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Lui lo sa: coronavirus "NON" punizione di Dio - Cardinale Marx

"No," il coronavirus "non" è una punizione di Dio, ha assicurato il cardinale di Monaco (Germania), Marx, a Merkur.de (20 marzo). La sua argomentazione vaporosa: "Ci darebbe un'immagine molto difficile …Altro
"No," il coronavirus "non" è una punizione di Dio, ha assicurato il cardinale di Monaco (Germania), Marx, a Merkur.de (20 marzo).
La sua argomentazione vaporosa: "Ci darebbe un'immagine molto difficile e negativa di Dio".
Con la frase "Dio ci ama e ci accetta, questo il messaggio di Gesù", Marx si sbarazza di Dio.
Non sorprende che Cristo dica l'opposto: "Ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi" (Matteo 24,7).
Nella situazione attuale, Marx ha fiducia in: "Germani", "Stato", "democrazia liberale", "insieme della nostra società" e in "chi porta la responsabilità politica".
In altre parole: Marx rifiuta di convertirsi e la punizione di Dio proseguirà.
#newsDihupxtfnz
giandreoli
@Francesco Federico Condivido tutto quanto ha scritto, con esattezza. Prima di leggere il suo intervento, avevo preparato alcuni pensieri che mi permetto di inviare ugualmente per confermare e ampliare la riflessione. Eccoli.
Ancora un “Avvocato difensore” di Dio: il Card Marx. E recidivo anche. Chiedo venia se spiego ripetendomi. I termini “castigare” e “punire”, nel loro significato etimologico …Altro
@Francesco Federico Condivido tutto quanto ha scritto, con esattezza. Prima di leggere il suo intervento, avevo preparato alcuni pensieri che mi permetto di inviare ugualmente per confermare e ampliare la riflessione. Eccoli.

Ancora un “Avvocato difensore” di Dio: il Card Marx. E recidivo anche. Chiedo venia se spiego ripetendomi. I termini “castigare” e “punire”, nel loro significato etimologico e corretto, non indicano l’atteggiamento malevolo e intollerante che noi erroneamente loro attribuiamo, ma l’intento di “rendere casto” e “rendere puro”, vale a dire, ridare purezza e lucentezza a qualcosa che le ha perdute, sia essa una persona o un oggetto. Viene da pensare all’orafo – come spiegava già San Pietro – che purifica il metallo prezioso col fuoco (cfr1 Pt 1,7). O, per restare ai nostri giorni, alla donna di casa che ricorre ai metodi più energici per ridare lucentezza e igiene ai suoi fornelli. E penso anche al rammarico e alle lacrime di papà e mamme, genitori di ragazzi tossicodipendenti e malati di AIDS che ho assistito, nel confessare: “se fossimo stati più severi!...”. Dio, anche quando purifica e rende la purezza, agisce per amore, e a noi questo basta. Dilagano invece ahimè Pastori e Teologi saccenti che, preoccupati di indagare la mente di Dio e spiegarne i pensieri anziché ascoltarne la Parola, senza neppure accorgersene, finiscono per attribuirGli le loro opinioni.
Quello del Card Marx, (non s’offenda Monsignore, lo dico con rispetto), non è che uno dei tanti “coronavirus ecclesiali” che, giustamente preoccupati del “coronavirus covid19” stiamo scioccamente ignorando. Non tutti i Fedeli, certo, ma nemmeno pochi, anche tra i Pastori, sono portatori ad esempio del “coronavirus dell’idolatria” (ci si ispira ad una Madre Terra che non ha Creatore); o del “coronavirus liturgo-prandiale” (si animano “cene alla pizza” allestite in Chiesa o nella Cattedrale con il Vescovo quale Capo Cameriere); o del “coronavirus dell’intercomunione” (la Messa Cattolica è aperta anche a persone non credenti o di fede islamica e l’accostarsi all’Eucaristia, presenza reale e del Corpo di Cristo, è permesso a tutte le Confessioni Cristiane, checché ne credano); o del “coronavirus dell’interreligione” (asserisce che Dio, essendo “uno”, è anche “lo stesso” che le diverse religioni affermano di adorare, da cui, anche la Redenzione di Cristo non è più necessaria a tutti gli uomini); il “coronavirus pansessuato” (grazie a “nuovi paradigmi interpretativi” i rapporti coniugali prematrimoniali diventano formazione alla paternità responsabile, l’accostarsi all’eucaristia conservando rapporti adulterini permette di santificarsi e di educare cristianamente i figli, benedire poi le convivenze indifferentemente sessuate favorisce la reciproca fedeltà); e altro. Ciò che più preoccupa, per la verità, è che la mancata vigilanza dei Pastori che guardano altrove, o il loro incomprensibile silenzio anche davanti ai sacrilegi, o certi loro documenti e iniziative pastorali più “umanistiche” che “evangelizzatrici”, possono renderli facilmente “portatori e diffusori di contagio” verso i Fedeli… Preghiamo dunque. Ci aiutino la Madonna, San Giuseppe, e il Coro degli Angeli e Santi! Occorre davvero l’intercessione di tutti! E non per trattenere le temute punizioni di Dio, ma per corrispondere, noi. alla paterna purificazione generale in atto. Anche nella Chiesa.
Lode a Dio
Francesco Federico
Da un punto di vista strettamente etimologico forse ha ragione , questa non è una "punizione" ma sarebbe più corretto parlare di "castigo" di Dio.
Cercherò di spiegarmi meglio anche se i due termini sono spesso usati come sinonimi:
"Punizione" è la pena inflitta per quanto di ingiusto si è commesso dal latino
"poena" in cui non vi è l'aspetto della redenzione: la punizione definitiva ed
Altro
Da un punto di vista strettamente etimologico forse ha ragione , questa non è una "punizione" ma sarebbe più corretto parlare di "castigo" di Dio.
Cercherò di spiegarmi meglio anche se i due termini sono spesso usati come sinonimi:
"Punizione" è la pena inflitta per quanto di ingiusto si è commesso dal latino
"poena" in cui non vi è l'aspetto della redenzione: la punizione definitiva ed
irrimediabile è quella della dannazione eterna nell'inferno:

E io anima trista non son sola,
ché tutte queste a simil pena stanno
per simil colpa». E più non fé parola.

(Dante, Inferno canto VI)

"Castigare" invece deriva dal latino di castus puro e agere rendere. Rendere puro dunque: solo accidentalmente implica quella punizione che noi intendiamo come base del castigo. Infatti, in ambiti meno comuni, castigare mantiene i significati più posati di correggere, ad esempio, parlando a dei bambini è opportuno castigare la lingua. In questi casi, a dispetto di ciò che ci dice l'orecchio, non ci sono fruste né saette divine: castigato diventa sinonimo di corretto.

Solo in secondo luogo castigare acquista il significato di punire al fine di ricondurre sulla retta via: si castigano i criminali, i peccatori. Si tratta di un'azione ponderata e disposta da chi si trova in una supposta superiorità morale.
L'esempio del castigo temporaneo atto a "renderci puri" è il Purgatorio che è la privazione temporanea della visione di Dio e di altre pene, per renderci puri, dunque degni del Paradiso.
N.S.dellaGuardia
Cosa avrebbe potuto dire di diverso?
Viene da 60 anni di teologia del reich/liberazione, e dal paese che stamperà soldi per far si che la crisi sanitaria non abbia alcun impatto sulla loro economia...
Crociato
"Ci darebbe un immagine negativa di Dio"
😂😂
Si sta cagando sotto.....Altro
"Ci darebbe un immagine negativa di Dio"

😂😂

Si sta cagando sotto.....
Veritasanteomnia
Certo che tutta la gerarchia vestita di sacco e coperta di cenere, forse, potrebbe essere gradita a Dio. Ma la gerarchia continua, piena di ostinata protervia, a stravolgere le Sacre Scritture...alla fine che gli piaccia o no dovranno aprire gli occhi
Suari
Superbi, non ammettono che ci sarebbero molti motivi per punirli e punire il mondo, per questo il mondo li loda