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La variante Vaticana. Ovvero: su Traditionis Custodes non facciamola troppo complicata

Chiacchierata col Guelfo Rosa.

RS: È facile immaginare ciò di cui parleremo oggi.

GR: Della variante vaticana. Traditionis Custodes, come preannunciato è arrivata.

RS: Che ne dice?

GR: Le reazioni mi sembrano tutto sommato prevedibili. Anche se devo dire che a molte analisi manca la questione di fondo. Cioè: è la fine provvisoria dell’ennesimo equivoco post-conciliare, perché nel post-concilio tutto è provvisorio. Ratzinger col suo motu proprio aveva messo in campo qualcosa che sul piano pratico ha dato anche (e accidentalmente) buoni frutti ma che nella sostanza dottrinale era aberrante, assurdo, mescolava elementi incompatibili, riduceva cose sante a varianti di errori liturgici, metteva in campo forme straordinarie inesistenti.

RS: Sta facendo un paragone col virus?

GR: Senza dubbio. Vedete, il fallimento del Concilio è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono guardare. L’ultima prova è che a oltre 50 anni dalla “nuova messa”, i modernisti – tra mille contraddizioni e cambi di direzione – non sono ancora riusciti ad arginare la non accettazione della liturgia montiniana. Il virus è lì e non potendo uccidere il paziente ha fatto mille mutazioni. Prima ci ha provato con l’indulto woitiliano, poi con la scomunica del 1988, poi con il tentativo di normalizzazione del 2007, ora con la variante aggressiva del motu proprio bergogliano.

RS: Le varianti sono imparentate.

GR: Ovvio: se Traditionis Custodes può superare Summorum Pontificum è perché già in esso c’erano le premesse della sua fine: la confusione sulla natura profonda dei due riti, una forma erronea definita ordinaria, ecc. Il modernismo di Ratzinger sembrava quasi cercare la sintesi tra opposti inconciliabili, col risultato di un fragile equilibrio pratico che ora esplode.

RS: E la variante Vaticano-argentina?

GR: Bergoglio è argentino, appunto: degli inconcludenti sofismi di un modernismo a marcia lenta, che postula forme ordinarie e straordinarie, non sa che farsene. Nel male è chiaro e distrugge gli equivoci, le elucubrazioni, le mezze misure. Non credo sopporti – e in parte è difficile dargli torto – quel mondo di mezzo, né carne né pesce, che si balocca con la messa della Tradizione e si attovaglia alle mense curiali, che vive di pizzi e di chiacchiere, che è contro il modernismo ma a favore della gerarchia modernista, insomma le tiepide soluzioni di chi vuol la botte piena e la moglie ubriaca, forse non fanno parte della mens bergogliana. Sia chiaro: non voglio generalizzare, perché quello del motu proprio è un mondo vasto e pieno di persone buone e di grande valore, ma c’è anche altro. Nell’altro si trova pure anche chi nell’equivoco ratzingeriano ha ampiamente pascolato. Ora l’equivoco ha ricevuto uno stop.

RS: La fine di un equivoco, d’accordo. Ma un po’ brutale.

GR: I modi sono spicci, certo. Gente, parliamoci chiaro: l’era delle riserve indiane è finita. Dopo il Concilio sono nate le riserve per recintare e proteggere – alla maniera dei parchi africani – ciò che rimaneva del “prima”. C’è stata la grande riserva dei prolifi, che stavano nel serraglio conciliare garantiti sul fatto che si potessero mandare a monte i primi tre comandamenti con l’ecumenismo, la liturgia e tutto il resto, ma – cribbio! – la vita e la famiglia non sarebbero state negoziabili. Bergoglio ha raso al suolo il recinto con Amoris Laetitia.

Ora distrugge quello del Summorum Pontificum. Le riserve però crollano non solo “perché Bergoglio è cattivo, gnè gnè”, ma perché erano fondate sull’accettazione del fatto che si potesse cedere sulle stesse questioni che oggi vengono usate come mezzo per radere al suolo tutto. Accettare il Concilio, sperando di essere gli ultimi a esser fatti fuori non è mai una grande idea. Su Radio Spada è stato detto mille volte: ora qualcuno capirà nella realtà cosa si intendeva su queste pagine. Sono concetti ripetuti allo sfinimento: ma c’è sempre stato qualcuno che là fuori per rassicurare sé stesso o gli altri, voleva abbassare il volume quando si parlava troppo forte su Ratzinger e sui suoi pasticci, quando si spiegavano queste dinamiche, quando si era “troppo netti” a dire come stavano le cose. A furia di mediare, di lenire e di dormire si sono svegliati in mezzo ai botti, con Bergoglio che pilota il caterpillar.

RS: Che fare?

GR: Pregare, carità verso tutti (ma nella verità) e tanta, tanta formazione.

RS: A proposito di formazione: mancano due giorni alla fine della Superofferta Estate 2022 delle Edizioni Radio Spada. Se dovesse fare tre pacchetti da regalare cosa inserirebbe (posto che ognuno tra i libri pubblicati può inserire ciò che vuole)?

GR: Farei un pacchetto “apologetico e sociale” con:

Breve Apologia del Cristianesimo – Contro gli increduli dei nostri giorni, Mons. G. Ballerini

La crisi del pensiero moderno e le basi della fede, Mons. G. Ballerini;

80 miracoli che han fatto la storia – Segni indelebili della veracità della Chiesa in 20 secoli, don G. B. Tavazzi;

Vademecum Cristiano. Manuale di guerra per essere fedeli a Cristo nella società dell’apostasia, San G. Bosco;

Uno “storico” con:

Storia universale della Chiesa – La Chiesa nascente. Persecuzione e trionfo, Card. G. Hergenröther;

Storia universale della Chiesa – La vittoria sul paganesimo, la lotta alle eresie, l’ordine monastico, Card. G. Hergenröther;

Storia d’Italia, San G. Bosco;

I Papi da San Pietro a Pio IX. Esempi e sintesi di fatti storici, San G. Bosco; oppure: La Storia Sacra facile da imparare – dalla creazione dell’Universo alla fondazione della Chiesa, San G. Bosco;

Uno “dottrinale e spirituale” con:

Cristo vita dell’anima, Dom C. Marmion, prefazione del Card. D. J. Mercier;

Il Libro d’Oro di Maria Santissima, AA.VV.;

L’anima armata. Il trattato degli scrupoli di Giuseppe Cabrino (Inquisizione di Venezia) e una antologia di classici cattolici per la buona battaglia spirituale;

Sed gladium. Dottrina e Sacra Scrittura contro l’ecumenismo, A. Giacobazzi, prefazione don M. Tranquillo;

RS: A presto!

Immagine in evidenza modificata da originale: Alissa Eckert, MS; Dan Higgins, MAM, Public domain, via Wikimedia Commons
Veritasanteomnia
@ricgiu se l'Italiano non mi è del tutto estraneo, non mi pare che @Diodoro sostenga che in Papa Benedetto ci sia ambiguità
ricgiu
@Diodoro Eppure i Cristiani dovrebbero sapere che l'ambiguità è la strategia di satana...!
Diodoro
Certo. Invece la razionalità è la caratteristica dei grandi e dei veri Cattolici, come papa Ratzinger.
Se la "Nuova Messa" fosse Male, allora si tratterebbe di ambiguità.
Alla fine, la questione è sempre se "tutto" sia stato negativo dal Concilio in poi, o no
Diodoro
"Il modernismo di Ratzinger sembrava quasi cercare la sintesi tra opposti inconciliabili, col risultato di un fragile equilibrio pratico che ora esplode".
Totale disaccordo.
"... chi nell’equivoco ratzingeriano ha ampiamente pascolato. Ora l’equivoco ha ricevuto uno stop". Io non ho pascolato nell'equivoco ratzingeriano. Io sono convinto che Cristo viene Sacrificato sia nella Messa pre-conciliare …Altro
"Il modernismo di Ratzinger sembrava quasi cercare la sintesi tra opposti inconciliabili, col risultato di un fragile equilibrio pratico che ora esplode".
Totale disaccordo.
"... chi nell’equivoco ratzingeriano ha ampiamente pascolato. Ora l’equivoco ha ricevuto uno stop". Io non ho pascolato nell'equivoco ratzingeriano. Io sono convinto che Cristo viene Sacrificato sia nella Messa pre-conciliare che in quella post-conciliare. Certamente quest'ultima è valida, e non è né nulla né satanica. Papa Ratzinger, un verissimo Papa, lo dice.
Adesso abbiamo il problema della citazione durante la Messa del nome dello Pseudo-papa. Don Minutella resta l'unico, tra i Preti, a segnalare con forza che colui che si trova oggi sul Soglio di Pietro è un abusivo. Io lo chiamo il Martini2: della stessa mentalità gesuitico-piemontese del card. Martini (a lungo sognato come Papa dai Modernisti).
Purtroppo don Minutella afferma che la citazione del nome dell'abusivo ha sulla Messa -di qualsiasi rito- un effetto annullante e satanizzante.
Ma il fatto che gridi che il Vaticano è stato occupato, Pachamama è stata piazzata, Cristo è combattuto dalla Gerarchia, è prezioso
Radio Spada
Validità non vuol dire legittimità. Quanto a Ratzinger: qui un assaggio radiospada.org/…ra-aperta-a-joseph-ratzinger-per-il-bene-di-tutti/
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