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La Gran Bretagna ha iniziato a testare gli uomini per la gravidanza

"Bruno, Buffalmacco e Nello si compiacevano molto di essere riusciti a prendersi gioco dell’avarizia di Calandrino con la loro astuzia......"
Questa frase, tratta dal Decamerone, si riferisce a quando, per burla, Buffalmacco, Bruno e Nello "fannogli - riferito a Calandrino- creder d'esser pregno" .
Il poveretto è disperato: considera che gli uomini non hanno un orifizio da cui partorire il …
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"Bruno, Buffalmacco e Nello si compiacevano molto di essere riusciti a prendersi gioco dell’avarizia di Calandrino con la loro astuzia......"

Questa frase, tratta dal Decamerone, si riferisce a quando, per burla, Buffalmacco, Bruno e Nello "fannogli - riferito a Calandrino- creder d'esser pregno" .
Il poveretto è disperato: considera che gli uomini non hanno un orifizio da cui partorire il nascituro, per cui non vi è che il taglio cesareo, che, all'epoca, si cocludeva sempre con la morte della (in questo caso del)
partoriente,


Ermafrodito (in greco antico: ἙρμαφρόδιτοςAiuto:Greco antico - Wikipedia) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Ermes e di Afrodite. Secondo il poeta latino Publio Ovidio Nasone, era un ragazzo molto bello che venne trasformato in un essere androgino dall'unione fisica soprannaturale avvenuta con la ninfa Salmace.

Ermafrodito è unico nel mito greco: anche il veggente Tiresia aveva difatti vissuto parte della propria esistenza sia come uomo che come donna, ma mai sperimentando i due generi sessuali allo stesso tempo.
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Cosa motiva i tentativi di Papa Francesco di normalizzare le relazioni omosessuali? - Sito della vita

È semplice: vuole giustificare sé stesso !!
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La casa del dialogo, Zuppi consegna la Chiesa all'Onu delle religioni

Qui non si è ancora compreso come il dialogo sia uno strumento del demonio!
La Verità è Nostro Signore Gesù, dice il Signore:
"Ego sum Via, Veritas, Vita !"
Tutto il resto viene da Satana!
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Secondo le regole vaticane è meglio convivere more uxorio che sposarsi

Se, invece, si tratta di due lesbiche viene elargita la benedizione del diversamente papa Bergoglio
1)
2)Libri gender a Venezia: il Pontefice benedice le due editrici lesbiche
Ricordiamo all'ex cardinale Bergoglio cosa insegna il catechismo di san Pio X :
secondo il catechismo di san Pio X sono 4 i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio:
1 commettere omicidio volontario,
2 l’atto impuro …Altro
Se, invece, si tratta di due lesbiche viene elargita la benedizione del diversamente papa Bergoglio
1)

2)Libri gender a Venezia: il Pontefice benedice le due editrici lesbiche

Ricordiamo all'ex cardinale Bergoglio cosa insegna il catechismo di san Pio X :

secondo il catechismo di san Pio X sono 4 i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio:
1 commettere omicidio volontario,
2 l’atto impuro contro natura
3 oppressione dei poveri
4 defraudare l’operaio della giusta mercede.
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Vent'anni di euro: gli svantaggi superano i vantaggi

@N.S.dellaGuardia
@Renato Maria Mazza
Molti lo ignorano ma un esperimento simile fu già tentato in passato, non solo ma con basi ben più solide dell'euro in quanto si trattava di monete auree:
Con una convenzione datata 23 dicembre 1865[2] Francia, Belgio, Italia e Svizzera formarono l'unione e si accordarono a scambiare le loro monete nazionali su uno standard di 4,5 g di argento o 0,290322…Altro
@N.S.dellaGuardia
@Renato Maria Mazza

Molti lo ignorano ma un esperimento simile fu già tentato in passato, non solo ma con basi ben più solide dell'euro in quanto si trattava di monete auree:

Con una convenzione datata 23 dicembre 1865[2] Francia, Belgio, Italia e Svizzera formarono l'unione e si accordarono a scambiare le loro monete nazionali su uno standard di 4,5 g di argento o 0,290322 grammi di oro (un rapporto di 15,5 ad 1) e di rendere queste monete intercambiabili liberamente. L'accordo entrò in vigore dal 1º agosto 1866[3].

Questi paesi in seguito furono affiancati da Spagna e Grecia nel 1868 e da Romania, Austria-Ungheria, Bulgaria, Venezuela, Serbia, Montenegro e San Marino nel 1889. Altri stati tra cui lo Stato Pontificio e nel 1904 le Indie occidentali danesi usarono questo standard, ma non aderirono all'Unione.

A causa delle fluttuazioni dell'argento e dell'oro a seguito della prima guerra mondiale, l'unione durò fino al 1927, anno in cui venne sciolta.

Le monete d'oro emesse in italia venivano chiamate "marenghi" in ricordo del marengo napoleonico che venne coniato nel Regno d'Italia di Bonaparte che prende il nome dalla vittoriosa battaglia di Marengo.

Questo accordo andava sotto il nome di Unione Monetaria Latina un sistema monetario, durato dal 1865 al 1927 (de facto non più operativo dal 1914), che permetteva la libera circolazione di più valute europee all'interno degli stati membri, al tempo in cui il valore delle monete era dato dalla quantità di metallo prezioso in esse contenute[1].

Come si vede il Marengo era una valuta ben più strutturata e solida dell'Euro, tant'è che ancor oggi viene normalmente commercializzata dai cambia-valute. Malgrado questo l'accordo saltò con la prima guerra mondiale, né si dimostrò un elemento valido ad impedire la guerra tra nazioni che operavano con la stessa moneta.
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Cinquant'anni fa un referendum popolare approvò definitivamente la legge che aveva introdotto il …

La grave responsabilità dell'introduzione della legge del divorzio in Italia, anche per i matrimoni concordatari, ricade principalmente sull'atteggiamento tenuto dal "beato" Paolo VI.
Infatti vi fu un dotto sacerdote, laureato in utroque iure, e deputato del MSI, don Olindo del Donno, che elaborò uno studio secondo il quale la legge del divorzio approvata in Italia violava la Costituzione nella …
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La grave responsabilità dell'introduzione della legge del divorzio in Italia, anche per i matrimoni concordatari, ricade principalmente sull'atteggiamento tenuto dal "beato" Paolo VI.

Infatti vi fu un dotto sacerdote, laureato in utroque iure, e deputato del MSI, don Olindo del Donno, che elaborò uno studio secondo il quale la legge del divorzio approvata in Italia violava la Costituzione nella quale si fa riferimento ai patti lateranensi firmati tra lo stato e la Chiesa i quali stabilivano che, per i matrimoni concordatari, essere la Sacra Rota l'unico tribunale competente per giudicare in materia.

Chiaramente doveva essere l'altro contraente dei patti a presentare il ricorso, che avrebbe avuto molte probabilità di essere accettato, ma Paolo VI si rifiutò di firmarlo con la scusa che, così, si sarebbero celebrati meno matrimoni concordatari, e così, grazie a Montini, il divorzio potè venire applicato anche "agli effetti civili" dei matrimoni concordatari, e questo perché si temeva che sarebbero diminuiti i matrimoni religiosi e, soprattutto, le relative offerte alla Chiesa. Inoltre la storia dimostrò che la preoccupazione di Paolo VI era del tutto infondata: dopo l'approvazione della legge sul divorzio, le celebrazione dei matrimoni religiosi calarono drasticamente e le separazioni aumentarono modo esponenziale.
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A Verona il Comune patrocina propaganda LGBTQIA+ in presenza di minori

In un comune, un tempo certamente non di tendenza di sinistra, grazie alle divisioni interne del centro-destra si è riusciti a far vincere i comunisti con i loro compagni! Complimenti!
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Le squallide battute di De Luca sul prete anti-clan don Patriciello

@veritas iustitia veritas iustitia Cribbio! Lei ha ragione ! Ho controllato. Il dott. De Luca, dopo essersi diplomato presso il liceo classico "Torquato Tasso" di Salerno, si laureò in filosofia presso l'Università degli Studi della stessa città, con una tesi su Antonio Gramsci. Ritenevo, a torto, che non fosse riuscito ad ottenere la licenza elementare.
Pare che abbia pure conseguito un "master"Altro
@veritas iustitia veritas iustitia Cribbio! Lei ha ragione ! Ho controllato. Il dott. De Luca, dopo essersi diplomato presso il liceo classico "Torquato Tasso" di Salerno, si laureò in filosofia presso l'Università degli Studi della stessa città, con una tesi su Antonio Gramsci. Ritenevo, a torto, che non fosse riuscito ad ottenere la licenza elementare.
Pare che abbia pure conseguito un "master" post universitario in "Consecutio temporum" dal modo impeccabile con cui si destreggia nella coniugazione dei verbi!
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La chiesa di Bergoglio: sdoganato l'aborto

@N.S.dellaGuardia
Pensi che il nostro Codice Civile, che risale al 1942, prevede la figura anche del "Curator ventris": questo significa che il nascituro ha già il diritto di possedere dei beni, (ad esempio in caso di successione legittima o testamentaria ) .
Certo che, nel dopoguerra, con la cosiddetta democrazia siamo passati dal diritto di possedere per il nascituro a non avere neppure più il …Altro
@N.S.dellaGuardia
Pensi che il nostro Codice Civile, che risale al 1942, prevede la figura anche del "Curator ventris": questo significa che il nascituro ha già il diritto di possedere dei beni, (ad esempio in caso di successione legittima o testamentaria ) .
Certo che, nel dopoguerra, con la cosiddetta democrazia siamo passati dal diritto di possedere per il nascituro a non avere neppure più il diritto alla vita, grazie alla legge sull'aborto!
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È arbitraria l’equivalenza dei moderni fra autocrazia medievale, arbitrio e dispotismo - San Michele …

Già Aristotele aveva classificato le forme di governo distiguendo un questo modo:
Monarchia : Buon governo di uno solo
Aristocrazia: Buon governo di pochi
Democrazia: Buon governo del popolo
a cui si contrappongono
Tirannide
 : Cattivo governo di uno solo
Oligarchia: Cattivo governo di pochi
Demagogia: Cattivo governo del popoloAltro
Già Aristotele aveva classificato le forme di governo distiguendo un questo modo:

Monarchia : Buon governo di uno solo
Aristocrazia: Buon governo di pochi
Democrazia: Buon governo del popolo

a cui si contrappongono

Tirannide
 : Cattivo governo di uno solo
Oligarchia: Cattivo governo di pochi
Demagogia: Cattivo governo del popolo
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*San Leonardo Murialdo (1828-1900)*

Leonardo Murialdo nacque il 26 ottobre 1828 nel cuore di Torino, in una famiglia benestante che contava ben nove figli. Orfano di padre a cinque anni, crebbe in un contesto familiare cristianamente impegnato.
La sofferenza per la mancanza del padre gli procurò una grande sensibilità che tramutò, una volta sacerdote, in paternità spirituale per i più giovani. Nadin, come veniva chiamato, ricevuta …Altro
Leonardo Murialdo nacque il 26 ottobre 1828 nel cuore di Torino, in una famiglia benestante che contava ben nove figli. Orfano di padre a cinque anni, crebbe in un contesto familiare cristianamente impegnato.
La sofferenza per la mancanza del padre gli procurò una grande sensibilità che tramutò, una volta sacerdote, in paternità spirituale per i più giovani. Nadin, come veniva chiamato, ricevuta in casa una prima istruzione, entrò nel 1836 col fratello Ernesto nel Collegio degli Scolopi di Savona dove ricevette una formazione umana e religiosa che gli sarà fondamentale per tutta la vita.
Sentì in quegli anni la chiamata al sacerdozio, contrastata però da una grave crisi personale. Tornato a Torino, nel 1845 si iscrisse alla facoltà teologica dell’Università come chierico esterno, secondo l’uso di quei tempi per gli appartenenti alle famiglie agiate. Persa la madre un anno prima di laurearsi, venne ordinato prete il 20 settembre 1851 nella chiesa della Visitazione.
Il giovane Don Murialdo iniziò subito il suo apostolato nel povero quartiere Vanchiglia presso l’Oratorio dell’Angelo Custode, fondato una decina d’anni prima dal santo sacerdote Giovanni Cocchi e diretto dal cugino Teologo Roberto Murialdo. Era il primo oratorio della città. Le miserie cui provvedere erano innumerevoli, capitò pure che genitori morenti affidassero al giovane prete i figli perché li crescesse. Un giorno, incontrato uno spazzacamino disperato, lo ospitò in casa propria. La Torino dell’Ottocento, negli anni del Risorgimento, vide intrecciarsi le vicende dei suoi santi e due apostoli della gioventù come Don Bosco e Don Murialdo non potevano non incontrarsi. Nel 1857 il santo di Valdocco incaricò Don Leonardo della direzione dell’Oratorio di S. Luigi, presso la Stazione di Porta Nuova.
Nel 1865 il Murialdo avvertì la necessità di approfondire gli studi di teologia morale e di diritto canonico e andò a Parigi, al seminario di Saint Sulpice, entrando in contatto con le realtà educative e sociali della capitale francese, tra cui le Conferenze di S. Vincenzo de’ Paoli.
Soggiornò poi brevemente anche a Londra. In un discorso di quell’anno tenuto ad una Conferenza di S. Vincenzo disse: “Il laico, di qualsiasi ceto sociale, può essere oggi un apostolo non meno del prete e, per alcuni ambienti, più del prete”.
Tornò a Torino nel 1866 e gli fu proposta la direzione del Collegio Artigianelli, dove i giovani venivano istruiti e preparati a un mestiere. Sarà il maggiore impegno della sua vita, che porterà avanti per trentaquattro anni a costo di enormi sacrifici. L’anno successivo, con alcuni collaboratori, tra cui il Servo di Dio Don Eugenio Reffo, Leonardo Murialdo diede inizio alla Confraternita laicale di San Giuseppe. Lo scopo era di aiutare la gioventù povera e abbandonata, non pensando solo ai bisogni del momento, ma guardando alle necessità future. Per lo stesso motivo nel 1870 assunse la direzione dell’Oratorio di San Martino.
Il mondo operaio costituiva l’altra emergenza sociale cui provvedere.
Leonardo rispose anche in questo caso in modo lungimirante, puntando a formare tra gli operai un senso di mutua solidarietà che li rendesse coscienti dei propri diritti. Si impegnò per i disoccupati, per le donne e i ragazzi che lavoravano in fabbrica, organizzando l’Unione degli Operai Cattolici (1871) di cui fu poi assistente ecclesiastico. Nello stesso anno fu tra i promotori delle biblioteche popolari cattoliche. Fondò l’Associazione della Buona Stampa e nel 1876 fu tra gli ideatori, con il Venerabile Paolo Pio Perazzo, del giornale “La Voce dell’Operaio”, che oggi è il settimanale diocesano “La Voce del Popolo”. Viaggiò spesso nel Sud d’Italia per conoscere le realtà assistenziali delle altre città. Il 19 marzo 1873, festa del Santo Patriarca di cui era grande devoto, fondò la Pia Società Torinese di San Giuseppe.
Nonostante la mole enorme di iniziative era un prete semplice, gioioso nella sua missione. Basta leggere alcune frasi tratte dai suoi scritti: “Dio mi ama. Che gioia! Che consolazione! Dio mi ama di amore eterno, personale, gratuito, infinito e misericordioso. Dio mi ama. Egli non si dimentica mai, mi segue e mi guida sempre. Lasciamoci amare da Dio!”. In un altro scritto compendia le verità cristiane con “I tre miracoli dell'amore di Dio. Il Presepio con Gesù bambino: egli ci insegna umiltà, povertà, rassegnazione. Il Calvario con Gesù crocifisso: è cattedra che insegna le grandi verità dell'amore di Dio per gli uomini e dell'amore degli uomini per Dio. L'Eucarestia con Gesù sacramento: è la perfezione dell'amore; Gesù viene a noi, ci ama, si unisce a noi”.
Nel 1877 si ammalò gravemente ma Don Bosco gli assicurò che la sua vita sarebbe stata ancora lunga. E così fu. L’anno dopo fondò una colonia agricola a Rivoli per giovani, cui fecero seguito altre istituzioni simili in vari paesi del Piemonte. Nel 1883 estese il raggio d’azione della Congregazione oltre i confini regionali, chiamando alla collaborazione diretta quanti si erano formati nelle sue istituzioni. Suo grande assillo fu sempre la pesante situazione debitoria del Collegio cui fece fronte, a volte, di tasca propria. Il figlio della borghesia amico dei poveri organizzò pure collette davanti al celebre Santuario della Consolata.
Infaticabile, partecipò a molti congressi e alcune sue iniziative furono le prime, nel loro genere, in Italia. Promosse un Ufficio di Collocamento cattolico (1876) e inaugurò una Casa-Famiglia per operai (1878). Fondò una Cassa di Mutuo soccorso (1879), un dopolavoro (1878), l'Opera dei Catechismi serali per giovani operai (1880), la Lega del Lavoro (1899). Nel 1892 scrisse al sindaco per denunciare lo sfruttamento dei giovani lavoratori, presentando un progetto di riforma che prevedeva l’obbligo scolastico fino ai quattordici anni, l’abolizione del lavoro notturno, il riposo festivo, la giornata lavorativa di otto ore.
Un’attività intensa come quella del Murialdo trovava forza nella preghiera e nella consapevolezza di essere amati da Dio. Scrisse: “l’uomo che prega è il più potente del mondo”, “la preghiera è l'anima e la forza dell'uomo. Sia fatta con umiltà, confidenza, perseveranza. Non basta, però, pregare, bisogna pregare bene, cioè con il cuore”, “Carità è guardare e dire il bello di ognuno, perdonare di cuore, avere serenità di volto, affabilità, dolcezza. Come senza fede non si piace a Dio, così senza dolcezza non si piace al prossimo”. Fu grande devoto della Madonna: “Maria, Madre nostra, è la più amante, la più affettuosa delle madri. E' madre di Dio, quindi ottiene tutto. E' madre nostra, quindi non ci nega niente. E' madre di misericordia: gettiamoci nelle sue braccia”. Nel Testamento Spirituale parla di un Dio "così buono, così paziente, così generoso". Possediamo un ricco epistolario che è una fonte preziosa per conoscere l’attività degli Artigianelli, le continue preoccupazioni economiche affrontate con una grande fiducia nella Provvidenza di Dio, i contatti con molte personalità italiane e straniere.
Amò intensamente la sua città:
Quanto sono riconoscente a Dio di avermi fatto nascere in Italia, a Torino, nella città del Santo Sacramento, della Consolata, nella città di tante opere benefiche, [...]. Quanto ti amo mia Torino”.

Nessuna opera benefica della città di quei decenni se non ebbe dal Murialdo l’iniziativa, vide almeno il suo sostegno. Per estrazione sociale e per preparazione avrebbe potuto intraprendere una carriera ecclesiastica invidiabile, ma preferì aiutare i poveri, incarnando perfettamente lo spirito della “Rerum novarum” di Papa Leone XIII
.
S. Leonardo Murialdo morì, a causa di una polmonite, il mattino del 30 marzo 1900. Sepolto nel Cimitero Generale, il corpo fu in seguito trasferito nella parrocchia di Santa Barbara. Dal 1971, un anno dopo la canonizzazione, è venerato nel monumentale Santuario della Madonna della Salute in Borgo Vittoria. I Giuseppini e le suore Murialdine, nate alcuni decenni dopo la sua morte, vivono il suo carisma in varie parti d’Italia e del mondo.

Autore: Daniele Bolognini
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Don Floriano interpreta il Concilio Vaticano II

Video di almeno una dozzina di anni fa. Fu espulso dalla Fraternità San Pio X a causa delle sue posizioni sedevacantiste.
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🇮🇹 "PRIMI IN EUROPA" 🇪🇺 Sento spesso parlare (giustamente) di Speranza, ma mai di Brunetta! Con questo …

Questa intervista è di anni fa. Brunetta e Speranza non fanno più parte della compagine governativa!
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Abuso omosessuale: Vescovo belga "laicizzato"

Il fatto è che il sacramento dell'ordine imprime un "carattere" e se, mentre per il mero presbitero non vi è la pienezza del sacerdozio, questo non avviene per chi invece la possiede come i vescovi: nessuna autorità può revocare il "carattere" imposto con la consacrazione episcopale. Non a caso la Chiesa Cattolica ha sempre considerato valide le ordinazioni fatte dai vescovi ortodossi i quali, a …Altro
Il fatto è che il sacramento dell'ordine imprime un "carattere" e se, mentre per il mero presbitero non vi è la pienezza del sacerdozio, questo non avviene per chi invece la possiede come i vescovi: nessuna autorità può revocare il "carattere" imposto con la consacrazione episcopale. Non a caso la Chiesa Cattolica ha sempre considerato valide le ordinazioni fatte dai vescovi ortodossi i quali, a differenza dei protestanti, hanno la continuità apostolica, (Tra l'altro si discusse a lungo sulla validità delle ordinazioni anglicane: problema che fu risolto soltanto con la bolla Apostolicae Curae di Leone XIII la quale dichiara che le ordinazioni anglicane "sono state del tutto invalidate e sono assolutamente nulle".)
Dopo la Apostolicae Curae alcuni "vescovi" anglicani si fecero ordinare da vescovi ortodossi (pagando il disturbo) ed a questo punto la situazione divenne ancora più confusa, per cui per ognuno dei vescovi e dei preti anglicani occorre esaminare attentamente la sua successione apostolica.
Nulla però impedisce di comminare una sanzione canonica come la mera "sospensione a divinis"
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Il Sodoma Supplicans di Francesco è stato un "regalo di propaganda" agli ortodossi

Chiamiamolo pure “Fiducia Supplicans” la sostanza non cambia : si tratta di un documento eretico che esalta il vizio e la virtù deride. E' nostro dovere pregare per la conversione dell'indegno "papa" Francesco, per la sua povera anima ed affinché non trascini nel baratro infernale le anime di coloro che seguono i suoi errati insegnamenti.
Caro Padre Pasquale, lei ha fatto una vita di sacrifici …Altro
Chiamiamolo pure “Fiducia Supplicans” la sostanza non cambia : si tratta di un documento eretico che esalta il vizio e la virtù deride. E' nostro dovere pregare per la conversione dell'indegno "papa" Francesco, per la sua povera anima ed affinché non trascini nel baratro infernale le anime di coloro che seguono i suoi errati insegnamenti.
Caro Padre Pasquale, lei ha fatto una vita di sacrifici per il bene dei suoi fratelli in Cristo, non si lasci trascinare nel baratro infernale da colui che indegnamente occupa il soglio pontificio.
Pregherò per Lei!
Sancte Pie X et Sancte Pie V orate pro nobis er propter Sanctam Romanam Ecclesiam !

Virgo Maria; Mater Dei et Mater Christianorum, ora pro nobis!
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Papa Francesco: La spiritualità amerindiana è "vitale" per la Terra

Mi citi, per cortesia, le parole di Benedetto XVI: a me non risultano simili affermazioni da parte sua!