo le memorie recentemente pubblicate del segretario di Gagnon, padre Charles Murr, "Monger Gagnon ha compilato un dossier esaustivo che lo ha lasciato indiscutibile sulla veridicità di queste scioccanti accuse".
L’indagine di Gagnon sulla Massoneria nella Curia Romana era stata ufficialmente commissionata da Paolo VI in risposta alla particolare accusa che due prelati di alto rango erano massoni: Annibale Bugnini e Sebastian Baggio. Bugnini è stato responsabile della Commissione per la riforma della liturgia latina dopo il Concilio Vaticano II, che ha prodotto il Novus Ordo Missale Romanum. Baggio era prefetto della Congregazione per i Vescovi, responsabile della nomina e della selezione dei vescovi in tutto il mondo cattolico.
Sebbene il contenuto completo dell’indagine di Gagnon non sia noto al pubblico, alcuni dettagli del caso sono stati divulgati. Tra questi dettagli, Gagnon ha detto di essere stato in effetti chiaro che confermando che monsignor Bugnini e il cardinale Baggio erano membri della Massoneria. Queste prove includevano l'autenticazione dei documenti da parte dell'INTERPOL, l'Organizzazione internazionale della polizia criminale, che è responsabile delle indagini sui crimini internazionali. Le conclusioni di Gagnon confermarono quindi l'elenco di Pecorelli, che includeva anche i nomi di questi cardinali.
A seguito dell’indagine di Gagnon, Bugnini è stato inviato, negli ultimi anni della sua vita, all’Iran come nunzio apostolico, dove avrebbe dovuto causare alla Chiesa il minor danno possibile, data la scarsità di cattolici in Iran e l’interazione quasi inesistente tra la Santa Sede e il governo islamico iraniano.

Tuttavia, è stato più difficile escludere Baggio. Rimase infatti a capo della Congregazione per i Vescovi fino al 1984, diversi anni dopo l’inizio del pontificato di Papa Giovanni Paolo II, occupando questo incarico per dodici anni. La durata del suo mandato contribuirà considerevolmente al danno incalcolabile causato alla Chiesa da questi vescovi massonici.
Facendo un passo indietro, alcuni fatti salienti sul pontificato di un mese di Giovanni Paolo I sollevano la questione della profondità delle trame massoniche all’interno del Vaticano. Il 12 settembre 1978 Pecorelli pubblicò la sua lista di funzionari vaticani che erano membri della Massoneria. Il 25 settembre 1978, il vescovo Gagnon si incontrò in privato Jean-Paul I per presentare le conclusioni della sua indagine triennale sulla stessa questione. L'arcivescovo era in fascicoli importanti e informò il suo segretario di e si era avvicinato con il Pontefice il soggetto dell'appartenenza di Baggio a una loggia massonica. Ha anche detto al suo segretario che il Papa aveva accettato di trattare con il cardinale muratore.

Il 28 settembre, Giovanni Paolo I personalmente ha chiamato Baggio per incontrarlo nel suo ufficio lo stesso giorno. Baggio ha incontrato il Papa privatamente nel suo appartamento personale più tardi quella sera alle 20:00 per circa un’ora, e le guardie svizzere si presentano fuori dalla stanza lo hanno sentito urlare contro il Papa, che in seguito hanno testimoniato. La mattina dopo, il 29 settembre, Giovanni Paolo I fu trovato morto nella sua stanza. Il medico ha dichiarato di essere morto intorno alle 23:00 della notte precedente. Sei mesi dopo, il 20 marzo 1979, Pecorelli fu ucciso a Roma.
In considerazione delle circostanze e delle questioni relative alla morte di Giovanni Paolo I - il fatto che il Pontefice sia morto così improvvisamente solo due settimane dopo la pubblicazione della Lista di Pecorelli, tre giorni dopo aver ricevuto il rapporto di Gagnon in udienza privata, e solo due ore dopo il suo confronto con Baggio, il massone che designa i vescovi della Chiesa e l'ultimo uomo ad aver visto il PonteficeTorneremo sotto), ha ordinato al cardinale Palazzini di eseguire un'autopsia. Sono state eseguite tre autopsie, ufficialmente chiamate “esami medici”, il verdetto di ognuna di esse che conferma che il Papa era stato assassinato. I risultati delle autopsie non sono stati pubblicati dal Vaticano, che ha ufficialmente dato un "attacco di cuore" come causa della morte del Papa, dopo aver cambiato la versione più volte.

Il Padre Luigi Villa

Per aggiungere al complotto massonico all'interno della Chiesa, oltre all'opera di Massoneria del vescovo Gagnon in Vaticano, un altro sacerdote ha intrapreso la stessa missione per diversi decenni, prima e dopo.
Nel 1956, padre Luigi Villa, durante una visita a Padre Pio, fu data la missione di dedicare tutta la sua vita alla difesa della Chiesa contro le attività dei massoni, specialmente all’interno della Chiesa. Successivamente, Papa Pio XII confermò personalmente questa missione dando a Villa un mandato papale per fare proprio questo. Il Papa ha posto il sacerdote sotto la protezione dei cardinali Alfredo Ottaviani, prefetto del Sant’Uffizio, Pietro Parente e Pietro Palazzini.
Durante la sua carriera sacerdotale, Villa lavorò instancabilmente per scoprire e ostacolare le manovre dei massoni che si erano infiltrati nelle file della gerarchia, subendo sette tentativi di assassinio a causa dei nemici che stava facendo.

Nel 1971 Villa fondò la rivista Chiesa Viva, con corrispondenti provenienti da tutti i continenti, per esporre l’opera dei massoni all’interno della Chiesa. Lo stesso Villa indagò sull’appartenenza a prelati e sacerdoti nella Massoneria, controllando i documenti con gli archivi della polizia e le liste delle logge massoniche. Nel 1992, la Chiesa Viva ristampò la Lista di Pecorelli con una presentazione del magistrato Carlo Alberto Agnoli, autore de "La Massoneria alla Conquista della Chiesa" [La Franc-Maonnerie à la conquest de la conquest de la Conceum de la Conquàte d''Eglise, La Massoneria alla conquista della Chiesa, che ha sottolineato l'attendibilità della Lista.

Nomi di nota sulla lista di Pecorelli

I volumi potrebbero essere scritti sui danni causati alla Chiesa da cardinali, vescovi e sacerdoti nominati massoni sulla lista di Pecorelli. Mi limito a considerare solo pochi.
L'arcivescovo Annibale Bugnini è citato come essersi unito alla Massoneria il 4 aprile 1963, con il codice numero 1365/75 e l'acronimo BUAN. Bugnini guidò le modifiche alla liturgia, il cui scopo era quello di rimuovere dal rituale romano di massa tutto ciò che poteva essere inaccettabile per i protestanti. I testi delle antiche preghiere della Chiesa e le sue selezioni della Scrittura furono spogliati di gran parte dei loro contenuti dottrinali e dell'accento tridentico sul carattere sacrificale della Messa, così cruciale per contrastare le eresie protestanti. Le modifiche apportate alla disposizione del santuario sono ispirate allo stile del tempio massonico, in cui l'altare è collocato al centro piuttosto che ad est.
Le connotazioni antropocentriche della liturgia del Novus Ordo e il drastico cambiamento verso una liberalizzazione della dottrina e della pratica nella Chiesa, che ha accompagnato i cambiamenti liturgici della Messa, sono le non sorprende che l’opera di un massone libero gli permise di cambiare senza scrupoli e a piacimento ciò che gli piaceva e che pensava di poter imporre all’intera Chiesa latina.

Altrettanto dannosa per la Chiesa è stato il lungo termine del cardinale Sebastian Baggio come prefetto della Congregazione per i vescovi, che lo ha reso una sorta di burattinaio massonico. Secondo l'elenco di Pecorelli, Baggio si iscrisse alla loggia massonica il 14 agosto 1957, con il codice 85/2640 e l'acronimo SEBA. Nel 1962 fu nominato prefetto della Congregazione per i Vescovi, dopo il Cardinale John Villot – che era anche sulla lista di Pecorelli come Massone e che, all’epoca, era Segretario di Stato sotto Paolo VI, fece pressioni per la nomina di Baggio al posto. Sarebbe stato piuttosto grave se un massone avesse voce in segno di scelta di un vescovo, ma che Baggio fosse stato nominato prefetto della Congregazione per i vescovi e, quindi, fosse libero di nominare vescovi liberali, modernisti, omosessuali e muratori in tutto il mondo per più di un decennio.

In una lettera indirizzata al suo venerato Gran Maestro, datato 4 gennaio 1969, Baggio ringraziò la loggia massonica per aver ottenuto la sua elevazione al Sacro Collegio dei Cardinali, assicurando i suoi connarmi della sua continua cooperazione per penetrare gli ambienti ecclesiastici, in particolare i ruoli di leadership, con l'obiettivo di "aprire la Chiesa dall'interno in tutti i settori". Questa lettera è stata fotografata e pubblicata di recente nel 2019 a Chiesa Viva:

4 gennaio 1969
Al Venerabile Gran Maestro
Per gli assistenti molto apprezzati
Ho appena ricevuto la comunicazione di Mapa della mia nomina a cardinale, ottenuta da te con tutti i tuoi potenti mezzi. Mi affressoi ad esprimere a tutti voi, fratelli cari e stimati, mio ringraziamento e devoto. Come in passato, sono sempre a vostra disposizione per quanto riguarda i nostri programmi di espansione e penetrazione negli ambienti ecclesiastici, specialmente negli ambiti di leadership che, in futuro, saranno gli assi principali per rovinare tutta la Chiesa dell’interno in tutti i settori.
Con rinnovata fedeltà, V.F. ti saluta.
SB (Sebastiano Baggio)


Per aggiungere l’insulto alla ferita della Sposa di Cristo e garantire il massiccio ritiro della retroguardia dei vescovi ortodossi nella Chiesa, è stato durante il regno di Baggio come vescovi che l’età pensionabile è stata fissata a 75 anni per i vescovi per la prima volta nella storia della Chiesa. L’effetto immediato di questa nuova legislazione fu che molti seggi episcopali in tutto il mondo divennero vacanti quando i vescovi oltre 75 restituirono la loro lettera di dimissioni. Questa situazione ha permesso a Baggio di avere i gomiti smussati per sostituire quasi l’intero episcopato della Chiesa nello spazio di pochissimo tempo e per cercare di rimodellarlo a sua immagine. Raramente un uomo, sia esso un papa o un vescovo, è stato in grado di influenzare una parte così grande dell’episcopato cattolico in così poco tempo.

Fu da questo momento che la Chiesa degli Stati Uniti ricevette vescovi come McCarrick, Weakland, Mahony, Brown e Bernardin. I crimini e i peccati di questi uomini includono lo stupro omosessuale, il legame omosessuale, l'abuso sessuale di minori, l'occultamento di sacerdoti abusivi, la difesa delle sacerdotesse, il calpestio militante della musica e della liturgia tradizionale della chiesa, il divieto per i cattolici di inginocchiarsi davanti al Santo Sacramento per la Santa Comunione e la diluizione dell'insegnamento della Chiesa. Gli scandali.

Altre persone sulla lista di Pecorelli includono il Cardinale Villot, Segretario di Stato della Santa Sede sotto Paolo VI, che ha agito come una sorta di protettore di Baggio nominandolo alla Congregazione per i Vescovi. Mons. Paul Marcinkus, direttore della Banca Vaticana, che si è unito alla muratura il 21 agosto 1967, con il codice 43/649 e l’acronimo MARPA, e che è stato coinvolto nello scandalo bancario che ha quasi affondato la Santa Sede negli anni ’80.

Un altro nome importante è quello del Cardinale Agostino Casaroli, Ministro degli Affari Esteri sotto il comando di Paolo VI e Segretario di Stato sotto Giovanni Paolo II. Casaroli entrò in muratura il 28 settembre 1957, codice numero 41/076, sotto l'acronimo CASA. L’atteggiamento aperto di Casaroli nei confronti dei comunisti dovrebbe essere preso a Casaroli sotto il pontificato di Paolo VI, una politica chiamata Ostpolitik, che portò il Papa a rimuovere il cardinale Jazsef Mindszenty dal suo incarico di primate in Ungheria, con conseguente istituzione di una chiesa di stato sotto il controllo dei leader comunisti ungheresi. Questa politica fu poi respinta da Giovanni Paolo II, che venne da dietro la cortina di ferro, ma il male era già fatto per la Chiesa dell’Europa orientale.

Ora, per non pensare che i massoni citati nella lista di Pecorelli siano cosa del passato, va sottolineato che nell'ultimo decennio i nomi della sua lista continuano a comparire nei casi del Vaticano. È il caso di monsignor Pio Vito Pinto, che Pecorelli identificò come entrato in massoneria il 2 aprile 1970, con il codice 3317/42 e l'acronimo PIPIVI. Pinto è stato decano della più alta corte della Chiesa, la Rota Romana, da settembre 2012 a marzo 2021, facendo notizia quando si è preso la responsabilità di criticare i quattro cardinali che hanno presentato i 'dubia' a papa Francesco riguardo al suo insegnamento in Amoris Laetitia sull’ammissione dei divorziati risposati alla Santa Comunione.

Come dovrebbe essere chiaro a chiunque esamini i fatti che circondano la lista Pecorelli, la Massoneria è certamente entrata nelle mura del Vaticano almeno diversi decenni fa. Una verifica completa dell'elenco, anche se difficile, è certamente possibile, visto il sequestro da parte della polizia dei documenti di Licio Gelli che nominano tutti i membri della loggia massonica di Roma, Propaganda Due. Il rapporto di mons. Gagnon si trova anche, inedito, negli archivi vaticani. A queste fonti si aggiungono le inchieste svolte da padre Luigi Villa, alcune delle quali pubblicate sulla rivista Chiesa Viva.

Con i prelati italiani come monsignor Francesco Soddu, vescovo di Terni, che ha recentemente partecipato all’inaugurazione di un nuovo ingresso alla Loggia massonica del Grande Oriente d’Italia, è attesa da tempo una nuova indagine sulla Massoneria nelle file della gerarchia ecclesiastica. Solo allora il danno che la Massoneria ha causato e sta attualmente causando al Corpo di Cristo inizierà a essere portato alla luce.
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Diodoro
Si può ipotizzare che la più importante e numerosa infiltrazione della Massoneria in Vaticano coincida con l'arrivo a Roma degli Americani come "Liberatori"? In particolare, a quanto ne so, negli anni '50 fu decisivo il confronto (su basi positive, ma comunque con riferimenti distanti) fra l'ambasciatrice USA Clare Boothe Luce, moglie del fondatore di Time, e papa Pio XII.
L'ambasciatrice cercava …More
Si può ipotizzare che la più importante e numerosa infiltrazione della Massoneria in Vaticano coincida con l'arrivo a Roma degli Americani come "Liberatori"? In particolare, a quanto ne so, negli anni '50 fu decisivo il confronto (su basi positive, ma comunque con riferimenti distanti) fra l'ambasciatrice USA Clare Boothe Luce, moglie del fondatore di Time, e papa Pio XII.
L'ambasciatrice cercava sostanzialmente una confluenza del Santo Padre nello schema "Noi siamo il Mondo Libero" (noi tutti che siamo OCCIDENTALI).
Il Papa tenne saldo il principio che Roma, la Civiltà Cattolica, la Chiesa, il Papa non cercavano la protezione di alcun potente amico. Il loro compito era annunciare Cristo a TUTTI.
Roma non poteva dipendere da Washington
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Immagino che molti Monsignori siano stati più sensibili del Papa al discorso, e si siano volentieri "occidentalizzati" in senso massonico
warrengrubert
Non saprei rispondere alla tua interessante ipotesi. Il lavoro secolare delle massonerie è stato instancabile e purtroppo, come oggi vediamo efficace.