…SULL’ INDIVIDUALISMO…

…individualismo(1) ed egoismo non sono la stessa cosa ma sono due concetti abbastanza affini… l’individualismo è l’anticamera dell’egoismo…e l’aborto è un atto di egoismo…laborto è la libertè individualisticamente intesa arrivata fino all’egoismo più estremo che viene istituzionalizzata…la conseguenza di Liberté, Égalité, Fraternité è questo…

l’egualitarismo è la conseguenza di Égalité cioè Égalité portata all’estremo come odio di qualunque distinzione, per la distruzione delle differenze…Liberté non è altro che libertà individualisticamente intesa cioè quella che Marcel De Corte chiama “libertà malata” cioè slegata dalle appartenenze comunitarie…individualismo che si ritrova anche in Lutero(2)

(1)l’individualismo porta a propugnare la rivolta contro ogni autorità, non solo quella statale, ma anche umana e divina per arrivare all’autonomia assoluta dell’individuo. La sua natura è l’autonomia dell’individuo e la società senza autorità umana e divina.Conoscere significa apprendere qualcosa come un oggetto il quale sta davanti a me indipendentemente dal mio pensiero (ob-jacet). Non sono io che produco col mio pensiero questo oggetto che giace (jacet) davanti (ob) a me. Ora “l’azione segue l’essere e il modo di agire segue il modo d’essere”. Quindi conosco e agisco in base ad una realtà e leggi oggettive.

Ogni uomo normale si rende conto che non è il suo pensiero a produrre la realtà e la morale, ma si tratta di una realtà e di una regola morale già costituita in se stessa prima che egli la conosca.

Quindi lo Stato, essendo un insieme di famiglie che si uniscono e formano un villaggio e poi più villaggi formano una Civitas o una Polis, è conforme alla natura umana, che è fatta per vivere socialmente in unione con gli altri (famiglia, villaggio e Stato). Infatti l’uomo da solo non riuscirebbe a conseguire il suo fine temporale o naturale, ma ha bisogno della Società… (Da La Seconda Scolastica, La Filosofía Politica E L’Ecclesiologia di don Curzio Nitoglia)

(2)…Il luteranesimo rifiutava la Tradizione divino/apostolica come fonte della divina Rivelazione e si basava sulla sola Scrittura, interpretata soggettivisticamente e non più alla luce della lettura dei Padri ecclesiastici. A partire da ciò il protestantesimo faceva della Chiesa una società puramente spirituale, una “congregazione di veri fedeli o santi” e rifiutava l’elemento sociale, universale, giuridico, visibile e gerarchico della Chiesa di Cristo.

Tal errore fu confutato dal padre domenicano spagnolo professore di teologia all’Università di Salamanca, Francisco de Vitoria (1485-1546), secondo cui Lutero faceva “risiedere in ogni vero fedele o santo il potere della Chiesa” (soggettivismo e individualismo religioso)…
(Da La Seconda Scolastica, La Filosofía Politica E L’Ecclesiologia di don Curzio Nitoglia)

…L’origine dell’ individualismo moderno si trova già nel medioevo nella corrente filosofica del nominalismo(3) il cui esponente più noto è il filosofo teologo francescano Guglielmo di Occam…in Lutero dove la gerarchia che sovrasta e precede non contano, conta solo la mia libera interpretazione delle scritture…nel campo filosofico con Cartesio il primato dell’ IO…ogni individuo viene prima della comunità e se ogni individuo viene prima della comunità la comunità si decompone…la libertà dell’ individuo viene negata con i totalitarismi (fascismo, comunismo, del nazionalsocialismo) i quali hanno concentrato l’importanza del soggetto moderno su un soggetto collettivo (la nazione, la classe, la razza, lo stato) oppure viene affermata in maniera assoluta in un individuo puramente astratto come nel liberalismo(4)… paradossalmente è proprio questa libertà estrema e malata (come la chiama Marcel De Corte) che distruggere le vere libertà in quanto separa l’uomo dalle sue appartenenze, corporazione, comunità, relazione sociale a cui appartiene…

(3)…Il naturalismo umanistico/rinascimentale e il nominalismo luterano avevano prodotto una dottrina nuova ed erronea sia quanto alla natura della Società civile (filosofia politica), sia quanto alla natura della Società religiosa, ossia la Chiesa (teologia ecclesiologica).

Il nominalismo ritiene che i concetti universali e la natura o essenza reale non hanno nessuna realtà oggettiva fuori della mente pensante; l’unica realtà extra-mentale è la cosa singolare, l’individuo: “nulla oltre l’individuo” è l’assioma che riassume e definisce il nominalismo…L’individualismo del nominalismo di Occam († 1349) applicato alla teologia sulla Chiesa produce una dottrina ecclesiologica protestantica e modernistica. La seconda scolastica si trovò, così, a confutare errori di natura politica, teologica (ecclesiologica e sacramentaria) che affondavano le radici in maniera remota già nel donatismo del IV secolo.

I tomisti del Cinquecento, basandosi sulla dottrina dell’Aquinate, seppero rispondere alle apparentemente “nuove” obiezioni, in realtà vecchie di circa 1000 anni, e apportarono un nuovo arricchimento alla dottrina cattolica riguardo ai Sacramenti, alla Chiesa e alla politica.

Il cardine dell’ecclesiologia occamista è che i fedeli sono il primo soggetto della verità salvifica e non la Chiesa gerarchica (Dialogus, I, 5, 29; ivi, I, 1, 4; Octo quaestiones, VII, 117; Opus nonaginta dierum, c. 6). Come si vede, il “Sinodo della sinodalità” (2023) con la sua “Chiesa all’incontrario” non ha inventato nulla di nuovo.


Questo principio è la conseguenza logica del soggettivismo individualista di Occam. Come non vi sono nature ed essenze, ma solo individui; così non vi è una Chiesa gerarchica e giuridicamente strutturata, ma vi sono i singoli fedeli e neppure uno Stato… (Da La Seconda Scolastica, La Filosofía Politica E L’Ecclesiologia di don Curzio Nitoglia)

(4)…Prima di capire in che modo il Protestantesimo abbia originato il liberalismo, vediamo cosa è esso è. Per liberalismo s’intende l’ideologia secondo la quale la libertа giudica la veritа, libertа da intendersi sul piano individuale. Per cui, facendo un esempio molto semplice, ciò che si desidera deve essere realizzato indipendentemente se è naturalmente vero e moralmente giusto. Ebbene, Luigi Taparelli d’Azeglio, nel suo Saggio teoretico di diritto naturale appoggiato sul fatto, afferma chiaramente che il Protestantesimo è “prima radice del Liberalismo”…Sempre Taparelli d’Azeglio afferma che l’essenza intellettuale del Protestantesimo è “lo spirito privato, ossia la piena libertа delle coscienze, che fa libero a ciascuno l’opinare a capriccio, come intorno alle teorie religiose così intorno alle pratiche morali.” “L’opinione a capriccio” di cui parla Taparelli è l’esaltazione dell’individuo, laddove il pensiero (l’opinare) diventa criterio di tutto…Il Protestantesimo facilita il sorgere del liberalismo anche perchè facilita il passaggio del concetto di diritto naturale dalla prospettiva metafisica a quella più specificamente razionalistica…Il concetto tradizionale di diritto naturale è fondato metafisicamente su un concetto di natura come “dato creaturale”. Invece con il giusnaturalismo di Grozio si affaccia un nuovo concetto di natura, non più fondato metafisicamente ma razionalisticamente, con venature nominalistiche e volontariste. Insomma, continua il richiamo alla “natura”, ma non è più una “natura” oggettiva, universale, bensì relativa alla individualitа dei singoli uomini e delle singole volontа umane…” ( Da “ I motivi per cui il Protestantesimo ha originato il liberalismo politico, blog Il Cammino dei Tre SentieriSOSTA – I motivi per cui il Protestantesimo ha originato il liberalismo politico – Il Cammino dei Tre Sentieri )


…Individualismo estremo post moderno che porta al soggettivismo ai suoi estremi “io voglio abortire anche se sto uccidendo un essere umano è un mio diritto farlo, io sono maschio, mi sento donna e ho il diritto che tutti mi chiamino con un nome femminile, o viceversa…oppure io voglio fare qualunque cosa mi và e ho il diritto di farlo…”questa libertà diventa chiaramente una trasgressione di tutti i LIMITI…se io sono il fine ultimo e non esisto che per me costruisco una immagine tutta astratta di me di te degli altri (come afferma De Corte) che non corrisponde alla realtà e quindi trasformo la realtà con il mio pensiero producendo una spinta sovversiva rivoluzionaria in quanto io non cambio le cose in base a quello che sono ma in base all’ immagine che mi sono fatto di me…

…l’affermazione dell’ individuo ha due fattori fondamentali nel MERCATO= l’affermazione del DENARO…accentramento dei poteri indebolendo i corpi intermedi…tutto ciò che è comunità viene eroso, naturalmente ciò è stato possibile perchè nella mente dell’ uomo è passata l’idea di essere lui un individuo-IO=atomo diversamente ciò non sarebbe successo…in Locke oltre al primato dell’ individuo c’è il primato dell’ economico…Dumont dice che l’economicismo e l’individualismo sono sempre inseparabili…Rousseau come Locke,Hobbes, Hegel, Kant sono tutti individualisti in quanto credono nello stato di natura la condizione in cui l’uomo non è legato da niente…un atomo fluttuante ciò che Aristotele e San Tommaso d’Aquino avrebbero ritenuto assurdo e inconcepibile…in Rousseau c’è il tentativo di andare oltre l’individualismo ma invece di andare verso una concezione tradizionale di corpi intermedi passa ad una sorta di anticipazione di quello che saranno i totalitarismi futuri (prima giacobini e poi novecenteschi)…


…con l’Individualismo, si hanno diritti a piacere ma le persone diventano OGGETTI…Soros uno dei miliardari più impegnati ed esposti oltre a far soldi ha fatto anche il pensatore teorizzando la dottrina della società aperta estremizzata riprendendo da Popper…questa SOCIETA’ APERTA(5) è tutta individualistica…qualunque cosa deve essere un CONTRATTO tra individui, non solo scritto…ma questo contratto deve essere sempre REVERSIBILE dettato dal LIBERO ARBITRIO dei contraenti, cioè come un MERCATO fluido senza posto fisso, tutto deve essere precario…ma questo diventa un mercato non più tra persone ma tra OGGETTI che si usano fino che fa comodo…quindi un rapporto puramente utilitaristico=egoistico tra le persone…l’assoluto individualismo di Soros è il mondo degli egoisti…si potrebbe dire “egoisti di tutto il mondo unitevi e formate la società aperta”…non per niente è il finanziatore di aborto, gender ecc…l’individualismo e l’egualitarismo sono i due elementi fondamentali della sovversione moderna…collegamenti tra GNOSI e INDIVIDUALISMO…

(5) …Senza un FINE non c’è MORALE…SOCIETA’ APERTA vuole l’eliminazione del FINE per elimare la MORALE…il PARADOSSO della TOLLERANZA di POPPER preso dalla “lettera sulla tolleranza” di Locke: nella società tollerante ci sarà spazio per tutte le opinioni meno per quelli che ritengono che ci sia un GIUSTO e uno SBAGLIATO…quindi i CATTOLICI NO… (da “UOMO VERSO UN FINE O VERSO IL CAOS?” con Roberto Marchesini)