@Sam Gamgee

Tanto di cappello al tuo intervento!
È perfetto e definitivo...
Non ho altro da aggiungere a ciò che hai scritto.
Chi vuol capire capisca.

@padrepasquale

Non faccio fede a me stesso, nonostante abbia fatto e continui a fare studi teologici, ma mi affido condividendole alle interpretazioni dei migliori esperti in materia, Cardinali, Vescovi, o intere conferenze episcopali, vedi Polonia, Sacerdoti e Laici espertissimi in materia.
Padre Weinandy Cappuccino
Il prof. Seifert
Mons. Livi
Padre Bellon Domenicano
I quattro Cardinali dei Dubia
Padre Meiattini Benedettino
Il cardinale Muller
I tre vescovi di Astana
Mons. Luigi Negri
Etc.

@Sempliciotto : e' strano che a molti sfugga che con la pubblicazione negli A.A.S., ma anche semplicemente tramite la lettera ai vescovi argentini ,secondo la definizione ufficiale di eresia della Chiesa Bergoglio e' caduto nella eresia formale ,fatto confermato immediatamente da vari osservatori ,ma anche ( e questo e' importante ) dal Vescovo statunitense Gracida. Naturalmente e' impossibile che una gerarchia scelta da Bergoglio stesso dichiari o affermi che Bergoglio e' eretico,ma cio' che qui e' rilevante e' che sulla base del Depositum Fidei si puo' non GIUDICARE ,ma dichiarare che si puo' CONSTATARE e OSSERVARE che Bergoglio e' eretico a tutti gli effetti ( non che non si potesse notare almeno l'eresia materiale in molti casi anche prima ). In base a questo ,o Bergoglio ritratta la Amoris Laetitia ( vedi esempio ,molto meno rilevante ,di Papa Giovanni XXII ) o tutto cio' che ha detto e fatto nel corso del suo pontificato e' invalido .Questo secondo le regole ,ma con un corpo prelatizio formato quasi al 100% di copie perfette di Don Abbondio nella pratica non avverra' mai e Bergoglio ,si puo' darlo per scontato ,non prendera' nemmeno atto delle proprie responsabilita'. La Sede petrina e' vacante ,ripeto ,stando alle regole ,che pero' di questi tempi valgono come il due di picche nella briscola . Quanto meno ,sara' impossibile affermare che il prossimo eletto al conclave (al 99% un modernista, cioe' a sua volta eretico ) che verra' sara' 'accettato' da tutta la Chiesa ,perche' si dichiarerebbe il falso in modo plateale.

@padrepasquale

L'eresia formale è causata dal capitolo VIII di Amoris Laetitia e dalla successiva pubblicazione negli Acta Apostolicae Sedis dell'interpretazione eretica dei Vescovi argentini indicata come Magistero autentico.
C'è la lectio di un teologo su youtube a questo proposito, la guardi.

A me e a tanti, invece, fa piangere quello che a causa del Modernismo teologico sta succedendo nella Chiesa di Cristo.

L'arroganza, caro Padre Pasquale, è di chi vuole mettersi al posto di Dio facendo trasgredire i suoi comandamenti, e dando pure la Comunione a chi vive in tale stato, o di chi dice che non di sa cosa Gesù abbia detto perché non c'erano i registratori.
Spero lei si renda conto di quello che sta avvenendo e apra gli occhi.

Questa è per caso una lettera simile alle celebri lettere di Aldo Moro????? ;-)

Comunque sia, la "confusione" esiste ahimè da alcuni anni oggettivamente, non perché lo dica o lo neghi oggi Tizio oppure Caio, che sia etichettato "tradizionalista" o "rahneriano" o quello che gli pare.

Ammesso che quella lettera esista, ammesso che sia stata liberamente scritta, ammesso che Benedetto XVI sia ancora lucido, le frasi citate di per sé possono corrispondere (in un caso con un po' di ottimismo diplomatico ;-) ) a verità.
E' ad esempio banalmente vero che almeno in qualche senso Papa Francesco sia in continuità con Papa Benedetto XVI: il primo si è assiso sul trono di Pietro subito dopo il secondo, apparentemente in modo lecito e dopo una brevissima sede vacante, e fino ad oggi non c'è stato alcun esplicito dissidio fra i due papi, con il secondo che più volte ha riconosciuto pubblicamente l'autorità del primo.
In quelle citazioni in particolare mi sembra corretto criticare chi accusava e accusa Benedetto XVI di non comprendere la vita concreta di oggi ed è certamente corretto che il pregiudizio sia stolto: ciò vale in ogni occasione.

Nel caso degli errori di Papa Francesco e delle relative critiche cristianamente fatte (le altre non andavano fatte e non le consideriamo qui), anche pubblicamente dopo che a nulla sono valse quelle private, negli ultimi due o tre anni, per definizione NON si pone il problema della loro stoltezza per pregiudizio:
quelle critiche sono state infatti espresse con prudenza e pazienza DOPO la reiterata manifestazione degli errori. In alcune occasioni casomai potremmo pensare a un pregiudizio positivo, ottimistico su Papa Francesco che ha ritardato la manifestazione della correzione e l'ha inopportunamente edulcorata.

Il fatto poi che possa essere generosamente, MOOOOOLTO generosamente ;-) , riconosciuta una profonda formazione teologica e filosofica a Papa Francesco non comporta necessariamente che Papa Francesco stia sempre ben esercitando secondo la Dottrina Cattolica il suo ministero sacerdotale.
Un apprezzamento come quello che avrebbe appena fatto Benedetto XVI sulla formazione culturale di Tizio è logicamente indipendente dall'apprezzamento del retto comportamento attuale di Tizio.
In generale Tizio potrebbe avere una profondissima formazione teologica induista ed essere il più grande filosofo marxista o nichilista ... e Tizio potrebbe oggi disgraziatamente essere un grande peccatore, destinato al fuoco eterno se morisse ora.
Scendendo dai casi di scuola nella realtà della Chiesa, possiamo ricordare ad esempio il caso del dotto sacerdote agostiniano Martin Lutero: ai suoi tempi aveva avuto una profonda formazione teologica e filosofica ma trascorse gran parte della sua disgraziata vita a ben servire Satana.
Non voglio certo sostenere che ad oggi il caso di Lutero sia esattamente come quello di Papa Francesco, a cui auguro tutto il bene possibile, anche perché ciò significherebbe il bene di tutta la Chiesa, compresa una lunga vita per avere il tempo di chiarire al popolo la confusione e rettificare ciò che può aver fatto male.
Mi preme invece evidenziare come un giudizio positivo sulla sua formazione culturale sia cosa in generale diversa da un giudizio sulla ortodossia cattolica, o anche solamente sulla opportunità per un vescovo di Roma, di certi suoi atti.

Continuiamo a pregare per Benedetto XVI e Francesco perché possano meglio svolgere, secondo i desideri del Signore, i loro diversi ministeri.

anche se tutto fosse vero la cosa non mi scandalizzerebbe, mi dispiacerebbe certo per lui ormai vicino a vedere il Creatore, ma ne ho viste e sentite di ogni in questi anni anche da persone che ritenevo di ottimo esempio.
Rimaniamo fedeli al Vangelo e al Magistero di sempre e non crediamo a chi vuole delegittimarci, ricordiamo di quanto San Paolo disse:

"Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!" Galati 1,8

Questo intervento, così come pubblicato, mi fa venire in mente quando, in relazione alla lectio di Ratisbona, dopo la protesta stranamente violenta dell’Islam, Benedetto XVI disse:
“Sono rammaricato di avervi offeso!”
e non
“Ritratto ciò che ho detto!”

Qui parla di falsa idea che ci si è fatti della loro esperienza di vita e/o preparazione culturale, poi indica una non ben definita continuità interiore, che vuol dire tutto e vuol dire niente, non affronta neanche lontanamente il problema dottrinale, questo fa supporre una maniera elegante di non alimentare un eventuale scisma.
Penso sia un discorso prudenziale.

Oltretutto va considerato come entrambi non siano più Papi, uno causa rinuncia, l’altro causa eresia formale, quindi nessuno dei due è più dotato del carisma dell’infallibilità.