Ancora una volta, ciò che più scandalizza non è il comportamento di simili indegni sacerdoti ma il silenzio dei loro Vescovi e della Chiesa che, per la missione loro affidata dal Signore, commettono una colpa ancora più grave! Ricordino la tremenda ammonizione che san Paolo rivolge proprio a loro: “Pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo …More
Ancora una volta, ciò che più scandalizza non è il comportamento di simili indegni sacerdoti ma il silenzio dei loro Vescovi e della Chiesa che, per la missione loro affidata dal Signore, commettono una colpa ancora più grave! Ricordino la tremenda ammonizione che san Paolo rivolge proprio a loro: “Pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.” (Rm 1,32). Come pure: “Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero." (2 Tm 4,1ss). E più elevata è la loro responsabilità, più grave è il loro peccato e sarà il loro giudizio!