“Il caso Sindone non è affatto chiuso”

interris.it/misteri/il-caso-sindone-non-e-affatto-chiuso/ Iniziai a studiare la Sindone quasi per caso. Nel 1977, dopo essermi laureato in Matematica all’Università di Torino, vinsi una borsa di studio …Altro
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Iniziai a studiare la Sindone quasi per caso. Nel 1977, dopo essermi laureato in Matematica all’Università di Torino, vinsi una borsa di studio del Cnr presso l’Istituto di Fisica Matematica. Frequentando l’istituto conobbi un professore – allora Presidente del Centro Internazionale di Sindonologia – che iniziò a parlarmi e a prestarmi libri che parlavano della Sindone, di cui io conoscevo a malapena l’esistenza. Mai avrei pensato che dieci anni dopo sarei diventato il suo successore”. Così il prof. Bruno Barberis, sindonologo, intervistato da In Terris in occasione dell'anniversario della prima foto scattata al celebre lenzuolo, il 25 maggio 1898. L'istantanea segnò anche l’inizio della “storia scientifica” della Sindone, a cui il prof. Barberis ha dato un contributo.
Professore, quale fu il primo studio di cui si occupò?
“Fu il confronto delle descrizioni della passione, morte e sepoltura di Gesù redatte dai quattro evangelisti …Altro
alda luisa corsini condivide questo
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Marziale
Mi permetto di inserire un mio vecchio post:
L'altra faccia della Sindone.
N.S.dellaGuardia
Definire la Sacra Sindone "strumento ecumenico" suona veramente male.
Purtroppo il fatto che nessuno possa dimostrare scientificamente la modalità di impressione dell' immagine sul telo, fa si che essa non venga considerata per cui che è: segno della divinità di Colui che in essa vi è raffigurato.
Sulla base di questo modesto ragionamento mi sentirei pertanto di proporre una definizione un po' …Altro
Definire la Sacra Sindone "strumento ecumenico" suona veramente male.
Purtroppo il fatto che nessuno possa dimostrare scientificamente la modalità di impressione dell' immagine sul telo, fa si che essa non venga considerata per cui che è: segno della divinità di Colui che in essa vi è raffigurato.
Sulla base di questo modesto ragionamento mi sentirei pertanto di proporre una definizione un po' diversa: essa è strumento di evangelizzazione, nel senso letterale del termine, poiché Colui che in essa fu avvolto, poco prima di salire in cielo disse agli uomini che erano con Lui "andate ed ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco io sarò con voi fino alla fine dei tempi!" .
Portare il Vangelo non significa "dialogo ecumenico", significa portare Colui che pochi istanti prima di staccarsi dalla Sindone, la trapassò essendo il Risorto, imprimendo la Sua immagine su di essa. "Come" non è certo fondamentale.
"Chi" è fondamentale, e bisognerà ben evangelizzare anche i poveretti che lo credono "un grande profeta" (bose compresa...)
Marziale
“Noi non supplichiamo per l’unità delle diverse religioni, ma per l’unione delle persone religiose" scrisse il Ven. Fulton J.Sheen.
Messo così l'ecumenismo ha la sua giusta interpretazione e non è più uno spauracchio.
Chi lo ha interpretato diversamente ha deviato colpevolmente dal concetto originario.
N.S.dellaGuardia
Si ecumenico significa "di tutta la terra", affine a cattolico. Ma nell'articolo il termine viene usato un po' come durante il concilio...