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Buone notizie? Di Danilo Quinto

La più oscena e vergognosa campagna elettorale della storia d’Italia – condotta contro il pericolo fascista per responsabilità della classe dirigente del Partito Democratico e dei suoi apparati d’informazione, che costituiscono da sempre il suo braccio armato – si è conclusa con la vittoria straripante di Giorgia Meloni e del centrodestra.

Sia al Senato che alla Camera, la maggioranza espressa dal corpo elettorale è certa. Non è da costituire. È stata espressa con il voto. Non si può escludere che in queste ore qualcuno stia pensando di sovvertire questo risultato, inventandosi giochini post-elettorali.

Sarebbe un attentato all’art. 1 della Costituzione: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Negli ultimi undici anni – dal Governo Monti in poi - questo primo articolo è stato ben strapazzato. La sua salvaguardia sarebbe già una buona notizia.

Un’altra buona notizia – insieme alla scomparsa nel prossimo Parlamento di Emma Bonino – è la sconfitta dell’ideologia post-comunista e catto-comunista del Partito Democratico. Da questo punto di vista, è condivisibile l’espressione usata da alcuni commentatori – LIBERI! – tenendo presente, però, che la libertà vera è quella che sarà sancita dai fatti.

Dalle prime scelte – dai fatti, appunto - conosceremo l’indirizzo politico della maggioranza: le elezioni dei presidenti di Camera e Senato, che devono essere di sua esclusiva espressione; l’indicazione dei Ministri, la cui proposta spetta solo al Presidente del Consiglio incaricato, che non deve subire interferenze di sorta; la redazione della legge di bilancio.

Quest’ultimo punto è molto importante. In base agli accordi con l’Europa, la legge di bilancio dev’essere depositata entro il 16 ottobre.

Dalla scelta che farà la maggioranza – adottare la legge di bilancio già redatta dai tecnici di Draghi (come, a torto, e dispiace, ha già dichiarato Guido Crosetto) o elaborarne una ex novo, com’è augurabile, affrontando anche il rischio dell’esercizio provvisorio – ne conosceremo l’indirizzo politico.

Se le parole hanno un significato, quelle di Giorgia Meloni subito dopo il voto - Siamo cittadini liberi, non siamo sudditi - rappresentano un programma di Governo che, se attuato, potrebbe restituire dignità al nostro Paese nei confronti di un’Europa che non esiste come entità politica e costituisce un pericolo grave per la vita stessa dei cittadini europei.

Quindi, sapremo a breve se la nuova maggioranza sceglierà di essere suddita dell’Europa e dei suoi diktat o sovrana nelle sue decisioni, che riguardano anche e soprattutto le risposte da dare alle conseguenze economiche delle sanzioni imposte alla Russia: se sceglierà, in altri termini, di affrontare nell’interesse dell’Italia e dei suoi cittadini gli aumenti sconsiderati e di carattere speculativo dei prezzi dell’energia e di conseguenza l’inflazione, che ha assunto dimensioni enormi e insopportabili per milioni e milioni di persone, riportando l’Italia ad una situazione più difficile di quella del dopoguerra o s’inchinerà ai dettati di Ursula Von der Leyen, che sono contraddistinti dal connotato dell’inumanità (dal Vocabolario: mancanza di qualsiasi sentimento di umana pietà, che si traduce in una cieca e spietata barbarie).

Considerate le pressioni che verranno di sicuro esercitate da oltre Oceano, conosceremo anche presto quale sarà l’intenzione della nuova maggioranza sulla guerra tra Russia ed Ucraina: esporre l’Italia, con ulteriori invii di armi ad una delle parti in guerra, al rischio di una guerra nucleare o promuovere - come il Governo Draghi non ha fatto - un’iniziativa diplomatica di pace che sia una.

Rispetto a quella che viene ancora chiamata emergenza sanitaria, utilizziamo le stesse parole di Giorgia Meloni (Intendiamo ricostruire il rapporto tra Stato e cittadini) per dire: milioni di italiani attendono che cessino definitivamente e non siano mai più riproposte le intollerabili forme di oppressione di tutte le libertà costituzionali degli ultimi tre anni; siano accertate le responsabilità politiche che hanno portato l’Italia ad essere terza nel mondo per numero di morti per Covid-19; sia riconosciuta la validità delle cure domiciliari; si affronti, attraverso l’incarico ad un Ministro della Salute competente, la situazione disastrosa del Servizio Sanitario Nazionale.

Due postille. La prima riguarda Matteo Salvini: ha riconosciuto i suoi errori nell’appoggio al Governo Draghi e questo è un fatto positivo.

La seconda è per Giorgia Meloni. Ci auguriamo che nel primo Consiglio dei Ministri annunci due decreti legge: il primo per eliminare dalle scuole di ogni ordine e grado qualsiasi tipo d’insegnamento sulla cosiddetta teoria del gender; il secondo, per abolire il reddito di cittadinanza, che serve solo per garantire in Parlamento la presenza del M5S e al cui confronto sono di gran lunga da preferire gli aiuti in vista del voto che elargiva negli anni ’50 e ‘60 il comandante Achille Lauro.

Vi invito a inviare un’email a pasqualedanilo.quinto@gmail.com per prenotare una copia del libro Da servo di Pannella a figlio libero di Dio, con il quale nel 2012 raccontai la storia della mia conversione. È un’edizione aggiornata ed arricchita dai fatti avvenuti negli ultimi dieci anni della mia vita. Diffondete, se potete, la notizia di questo nuovo libro.
La donazione è di 18 euro. Può essere fatta con una delle seguenti modalità:
- PAYPAL a questo link
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- Bonifico sul conto intestato Pasquale Quinto
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Grazie. Un caro saluto,
Danilo Quinto
Francesco Federico
@Giosuè
@La Verità vi farà liberi
@Angela Paradiso
Ignoro chi abbia inventato la storia dell'Aspen
Tra l'altro vi sembra possibile che la signora Meloni possa far parte di una cricca in cui militano personaggi come Romano Prodi o ancor peggio come Giuliano Amato. Chi ha i capelli bianchi come me ricorda che questo signore prelevò il 6 per mille sul saldo apparente di tutti i conti degli Italiani. …Altro
@Giosuè
@La Verità vi farà liberi
@Angela Paradiso
Ignoro chi abbia inventato la storia dell'Aspen
Tra l'altro vi sembra possibile che la signora Meloni possa far parte di una cricca in cui militano personaggi come Romano Prodi o ancor peggio come Giuliano Amato. Chi ha i capelli bianchi come me ricorda che questo signore prelevò il 6 per mille sul saldo apparente di tutti i conti degli Italiani.

Ecco l'elenco

Il Comitato Esecutivo, organo di governo dell'Associazione, è composto dai Membri di diritto e da 30 componenti nominati tra i Consiglieri dal Consiglio Generale in misura paritetica tra i rappresentanti dei Soci Sostenitori e i rappresentanti dei Soci Ordinari.

Il Comitato Esecutivo nomina, ed eventualmente revoca, il Segretario Generale, nomina il Presidente degli "Amici di Aspen"e il Presidente degli "Aspen Junior Fellows". Delibera inoltre sull'ammissione di nuovi soci, propone al Consiglio Generale la revoca o l'esclusione di soci e stabilisce le modalità con cui i soci ordinari eleggono i loro rappresentanti nel Consiglio Generale dell'Istituto.

Alla data fanno parte del
Comitato Esecutivo di Aspen Institute Italia:

Giuliano Amato
Lucia Annunziata
Federico Arcelli
Sergio Berlinguer
Paolo Bertoluzzo
Gian Carlo Blangiardo
Alberto Bombassei
Carlo Bonomi
Domenico Cacopardo
Antonio Calabrò
Marina Calderone
Silvia Candiani
Sabino Cassese
Giuseppe Cattaneo
Marta Dassù
Giuseppe De Rita
Maria Bianca Farina
Giusella Finocchiaro
Marco Fortis
Franco Frattini
Aldo Fumagalli Romario
Gabriele Galateri di Genola
Vincenzo Gesmundo
Fabiola Gianotti
Antonio Gozzi
Federica Guidi
Pietro Guindani
Gianni Letta
Nicoletta Luppi
Luciano Maiani
Emma Marcegaglia
Massimo Massella Ducci Teri
Giampiero Massolo
Paolo Mieli
Lorenzo Ornaghi
Antonio Patuelli
Riccardo Perissich
Angelo Maria Petroni
Daniel Porterfield
Romano Prodi
Francesco Profumo
Alberto Quadrio Curzio
Gianfelice Rocca
Carlo Scognamiglio
Nicoletta Spagnoli
Lucio Stanca
Pierluigi Stefanini
Giulio Tremonti
Marco Tronchetti Provera
Beatrice Trussardi
Giuliano Urbani
Elena Zambon


Collegio Sindacale

Gianpaolo Bresciani
Norberto Arquilla
Giuseppina Fusco

Comitato Esecutivo | Aspen Institute Italia
La Verità vi farà liberi
"Al di là del tifo, le elezioni in un’insignificante colonia americana in tempo di guerra contano davvero poco. Chiunque abbia vinto, se non rispetterà qualsivoglia diktat degli Usa, si troverà una testa di cavallo nel letto."
(Maurizio Blondet)
Diodoro
Il problema è che gli USA "prima" erano una Superpotenza volta ad affermare nel mondo la propria forza omologante (a marchio WASP: White, Anglo-Saxon, Protestant); "adesso" (diciamo dal crollo del Muro, ma in modo clamoroso dal Colpo di Stato del 2020 contro Trump) sono una cassa di risonanza per gli ordini della Cupola Globalista (a marchio Nuovo Ordine Mondiale/ Bergoglio/ Astana).
I WASP ci …Altro
Il problema è che gli USA "prima" erano una Superpotenza volta ad affermare nel mondo la propria forza omologante (a marchio WASP: White, Anglo-Saxon, Protestant); "adesso" (diciamo dal crollo del Muro, ma in modo clamoroso dal Colpo di Stato del 2020 contro Trump) sono una cassa di risonanza per gli ordini della Cupola Globalista (a marchio Nuovo Ordine Mondiale/ Bergoglio/ Astana).
I WASP ci volevano asseviti e felici; i personaggi della Cupola ci vogliono morti - nell'anima e nel corpo. E i corpi a fare fertilizzante. Non è una battuta, purtroppo!