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Vescovi francesi falsificano il "Padre Nostro"

Dal 3 dicembre, i vescovi francesi introdurranno una traduzione sbagliata del Padre Nostro. Invece di dire come finora, in francese, "e non ci indurre in tentazione" hanno aggiustato il testo: "Non lasciarci entrare in tentazione".

Nel testo greco originale, non è contenuta alcuna connotazione di "lasciare".

Secondo il vescovo Marc Stenger di Troyes, che veste in abiti informali, non è più "conveniente" usare la traduzione corretta. Contro ogni fattore grammaticale, afferma che la traduzione originale "non è completamente corretta". In realtà, la traduzione aggiustata dai vescovi francesi non è corretta.

Foto: © Etienne Valois, CC BY-NC-ND, #newsYylpmdudhi
alda luisa corsini
Ringrazio @Massimo M.I. perchè ha interpretato il mio pensiero: caro @Acchiappaladri, la gente semplice,che non conosce le pieghe di certi discorsi (a cui, come vede, non interessano affatto), non si avventura a leggere link come quello che ho fornito perchè troppo specialistico e noioso. Non dubiti che avevo fatto i miei calcoli: nessuno sarebbe stato sviato dall'agnosticismo dei sostenitori …Altro
Ringrazio @Massimo M.I. perchè ha interpretato il mio pensiero: caro @Acchiappaladri, la gente semplice,che non conosce le pieghe di certi discorsi (a cui, come vede, non interessano affatto), non si avventura a leggere link come quello che ho fornito perchè troppo specialistico e noioso. Non dubiti che avevo fatto i miei calcoli: nessuno sarebbe stato sviato dall'agnosticismo dei sostenitori della controapologetica, perchè contavo che pochi sarebbero stati catturati dalla filologia delle traduzioni. E, a giudicare dai commenti, avevo proprio ragione. Ripeto, smettiamola di pensare di avere la missione di controllare tutto. Trovo sempre estremamente noiosa la pedanteria con cui alcuni si ammantano della vocazione di catechizzare il prossimo.
Massimo M.I.
Scusate, un pensiero forse non teologicamente perfetto ma da fanciullo: Dio ha messo la tentazione fin dal giardino dell' Eden, il pregarlo di aiutarci a non cadere in tentazione credo sia utile e salutare, perciò pur non conoscendo il latino , il ,greco e l'aramaico, non mi avete convinto e continuerò a chiedere al Padre di non permettere che cada in tentazione 😜
Acchiappaladri
@alda luisa corsini
Gentile amica, io NON so tutto ;-) ma non avevo dubbi sul fatto che lei sapesse di quale matrice dichiarano di essere gli anonimi autori di quel sito web.
Ritenevo, e ritengo, pure molto probabile che alcuni lettori andando su quel link senza una precedente conoscenza di quel sito web e non avendo tempo o voglia di esplorarlo per bene non considerassero da che pulpito viene la …Altro
@alda luisa corsini
Gentile amica, io NON so tutto ;-) ma non avevo dubbi sul fatto che lei sapesse di quale matrice dichiarano di essere gli anonimi autori di quel sito web.
Ritenevo, e ritengo, pure molto probabile che alcuni lettori andando su quel link senza una precedente conoscenza di quel sito web e non avendo tempo o voglia di esplorarlo per bene non considerassero da che pulpito viene la predica.
Nell'esegetica biblica immagino che tante volte sia capitato che anche in "prediche" provenienti da pulpiti agnostici o peggio ci siano stati contenuti brillanti e utili anche a un cristiano: però chi non sia un grande specialista delle antiche lingue bibliche e di latino, di storia ecclesiastica, di teologia e quant'altro necessario per poter in proprio valutare la qualità scientifica della "predica", è utile che prudentemente consideri "il pulpito".

Se ho dato l'impressione che il mio suggerimento fosse rivolto a lei, e non al generico lettore, mi scuso della mia inefficacia comunicativa.

In ogni "post" aperto a pubblici commenti, quanto mi dovesse capitare l'occasione continuerò a farne del tipo poco fa fatto qui, nella speranza di essere utile a qualche lettore occasionale (come in tanti casi sono io: in molte occasioni ho tratto beneficio da avvertimenti dati online da altri lettori che già conoscevano i contenuti in discussione).

Con stima e cordialità.
alda luisa corsini
Errata corrige: "un ottimo" senza apostrofo
CristianoD.O.C
Io, sono ormai anni,che recito il Padre Nostro in Latino, cosi per non sbagliare....
E vi invito a farlo anche voi(sicuramente lo fate)secondo me l importante che la Preghiera la capisca Nostro Signore che sta in Cielo......
Tutto il resto viene dal maligno.
Diodoro
@Sam Gamgee Secondo padre Angelo il verbo greco "esienenkes" può significare sia "condurre dentro" sia "lasciar cadere in", ma non è vero. Significa solo "condurre dentro".
"Condurre dentro" LA TENTAZIONE, non IL PECCATO.
Cioè non Gli chiediamo di non peccare ("Nessuno è tentato in misura superiore alle sue forze"...), ma di non dover fare faticacce troppo pesanti per riuscire a non peccare.
"Non …Altro
@Sam Gamgee Secondo padre Angelo il verbo greco "esienenkes" può significare sia "condurre dentro" sia "lasciar cadere in", ma non è vero. Significa solo "condurre dentro".
"Condurre dentro" LA TENTAZIONE, non IL PECCATO.
Cioè non Gli chiediamo di non peccare ("Nessuno è tentato in misura superiore alle sue forze"...), ma di non dover fare faticacce troppo pesanti per riuscire a non peccare.
"Non farci passare per vie piene di serpenti e di scorpioni, ma per vie piane e confortevoli: non per zone colme di occasioni di peccato, ma per zone relativamente serene". Qualcuno preferirebbe essere vivere immerso nella delinquenza, invece che in un ambiente "normale"?

In altri termini: il Cattolico vuole essere abbastanza sereno anche qui, mentre si dirige in Patria (il Cielo).

Il Luterano, invece, dice "Non c'è niente da fare: il mondo è un inferno. Il Peccato Originale ci ha VINTI, non solo FERITI. La lebbra è ovunque, e l'unica salvezza è dire a Dio: "Io sono un essere infernale, ma se vuoi puoi prendermi con Te COME SONO (senza conversione). Sono un demonio che ha fede". Bestemmie pure, di tipo hegeliano secoli prima di Hegel
alda luisa corsini
@Acchiappaladr So tutto e li ho scelti appositamente: preferisco degli studiosi atei a quelli cristiani faziosi e di parte. Socci ne sa qualcosa.. Comunque, sarei grata a Lei e ad altre firme di questo social se la si smettesse di fare i maestrini. Non sono dii primo pelo. Inoltre hanno fatto un'ottimo studio delle traduzioni che IO segnalavo. Grazie.
Acchiappaladri
@alda luisa corsini
MOLTA CAUTELA è necessaria nel valutare quanto scrivono anonimi "controapologeti" nel sito che lei ha segnalato.
Infatti quegli anonimi si presentano come NON cristiani e (culturalmente) nemici dell'allora papa Benedetto XVI. Quegli anonimi dicono di loro stessi:
"... Agnosticismo
Ci pare superfluo precisare che non siamo credenti. Facciamo esplicita professione di agnosticismo. …Altro
@alda luisa corsini
MOLTA CAUTELA è necessaria nel valutare quanto scrivono anonimi "controapologeti" nel sito che lei ha segnalato.

Infatti quegli anonimi si presentano come NON cristiani e (culturalmente) nemici dell'allora papa Benedetto XVI. Quegli anonimi dicono di loro stessi:

"... Agnosticismo

Ci pare superfluo precisare che non siamo credenti. Facciamo esplicita professione di agnosticismo. Non siamo però mossi da spirito anticlericale, in quanto riconosciamo senza difficoltà il ruolo primario - e per molti aspetti positivo - che la fede cristiana e la Chiesa hanno svolto nella formazione della cultura europea. Le uniche consonanze che si possono rinvenire tra la nostra modesta indagine e l’opera monumentale di HeinzDeschner riguardano i “crimini” consumati contro la verità.
Amicus Plato, sed magis amica veritas, insomma. Principio quanto mai attuale ai nostri giorni, che vedono un papa partire all’assalto del cosiddetto “relativismo” e rivendicare alla Chiesa nientemeno che il monopolio della “Verità”. ..."

Quando lessi questa loro (apprezzabilmente sincera) autodenuncia, il profumo frizzante della ricerca del significato originale di certi oscuri, o comunque problematici, testi biblici che mi sembrava di percepire consultando quel sito web ha assunto per il mio naso un sulfureo sentore di uova marce ;-)
quisut
Ecco, "καὶ μὴ εἰσενέγκῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν" (mé eisenènkes hemàs eis peirasmòn) potrebbe significare "non farci avvicinare alla tentazione".
alda luisa corsini
Cfr. il capitolo "La lingua segreta dei Vangeli" in A. Socci, La guerra contro Gesù: può aiutare, per il tono divulgativo, a spiegare quanto dicevo (infra).
quisut
Secondo me il significato di "ne nos inducas in tentationem" potrebbe essere: (Ti preghiamo affinché Tu, mentre ci conduci) "non ci conduca vicino alla tentazione".
Cioè, Ti preghiamo affinché il percorso in cui ci guidi non passi vicino alla tentazione.
mikaelmaria
Correggo: LIBERACI E NON "BERCI"
mikaelmaria
In un esorcismo di un pó di tempo fa! Il demonio incalzato dall'esorcista ebbe a dire a tal proposito: - "...non farci morire nella tentazione e berci dal maligno" che a detta dello stesso è la più efficace come espressione, oppure, ...liberaci dal male lasciando la frase "...non farci morire nella tentazione". Io uso la prima in privato e in insieme nella liturgia quella che ci hanno insegnato.…Altro
In un esorcismo di un pó di tempo fa! Il demonio incalzato dall'esorcista ebbe a dire a tal proposito: - "...non farci morire nella tentazione e berci dal maligno" che a detta dello stesso è la più efficace come espressione, oppure, ...liberaci dal male lasciando la frase "...non farci morire nella tentazione". Io uso la prima in privato e in insieme nella liturgia quella che ci hanno insegnato. Fate voi.
Sam Gamgee
@Diodoro : non so se la differenza sia cosi' grande : per professione so che le traduzioni alla lettera non sono quasi mai un grande affare .In ogni caso, P.Angelo spiega il perché della sua opinione ,e vale la pena di leggerla ,che la si condivida o no (e io non ho detto di condividerla)
Diodoro
@Sam Gamgee Chiunque la proponga, la versione "non lasciarci cadere in tentazione" è completamente infedele al testo evangelico. Infatti bisogna riferirsi a ipotetici testi preesistenti in lingua non greca, come fa @alda luisa corsini, per ammetterla.
Ripeto: il testo dice: "Non introdurci in tentazione": "Ne nos inducas in tentationem". In altre parole: "Non metterci troppo vicino al Demonio, …Altro
@Sam Gamgee Chiunque la proponga, la versione "non lasciarci cadere in tentazione" è completamente infedele al testo evangelico. Infatti bisogna riferirsi a ipotetici testi preesistenti in lingua non greca, come fa @alda luisa corsini, per ammetterla.
Ripeto: il testo dice: "Non introdurci in tentazione": "Ne nos inducas in tentationem". In altre parole: "Non metterci troppo vicino al Demonio, che per mestiere e per piacere ci tenta"
Sam Gamgee
@A scuola da Dio : la versione preferita da Padre Angelo sembra '' non lasciarci cadere in tentazione '' . Rispetto a questo testo quello proposto dai vescovi francesi non pare campato in aria .Ma perché mai ci hanno fatto dire ''non ci indurre '' per cosi' tanto tempo , anche quando la maggioranza dei fedeli a Messa nutriva gia' forti perplessita' riguardo all'espressione classica? A nessun …Altro
@A scuola da Dio : la versione preferita da Padre Angelo sembra '' non lasciarci cadere in tentazione '' . Rispetto a questo testo quello proposto dai vescovi francesi non pare campato in aria .Ma perché mai ci hanno fatto dire ''non ci indurre '' per cosi' tanto tempo , anche quando la maggioranza dei fedeli a Messa nutriva gia' forti perplessita' riguardo all'espressione classica? A nessun liturgista o traduttore e' mai sorto qualche dubbio prima?
Massimo M.I.
@alda luisa corsini Avvolte quando prego alla preghiera in privato dico: " non permettere che cada in tentazione" sono contento della forma che risulta corretta dalmpost di Alda Luisa
Diodoro
@Sancte Joseph Ne nos inducas in tentationem, carissima: "Non farci entrare nella tentazione". Cioè "Non condurci a situazioni che possono essere molto dure per noi: situazioni ardue per le nostre fragili forze".
Il concetto non è che Dio ci tenti; è che noi non siamo affatto sicuri di ciò che faremo nelle tentazioni, e quindi Gli chiediamo di risparmiarci quelle situazioni.
Un esempio: è …Altro
@Sancte Joseph Ne nos inducas in tentationem, carissima: "Non farci entrare nella tentazione". Cioè "Non condurci a situazioni che possono essere molto dure per noi: situazioni ardue per le nostre fragili forze".
Il concetto non è che Dio ci tenti; è che noi non siamo affatto sicuri di ciò che faremo nelle tentazioni, e quindi Gli chiediamo di risparmiarci quelle situazioni.
Un esempio: è sicuramente più "dolce" per noi che ci vengano risparmiate esplicite proposte di corruzione, di qualsiasi genere, piuttosto che doverci trovare a dire dei difficili "no".
Questa è un'interpretazione mia - non credo che sia lontana dal pensiero del Signore Gesù.

Sul "mondo che verrà": è la traduzione di "venturi saeculi", che significa "mondo che verrà", ma con la sottolineatura dell'aspetto temporale (saeculi). Cioè si potrebbe tradurre "la vita dei Redenti nel mondo definitivo, quello che certamente verrà: i Nuovi Cieli e la Nuova Terra"
Francesco I