@FatimaL'articoletto nella cronaca locale di Repubblica è equilibrato (per un quotidiano laicista): non sapevo di queste iniziative di quei parrocchiani.
Mi sembra che i parrocchiani di don Minutella si stiano muovendo bene (a parte il politically correct del "don Corrado" : avrebbero dovuto sentire anche loro la rispettosissima e UMILE lezione fatta due o tre domeniche fa sulla pubblica piazza di Modena da un bravo pope rumeno al bravo giovane arcivescovo locale che sembra essere vittima del vezzo del "don" anche nel suo ministero episcopale) nel loro interesse di conservarsi un parroco attivo e devoto al servizio della loro comunità.
Sarebbe davvero un atto di grande magistero cristiano se mons. Lorefice facesse a quei suoi fedeli come bel regalo di Santa Pasqua quello della permanenza di don Minutella come parroco a San Giovanni Bosco!
Posso immaginare molti modi in cui l'arcivescovo potrebbe confermare un richiamo disciplinare, se davvero lo ritenesse in coscienza necessario per il maggior bene della sua diocesi, a don Minutella senza punire anche i tanti fedeli di quella parrocchia che lo apprezzano come parroco.
Ad esempio mons. Lorefice potrebbe mantenere quel divieto (ingiusto IMHO, ma io non sono l'arcivescovo di Palermo che ha il diritto-dovere canonico della disciplina del suo clero) fino a suo nuovo ordine di predicare e fare pubbliche dichiarazioni, lasciando comunque, per tutto il resto del ministero sacerdotale, la parrocchia a don Minutella. Un qualche frate disponibile per qualche settimana in quella parrocchia come predicatore immagino che si possa reperire in Sicilia!
Penso che mons. Lorefice, se davvero ritenesse necessario per don Minutella un periodo di riflessione, preghiera e studio solitari, potrebbe al limite DOPO Pasqua prescrivere al parroco una "vacanza", mandando un sostituto in parrocchia solamente per un breve periodo (che ne so ... un mesetto: chi è un messo male di salute avrà un'ottima scusa per ottenere dal Signore di campare ancora un po' in attesa del ritorno di don Minutella per amministrargli gli ultimi sacramenti) .
Così l'arcivescovo potrebbe verificare il rispetto di divieto di pubbliche catechesi prima che il suo prete ritorni al quotidiano lavoro di parroco : don Minutella ha già dato prova di rispettare diligentemente delle restrizioni decretate dal suo arcivescovo anche quando sembravano ingiuste.
Stasera ripeterò una preghiera perché mons. Lorefice riceva una speciale illuminazione in questa Settimana Santa.