Quasi tutti i vescovi e prelati oramai vivono e predicano l'idolatria. Qualcuno in alto ha fatto l'apri-pista con documenti politico-ambientalisti e con sinodi che vogliono salvaguardare la natura, dimenticandosi del degrado spirituale e morale delle persone, ma facendo ancor di più in peggio: considerando i dieci Comandamenti superati, allorché si raggiunga una certa età. Come possiamo valutare coloro che adorano la natura, le cose create, ma non il loro creatore? Dalle loro opere li possiamo giudicare, ossia loro stessi nel loro operato si giudicano da soli, perché come scrive S.Paolo, Dio li ha abbandonati ad ogni sorta di depravazioni.
S.Paolo, lettera ai Romani 1, 25-32
"Loro, che anziché credere alla verità di Dio, hanno preferito credere alla menzogna, adorando e servendo le cose create, invece del loro creatore, il Signore che è benedetto in eterno. Ecco perché Dio li ha abbandonati a se stessi, presi da passioni infami: donne che, cambiando l'usanza naturale, hanno avuto rapporti con altre donne. E così gli uomini che, anziché avere normali rapporti sessuali con le donne, eccitati dalla libidine gli uni verso gli altri, hanno fatto cose vergognose fra loro; e per questo hanno ricevuto in pieno ciò che meritavano. E, siccome non si sono dati pena di mantenere la vera conoscenza di Dio, il Signore li ha lasciati in balìa della loro mente corrotta. Che facciano pure tutte quelle cose immorali! Eccoli: sono pieni d'ogni specie di peccato e di perversione, di cupidigia e di malignità. Da tutti i pori sprizzano invidia, omicidio, violenza, frode, malignità. Sono traditori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, vanagloriosi, pensano sempre a nuovi modi di peccare, e sono ribelli ai genitori. Sono insensati, sleali, incapaci di amare e di provare pietà. E nonostante sappiano che Dio condanna a morte quelli che fanno queste cose, non soltanto le fanno, ma approvano anche quelli che le commettono".
Vedi:
rainews.it/…ituzione-b60f24e7-5748-45ec-a434-64b55314799f.html