[...] Tra pochi giorni avrà inizio il secondo grado di giudizio del processo più discusso degli ultimi anni all’interno delle mura leonine: quello legato al palazzo di Sloane Avenue a Londra. [...] [...] Silere non possum pubblica in esclusiva le chat che gettano nuova luce sul ruolo della Chaouqui e sulle sue relazioni dentro e fuori le mura. Dalle conversazioni emerge chiaramente un intreccio inquietante: Francesca Immacolata Chaouqui e Genevieve Ciferri hanno agito in combutta per orientare e orchestrare il processo Sloane Avenue. Non solo. Le stesse comunicazioni mostrano che la Ciferri scriveva direttamente a Alessandro Diddi, il Promotore di Giustizia, il quale non solo non ha impedito tali contatti, ma ha permesso che il flusso di informazioni rimanesse attivo. In parallelo, la Chaouqui intratteneva legami con Stefano De Santis, commissario della Gendarmeria Vaticana, rafforzando quella rete di connivenze e relazioni oscure che ha inciso profondamente sull’andamento del …More
" Concerto per la Pace… ma non per tutti. Momenti di tensione al Concerto Grace for the World in Piazza San Pietro a Roma. Nella serata di ieri migliaia di persone che avevano fatto la prenotazione per partepare gratuitamente al Concerto organizzato da Pharrell Williams e da Papa Leone XIII non sono stati fatti accedere alla Piazza per raggiungimento del limite di capienza. Evidentemente sono stati rilasciati sul sito più biglietti di quelli che potevano effettivamente essere fatti. Un errore dell’organizzazione oppure una consapevole scelta che pensava che fosse il compleanno della zia bisbetica a cui inviti 20 persone e se ne presentano 5. La delusione tra gli esclusi è stata molta e alcuni sono rimasti ore con la speranza di poter entrare, altri hanno cercato di forzare i cordoni di sicurezza. Molti sono venuti da fuori Roma e dall’estero, quindi, nonostante il biglietto gratuito, hanno pagato trasporti e pernottamento. Da un grande evento, un Concerto per la Pace, ci si aspettava …More
Droni sulla cupola, tartine nei Musei: il … ...Il concerto “Grace for the World”: pace, musica e contraddizioni Sabato 13 settembre, in piazza San Pietro, andrà in scena il mega concerto “Grace for the World”. Dalle 20, artisti italiani e internazionali si alterneranno sul palco per offrire un “potente messaggio” di fraternità, pace e unione. Sul cartellone sfilano nomi altisonanti: Pharrell Williams e Andrea Bocelli come co-direttori dell’evento, il vincitore di un Grammy Award Adam Blackstone alla direzione musicale, e poi ancora John Legend, Karol G, Teddy Swims, Jelly Roll, Angélique Kidjo e il coro gospel Voices of Fire. Un cast che farebbe invidia ai festival di mezzo mondo, ma che nel contesto vaticano assume un sapore grottesco. Non a caso, sul web è già partita una petizione contro la presenza di Karol G (Carolina Giraldo Navarro), accusata di diffondere un messaggio artistico esplicitamente sessuale, legato al consumo di sostanze e a una visione …More
DRONI SULLA CUPOLA, TARTINE NEI MUSEI: IL VATICANO IN VERSIONE LAS VEGAS Droni sulla cupola, tartine nei Musei: il … Nella serata di giovedì 11 settembre, dalle 22 alle 24, la cupola di San Pietro è stata invasa da 3 mila droni e fasci di luci. Uno spettacolo “celestiale” che ha fatto alzare lo sguardo a Mauro Gambetti, Enzo Fortunato e Francesco Ochetta ma che solleva una domanda immediata e inevitabile: cosa c’entra tutto questo con la fede? Con la missione che Cristo ha affidato a Pietro? Quanto costano queste pagliacciate? E, soprattutto, a cosa servono? Nei pressi della stazione vaticana, sono arrivate le attrezzature: pallet di bottigliette d’acqua, di droni, casse di strumentazioni varie. Insomma, un dispiegamento degno di una missione militare, non di una celebrazione spirituale. E qui sorge la prima, amara contraddizione: mentre in Europa si contano i droni russi che entrano nello spazio aereo polacco e i droni ucraini che vengono abbattuti; mentre nel Mediterraneo…More
Un dicastero che dovrebbe garantire trasparenza, accessibilità e professionalità, ma che nella realtà si rivela un muro di gomma. Il Dicastero per la Comunicazione, affidato a Paolo Ruffini, Andrea Tornielli e Andrea Monda, rappresenta oggi uno dei paradossi più lampanti della Santa Sede: è il Dicastero che assorbe più risorse, che dispone di un personale numeroso e di un bilancio da capogiro, eppure funziona come il più inefficiente degli uffici pubblici italiani. Un luogo dove non regna né ordine né spirito di servizio, ma soltanto familismo amorale, incompetenza e lassismo istituzionalizzato. Nessuno risponde alle e-mail. Per ottenere un cenno bisogna telefonare due, tre volte, inviare solleciti su solleciti. Un copione già visto negli uffici pubblici italiani: telefoni a una cancelleria, a un comune, a una regione, e dall’altra parte ti risponde qualcuno svogliato – le origini sono quasi sempre facilmente intuibili – che non ha la minima intenzione di lavorare e ti fa perdere …More
Familismo amorale, amicizie, favoritismi. Il Dicastero per la Comunicazione assomiglia più ad una casa di accoglienza per soggetti problematici che l’organo per la Comunicazione del Papa.
Nella Basilica di San Pietro in Vaticano l'obolo diventa digitale, si possono fare offerte con carta di credito, come si vede nel video dalla pagina instagram di News9 …
Se anche la stampa inizia a capire che Mauro Gambetti fa tutto tranne che l’Arciprete, significa che le cose stanno scappando di mano. Leggi ora: Fratelli… di loggia. Mauro Gambetti e quella … da pagina facebook di SilereNonPossum
...C’è poi una questione tutta interna alle Sacre Mura, quella relativa alla folta comunità francescana proliferata e moltiplicatasi sotto il regno di Bergoglio. Leone, secondo Papa, dopo secoli, appartenente ad un ordine monastico, ha in mente di rivoluzionare lo schema imposto dal suo diretto predecessore che aveva portato in Vaticano schiere di gesuiti e francescani, a cominciare dall’Arciprete della Basilica di San Pietro, quel Mauro Gambetti chiamato a Roma direttamente da Assisi e passato velocissimamente dal saio alla porpora a soli 53 anni. Già ampiamente criticato per la gestione dimessa della più importante chiesa della cattolicità, il francescano Gambetti è stato subito attenzionato dal nuovo pontefice fin dalle prime cerimonie tenute in San Pietro. Una certa liberalità nel vestire (ha accolto il Papa in clergyman quando tutti gli altri porporati vestono diligentemente la sottana scarlatta al cospetto del nuovo pontefice) ma soprattutto nell’agire al di fuori del Vaticano …More
...Lo “sbarco” in Vaticano del frate francescano con la sua ossessione per le luci da cinepresa era già stato raccontato da Silere non possum negli anni scorsi. Quando Papa Francesco decise di nominare Mauro Gambetti Arciprete della Basilica di San Pietro, ad Assisi si tirò un sospiro di sollievo e il suo fedele sponsor comprese subito che, di lì a poco, il nuovo custode avrebbe provveduto a farlo fuori. Dopo poco tempo, l’Arciprete francescano iniziò a sottoporre alla Segreteria di Stato varie proposte per trovare un incarico a Enzo Fortunato, rimasto ad Assisi senza più alcuna poltrona da occupare. Dalla Terza Loggia, però, giunsero ripetuti dinieghi, accompagnati da motivazioni tutt’altro che superficiali. Sappiamo bene che, nell’era Bergoglio, si poteva discutere a lungo e far girare le questioni quanto si voleva, ma alla fine le decisioni spettavano a una sola persona: il Papa. Così, nonostante la gestione imbarazzante e gli scandali che affioravano nella Basilica di …More
Estratto dell'articolo C’è un tratto che dovrebbe distinguere ogni Maestro delle Cerimonie Liturgiche degno di questo incarico: la capacità di scomparire. Sì, scomparire. Non nel senso dell’inefficienza, ma del vero servizio liturgico: essere invisibili affinché risplenda il Mistero, non l’ego. Ma a quanto pare, nella Basilica di San Pietro, questo principio è ormai considerato obsoleto, una reliquia da museo preconciliare. L’ennesima conferma è arrivata durante la veglia eucaristica per il Giubileo degli influencer e dei missionari digitali. Una celebrazione che avrebbe dovuto essere solenne e centrata sull’Eucaristia… e che invece ha offerto uno spettacolo tragicomico... ...Mentre Papa Francesco tuonava contro gli arrampicatori, il suo pontificato ha visto proprio in Vaticano il terreno più fertile per il proliferare di quel sistema che a parole condannava. Un caso su tutti: don Crocifisso Tanzarella, il quale è giunto in Basilica a fare il Canonico con paonazza d’eccezione a …More
...Ha aperto le danze Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, l’uomo del sorriso diplomatico e delle manovre dietro le quinte. Nessuno come lui incarna l’arte dell’ambiguità clericale... ...Poi è toccato a padre Antonio Spadaro, maestro della mistificazione, che nei giorni scorsi si è superato: ha diffuso una falsa copertina di un libro, spacciando per inedita e sua un’intervista al Card. Prevost che in realtà era online da anni e non è stata rilasciata a lui... ...E poi Paolo Ruffini. Direttore di un Dicastero per la Comunicazione che, invece di comunicare, confonde, occulta, distorce. Le gaffe si sprecano, gli errori sono diventati prassi. E quando una notizia è scomoda, la si “mistifica” – parola chiave del lessico ruffiniano – fino a renderla irriconoscibile. Un disastro annunciato, coperto da un linguaggio mellifluo e da progetti tanto inutili quanto costosi...
Domenica 27 luglio 2025, alle ore 22, le campane delle chiese italiane potrebbero rompere il silenzio della notte non per chiamare alla festa, ma per svegliare le coscienze. L’iniziativa, intitolata “Disertiamo il silenzio”, è promossa da Pax Christi come segno pubblico di solidarietà con il popolo di Gaza, devastato da mesi di bombardamenti e fame. La proposta è tanto essenziale quanto simbolica: far suonare le campane come grido che rompe l’indifferenza, come gesto liturgico e civile insieme. In un tempo in cui l’orrore della guerra rischia di diventare rumore di fondo, persino nei contesti ecclesiali, scegliere di “non tacere” diventa atto profetico. A Gaza continuano a morire bambini, donne e uomini, vittime innocenti di una violenza disumana che non accenna a fermarsi. Le bombe colpiscono, ma anche la fame, la sete, l’assenza di cure. E, come accade spesso, il mondo osserva, commenta, ma raramente agisce....
...«Se viene fuori che eravamo tutti d’accordo è la fine», è solo una delle intercettazioni al centro del processo ma “omesse” da Diddi in fase di presentazione delle prove. È per questo motivo che in primo luogo il Papa vorrebbe arrivare a fare “pulizia” dagli elementi opachi all’interno della Giustizia nella Santa Sede, in particolare dal gendarme collaboratore del Promotore che sarebbe stato il protagonista di quelle chat “omesse” al processo perché potenzialmente scagionanti Becciu...
Nella Basilica di San Pietro non c’è più traccia di Gesù Cristo. Quando il segno della croce diventa un logo, la preghiera un sottofondo acustico e il pellegrino un ostacolo all’esperimento sociale, allora forse è il caso di alzare lo sguardo – e non verso la cupola, ma verso chi l’ha ridotta così. Il declino è iniziato nel 2021, con l’arrivo alla guida della Basilica di San Pietro di Mauro Gambetti, promosso a suon di “francescanesimo 4.0” e con in tasca una carriera ecclesiastica più rapida di un algoritmo. Da allora, quello che dovrebbe essere il cuore pulsante della cristianità è diventato un ibrido inquietante tra un centro congressi di periferia e uno showroom di Microsoft. Il tutto travestito da “innovazione pastorale”. Tradotto: schermi, sensori, badge, aperitivi, ingressi separati e – ovviamente – biglietti a pagamento. La Basilica oggi è il teatro di un esperimento sociale condotto sulla pelle dei fedeli. Mentre i pellegrini vengono trattati come flussi da ottimizzare …More
...“Per vivere come cristiani in un mondo che non lo è più, non basta resistere: bisogna ricostruire. Come fece Benedetto da Norcia. (…) Le comunità che non si strutturano su basi solide, crolleranno con tutto il resto.”... ... Anche Benedetto XVI, pur senza usare le stesse parole, ha parlato spesso di “minoranze creative”: piccole realtà capaci di tenere accesa la fiamma della fede in un mondo che l’ha spenta. In Glaube und Zukunft ammoniva: “I sacramenti diventano insensati se non sono ancorati in una fede vissuta e condivisa. Occorre rinnovare la Chiesa non attraverso piani pastorali, ma attraverso la conversione.” E ancora, nel gennaio 2012 alla Congregazione per la Dottrina della Fede disse: «Siamo davanti ad una profonda crisi di fede, ad una perdita del senso religioso che costituisce la più grande sfida per la Chiesa di oggi. Il rinnovamento della fede […] deve quindi essere la priorità nell’impegno della Chiesa intera ai nostri giorni»...
Per non dimenticare!!! Un anno fa nell'atrio della Basilica di San Pietro in Vaticano andava in scena questo...
Il 30 giugno 2024 nell’atrio della Basilica di San Pietro, più precisamente davanti la Porta Santa è andato in scena un musical, c’era anche un uomo in mutande!! Dopo il concerto di Garth Brooks (musicista pro matrimoni omosessuali) del 11 maggio 2024, sempre nello stesso posto adesso un musical con un uomo in mutande. Questa è la spiritualità che il cardinale Mauro Gambetti, che durante il musical sedeva nella prima fila, sta portando nella Basilica di San Pietro? E il decoro?
... In questo testo possiamo notare l'indole di Papa Leone XIV, il quale ringrazia esplicitamente quattro giornalisti peruviani — Paola Ugaz, Pedro Salinas, Daniel Yovera e Patricia Lachira — per il coraggio dimostrato nel denunciare i crimini del Sodalizio. Si tratta di un atto insolito per un Pontefice: non solo riconoscere pubblicamente l’opera di cronisti spesso colpiti da denunce pretestuose, ma anche esortare le autorità del Perù a «proteggere coloro che informano con integrità e coraggio». La libertà di stampa, afferma Leone XIV, è «un bene comune irrinunciabile». E il suo appello ai comunicatori non lascia spazio ad ambiguità: «Non abbiate paura. Siate seminatori di luce in mezzo alle ombre». Un messaggio netto, che risuona con particolare forza all’interno di uno Stato in cui, da anni, la Gendarmeria Vaticana intercetta illegalmente prelati e laici, giornalisti e dipendenti. «Desidero ringraziare quanti hanno perseverato in questa causa, anche quando sono stati ignorati …More
...I padri capitolari sono stati ricevuti da Papa Leone XIV e nell'udienza ha fatto la sua comparsa anche il cardinale Mauro Gambetti, figura sempre più controversa all’interno dello Stato della Città del Vaticano. In Segreteria di Stato il suo nome risuona come quello dei primi che lascerà il più piccolo Stato del mondo per raggiungere località "francescane secondo il suo spirito". Se Francesco aveva venduto la sua nomina come quella di "un uomo francescano", Gambetti si è fatto conoscere all'interno delle mura leonine per il suo amore per le cose costose, rapporti non trasparenti, spese ingiustificate e promozione di amici e persone a lui vicine. L’ex custode del Sacro Convento ha favorito una gestione personalistica e opaca della Fabbrica di San Pietro. Gambetti ha portato con sé in Vaticano una cerchia di collaboratori assisiati, assunti in ruoli strategici nonostante evidenti conflitti d’interesse. Si parla di regolamenti modificati ad personam, di un Capitolo Vaticano …More
Tirato a saio per l'occasione: Gambetti è di nuovo in scena. Frate last minute, comparsate strategiche, sguardi studiati e silenzi pesanti. Alla fine si è presentato. Non era atteso, ma era vestito giusto. Il Papa lo conosce bene. E forse stavolta non basterà il costume. Leggi l’articolo su Tirato a saio per l'occasione: Gambetti è di …