…SU VERITA’ e MENZOGNA…FEDE e GNOSI…CONTAMINAZIONE COME INGANNO( il pericolo degli opposti… per SOMIGLIANZA)…

San Tommaso D’Aquino insegna che certi VIZI si oppongono alle VIRTU’ in modo NETTO mentre altri per SOMIGLIANZA e sono proprio questi i più difficili da individuare…Così anche GNOSI e FEDE si oppongono non in modo NETTO ma per SOMIGLIANZA, c’è quindi una specie di contaminazione ed è difficile individuare la matrice gnostica.

Il MODERNISMO è il tentativo di conciliare la filosofia moderna “essere sofistica quindi di origine gnostica” con la teologia cattolica e ogni volta che si tenta di fare una lega tra un metallo nobile ed uno vile chi ci rimette è quello nobile…nel libro “LA TIARA E LA LOGGIA” l’autore individua i nove punti che caratterizzano il pensiero gnostico e che non si ritrovano nel pensiero cattolico:

1) IL DUALISMO… il bene e il male sono principi dell’ essere coeterni, sono divini entrambi…

2) PANTEISMO… è il trait d’union con il MODERNISMO… Dio e l’universo coincidono

3) L’UOMO NON E’ RESPONSABILE DEL MALE…

4) LA MATERIA E’ INTRINSECAMENTE MALVAGIA…

5) LA CONOSCENZA E’ ESSENZIALE PER LA SALVEZZA…quando si capisce che la gnosi è essenzialmente questo si capisce che altri fenomeni che a livello sociologico vengono considerati cristiani, non lo sono come il PROTESTANTESIMO

6) L’ ESOTERISMO…

7) IL RELATIVISMO…

8) LA FELICITA’ E’ LA RIFONDAZIONE DELLA LEGGE E DELLA NATURA…

9) LA COLLETTIVITA’ HA IL PRIMATO SUGLI INDIVIDUI…statalismo, socialismo…anche la chiesa cattolica parla di dare il primato al bene comune ma gli gnostici lo danno con significato diverso…


Quindi gli opposti per SOMIGLIANZA sono più pericolosi e subdoli nell’ ingannare l’uomo e portarlo verso la MENZOGNA invece che verso la VERITA’

CHESTERTON ci dice: “la menzogna non è mai tanto falsa come quando si avvicina molto alla verità. È quando la pugnalata sfiora il nervo delle verità che la coscienza cristiana urla di dolore”…il bicchiere di buon vino nel quale è contenuta una sola goccia di veleno rende vana tutta la verità contenuta in quel bicchiere…

Parafrasando CHESTERTON si potrebbe dire che anche l’AMORE non è mai tanto falso come quando si allontana molto dalla VERITA’ …NON PUO’ ESISTERE UN AMORE SENZA VERITA’…un amore che non fosse giudicato dalla verità diventerebbe il contrario di se stesso…il pensiero moderno cerca di posporre la VERITA’… da qui gli altri errori, lo storicismo (la storia che costruisce la verità), il materialismo (la materia è la verità), l’economicismo e via dicendo…nel romanticismo l’AZIONE che fa il VERO e non l’AZIONE che deve essere giudicata dalla VERITA’…Perché il prologo di san Giovanni dice: in principio era il verbo?…nell’ambito della santissima trinità c’è una successione logica e non cronologica:PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO…perché dal padre procede il figlio, e dal padre e dal figlio procede lo spirito santo…un amore che prescinda dalla verità può diventare tutto il suo contrario……tanti criminali della storia hanno fatto cose CATTIVE per AMORE della propria IDEOLOGIA…quindi l’AMORE SGANCIATO DALLA VERITA’ può diventare qualcosa di PERICOLOSO…questa è L’APOSTASIA MODERNA e CONTEMPORANEA…(…stralci di video/articoli tratti dal blog “Il Cammino dei Tre Sentieri”)”


Sulla citazione di CHESTERTON e il pericolo subdolo delle contaminazioni presenti negli opposti per SOMIGLIANZA << …Il catto-liberalismo o il social-modernismo, invece, confondono volutamente e scientificamente princìpi e pratica, così formulano delle “mezze verità” che sono più pericolose dell’errore manifesto, poiché esse sono nascoste e segrete, come il modernismo qualificato come “foedus clandesinum” o “setta segreta” da S. PIO X (Sacrorum Antistitum, 1° settembre 1910). Tali mezze verità vengono applicate non solo alla filosofia, al dogma e alla morale, ma anche alla dottrina sociale e politica della Chiesa e soprattutto alla unione gerarchizzata tra Stato e Chiesa.

Se si traspone la prudenza dell’agire nell’ordine dell’essere o della verità, mediante mezze-verità o termini equivoci, ambigui, sfumati, imprecisi, i quali volutamente non sono esplicitamente erronei, è ancora più pericoloso per la sana ragione e la purezza della Fede. Coloro che di fronte all’errore, invece di condannarlo, smascherarlo o disapprovarlo apertamente, cercano un accomodamento, un compromesso teoretico tra verità e falsità, negano implicitamente il principio per sé noto d’identità e non-contraddizione, sotto apparenza d’apostolato, discrezionalità, pastoralità, prudenzialità (8), sono più pericolosi di chi professa apertamente l’errore. Le mezze-verità, la vaghezza, l’imprecisione, l’indecisione, il pressappochismo o l’indefinibilità dottrinale sono la “quinta colonna” o il nemico che si presenta da amico, il cavallo di Troia, il lupo vestito da agnello che penetra – grazie al suo camuffamento – nel cuore della Chiesa e la vuole cambiare dal di dentro, come dice il “Programma dei Modernisti” (1906) attribuito ad Antonio Fogazzaro ed Ernesto Buonaiuti.

Occorre, dunque,
1°) sostituire la “polemica”, (lotta e disputa dottrinale) alla “irenica”, (tolleranza e conciliazione teoretica e morale a oltranza). Non astenersi da ogni polemica, lotta o disputa dottrinale contro l’errore e non praticare la tolleranza per principio di ogni male.

2°) Rifiutare il compromesso, le mezze verità, le concessioni all’errore, la mutilazione, l’annacquamento del dogma, la faciloneria dottrinale e morale d’ogni specie.

3°) Evitare lo scoraggiamento, ossia non aver il coraggio di reagire, mai gettare la spugna, rinunciando alla lotta e alla sana e corretta polemica; anzi, occorre impiegarla assieme alla preghiera, alla penitenza e all’azione culturale e dottrinale con conseguenze pratiche e sociali. Non bisogna predicare il Benessere come fine ultimo, il successo in questo mondo, la trasfigurazione del corpo umano, la preoccupazione disordinata degli interessi umani, l’abolizione delle barriere tra religioni e culture, la cessazione della polemica per sostituirle l’irenica, l’annacquamento del dogma a favore di una dottrina e moralità soggettiva, la conciliazione tra lo spirito di Cristo e quello del mondo. In breve, il trionfo delle mezze verità (per mezzi uomini). (Da LA VITTORIA DELL’IRENICA SULLA POLEMICA NEL MONDO CONTEMPORANEO di Don Curzio Nitoglia blog Inter multiplices UNA VOX)

la VERITA’ non ammette dialoghi…non ammette relativismo…non è superficiale…non è buonista, non ammette sentimentalismo, emotivismo…non va d’accordo con il mantra/ritornello del mondo “devi vivere qui ed ora…Hic et nunc…