Giosuè
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SACRILEGI EUCARISTICI – una questione seria ed urgente

Visto che con questo passaggio di mano (foto) del fedele, che riceve la Ss.ma Eucaristia su un palmo della mano e con l’altra la porta alla bocca, invece si ha la caduta per terra di ns. Signore e …Altro
Visto che con questo passaggio di mano (foto) del fedele, che riceve la Ss.ma Eucaristia su un palmo della mano e con l’altra la porta alla bocca, invece si ha la caduta per terra di ns. Signore e alcuni frammenti della sua Maestà divina vengono dispersi per terra a causa di chi, per orgoglio umano, non vuole riconoscerlo come Dio.
Se ogni singolo sacerdote lo riconoscesse come Dio, non permetterebbe:
- che la Ss.ma Eucaristia venga distribuita in mano. La norma della “Redemptoris Sacramentum” prevedeva che come prima forma la Ss.ma Eucaristia venga data in bocca, mentre in mano è solo una concessione;
- che siano uomini e donne sposati, quali diaconi permanenti, che vadano telecomandati come robot, a prelevare la pisside con le sacre Ostie, a ogni celebrazione festiva, per distribuirle ai fedeli;
- che siano i medesimi diaconi sposati a sparecchiare quello che rimane di nostro Signore in Ostie, Sangue, frammenti compresi verso il termine della celebrazione eucaristica dal tavolo della …
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Giosuè
@N.S.dellaGuardia
@Angela Paradiso
Chi accetta la chiamata di una vocazione, così come il genitore verso i suoi figli deve essere un amministratore responsabile e non essere un genitore o un sacerdote dispotico, che dispone delle cose sante come un padrone, al punto anche di farne scempio e distruggerle.
«Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere …
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@N.S.dellaGuardia
@Angela Paradiso
Chi accetta la chiamata di una vocazione, così come il genitore verso i suoi figli deve essere un amministratore responsabile e non essere un genitore o un sacerdote dispotico, che dispone delle cose sante come un padrone, al punto anche di farne scempio e distruggerle.
«Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli» (Lc 12, 45-46)
E cosa dirà al Padrone della Messe il servo, quando verrà a ritirare la percentuale di quanto ha fruttato di anime guadagnate per il Regno dei Cieli? Dirà forse ho perso tante anime, ma la colpa non è mia, è della politica contro la famiglia, della scuola che ha educato male, della televisione che ha dato cattivi modelli.
E il Padrone dirà forse e tu, perché non li hai avvertiti di tutto ciò? Perché non li hai sostenuti aiutandoli a far conoscere e a sperimentare la vita di preghiera, ad accedere frequentemente al Sacramento della Confessione facendo conoscere prima quali peccati andavano confessati?
Dirà forse il servo riferendosi al sacramento dell'Eucaristia: «Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze». (Lc 13, 26)
Il Padrone forse «dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!» (Lc 13, 27).

PREGHIAMO PER LORO LA CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA, AFFINCHÉ SI CONVERTANO E CHE QUESTO NON DEBBA ACCADERE!
N.S.dellaGuardia
Nessun rispetto, nessuna Fede nella Santa Eucarestia e nella Santa Presenza.
Nessuno adora, nessuno crede.
Per questo sentir blaterare bergoglio sulla Santa Messa fa ribollire il sangue...