Chi è Sabrina Luraschi la "percipiente di Varese"

Questi messaggi di cui si parla in questo post sono probabilmente falsi. Ho conosciuto delle persone che inizialmente seguivano la sedicente veggente Luraschi e che hanno poi avuto persino dei disturbi spirituali per qualche tempo dopo averla frequentata. A prescindere da alcuni aspetti del contenuto dei messaggi, la forma degli stessi è stravagante, pomposa. Ci sono aspetti formali grotteschi che fanno pensare a tutt'altro che ad ispirazione divina. E poi le persone che si sentivano male dopo avere assistito alle locuzioni...no no. Nessuna pace, non date retta a questi messaggi. Lo scrivo per il bene di voi fratelli e sorelle in Cristo. Indipendentemente dal fatto che vi siano cose condivisibili nei messaggi, non cascateci. Il demonio sa mescolare ad arte vero col falso. Poi si è visto come stava chi frequentava la pseudoveggente da vicino.

@Testimone82 Io sono molto vicino alla posizione che lei esprime, anche se ritengo che i verdetti dei vescovi furono emessi soprattutto perché, come è noto, non esiste un rapporto idilliaco fra la diocesi e i frati che gestiscono la parrocchia medjugorjana. Ed è ovviamente possibile che quei vescovi possano avere almeno una parte di ragione.

Le numerose conversioni lì avvenute (anche in epoche molto recenti) sono innegabili: dunque Dio è all'opera. Certo, questo mai esclude che sia all'opera anche l'Avversario: purtroppo lo si vede da tante cose, inclusa una certa papolatria (oltre alla loro "simpatia" per prelati che pendono verso il modernismo) da parte di alcuni dei veggenti.

Sì, Dio lascia fare, perché Egli prova ciascuno di noi, anime mistiche incluse. Spero vivamente che non sia davvero subentrato il Maligno, nel cuore di almeno alcuni dei veggenti medjugorjani.

@Nazianzeno per anni sono stato un madjugoriano convinto, poi alcune cose mi hanno fatto ripensare. mi sono documentato e ho fatto ricerche e ho scoperto dati e fatti clamorosi che sono ben taciuti e ribaltano ogni giudizio positivo. Credo che i verdetti dei vescovi Jugoslavi siano stati ben ponderati e indiscutibili dai dati in loro possesso (e non tutto è di pubblico dominio per essere valutato dai più). E' innegabile che ci sono anche frutti buoni, ma anche no purtroppo. Lo stesso schema è successo anche in altre presunte apparizioni, sembra che molte siano come delle copie tra di loro. Dio lascia fare (o interviene per mitigare i danni) ma per tutti arriva prima o poi il giorno della resa dei conti.

@Testimone82 È vero: tutti i frutti debbono essere buoni. Io non l'ho specificato, semplicemente perché MrFish aveva già evidenziato che una buona rivelazione privata non contiene alcun errore di fede e/o di morale. Se c'è anche un solo errore di quel tipo, la tal "rivelazione" è fasulla di sicuro.

Nel mio piccolo ho potuto notare che le false rivelazioni presentano sempre degli errori in tal senso: non fosse così, il demonio lavorerebbe a pro del Signore, il che è impossibile.

Sono d'accordo anche io, sul fatto che un profeta deve essere seguito da un buon padre spirituale; rimane comunque l'osservazione che le false rivelazioni presentano errori di fede e/o di morale. In questi casi, se è presente un direttore spirituale, evidentemente egli "dirige" in modo errato, non rendendosi conto degli errori, e non condannando gli errori medesimi (il che poi significa che la sedicente anima mistica è mossa dal demonio, e non certo da Dio).

In ogni caso rimane un problema, la valutazione del "tutto". Io ad esempio sono convinto che Medjugorje sia "vera"... eppure avrei da criticare varie cose, di almeno alcuni dei veggenti medjugorjani. Insomma, in certi casi non è davvero facile esprimere un giudizio.

Sicuramente può accadere che un'anima mistica, inizialmente davvero beneficata da Dio, da un certo punto in poi inizi a compiacersi di sé stessa, ritenendo "merito proprio" ciò che in realtà rimane Dono gratuito del Signore. Dunque subentra la superbia, in quell'anima... e Dio Si allontana. E può facilmente succedere che quel "vuoto" venga riempito dal Maligno.

Non dimentichiamo - tanto per ribadire che certe analisi non sono affatto semplici - che praticamente tutti i grandi mistici, in seguito riconosciuti tali (e Santi) dalla Chiesa Cattolica, a suo tempo ebbero molto da soffrire... proprio "grazie" a quella medesima Chiesa (o meglio: a causa della parte deviata di Essa; parte che, in maggiore o minore misura, esiste purtroppo in tutte le epoche).

@Nazianzeno credo per esperienza che non basti dire che "i frutti devono essere buoni" ma direi che "TUTTI i frutti devono essere buoni " questo fa la differenza non da poco.
Per quanto riguarda l'obbedienza sono d'accordo con lei in linea generale ma mi riferivo più che altro che un profeta non può auto proclamarsi tale ma deve comunque, nel bene o nel male, farsi seguire da qualcuno di livello superiore che ne capisca di cose di Dio come una guida spirituale.

@Testimone82 In ogni caso è bene rilevare che anche il discorso "obbedienza" richiede prudenza e discernimento, soprattutto nel periodo attuale, in cui fin troppa Chiesa va alla deriva.

Molti, ad esempio, si nascondono dietro il dito della "obbedienza al papa sempre e comunque", e questo è ovviamente errato.

Ben opportuno il rilievo sul fatto che i falsi profeti possono portare al fanatismo, ma a maggior ragione occorre analizzare certi contesti "di propria mano".

Se si attinge, ad esempio, da resoconti che, in più punti, risultano chiaramente fasulli, è chiaro che l'attendibilità di certe analisi diventa prossima allo zero.

Un buon modo di procedere rimane sempre quello di guardare ai frutti: se i frutti sono cattivi, ben difficilmente l'albero risulterà buono. E viceversa.

@MrFish è anche vero l'incontrario che diceva Massimo M.I., intendo dire che i falsi profeti possono portare all'estremo la dottrina della croce, del pentimento e l'odio delle cose mondane come è già successo in passato creando così del fanatismo sfrenato e cieco. E' il solito gioco del diavolo: o ti devia dalla retta via o ti aggiunge inutili ed eccessivi pesi.
Comunque faccio notare che il problema delle profezie "imperfette" era già esistente nelle prime comunità cristiane.

La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 1 Cor 13,9

non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. 1 Ts 5- 20,21

Nella mia esperienza personale posso dire che Dio può parlare attraverso tutti ma spesso l'uomo mette dei filtri che distorcono il messaggio originale. Ci sono anche dei casi che invece sono solo auto-inganni mentali, magari di persone profondamente religiose e sensibili e magari anche sante.
Per questo chi ha il dono di profezia deve rimanere il più possibile in umiltà, preghiera e obbedienza verso l'autorità.

Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace. 1 Cor 14,32-33

Prudenza e discernimento sempre in queste cose.

Salve a tutti, ho letto lo scambio di messaggi.

Ho trovato molto significativo il commento di Massimo M.I. (8 mar),
che sottoscrivo in pieno:

"Comunque a me sembra evidente che i falsi profeti sono quelli che si aprono allo spirito mondano, rifiutano la dottrina della croce e del pentimento."

Trovo che, inconfutabilmente, questo aspetto dell'apertura
al mondo sia completamente assente nei Messaggi in questione.
Non che sia una prova di veridicità, ma va attestato che quando da vari
anni un gruppo di messaggi ripetono una dottrina che ha sapore cattolico,
non certo modernista, di ciò ne va preso atto.
Mi riallaccio cioè a quanto ha citato Francesco I (8mar), su quanto è stato ufficialmente
permesso abrogando articoli dal Codice di Diritto Canonico ... e mi chiedo tristemente
da quanto tempo siano stati abrogati canoni che impediscano a cardinali cattolici di parlare in
modo indistinguibile da protestanti, perché a sentirne parlare certi, parrebbe proprio che
questi canoni fossero esistiti e che fossero stati abrogati ...

Volevo solo sottolineare che rivelazioni private che non sono allineate con le aperture alla modernità
hanno, comunque sia, una maggiore credibilità che non certi vertici attuali, che dicono cose inudibili per
orecchie cattoliche, o che per lo meno erano tali fino a pochi anni fa. A volte si fa finta di nulla, perché
perfino ammerterlo davanti allo specchio, da non poca pena, ma la realtà è questa.

E' vero che ci vuole cautela a diffondere o supportare positivamente messaggi privati, come dice Deme59 (8 mar), senza ogni dubbio,
però pure la cautela e prudenza occorrono nel loro pubblico giudizio negativo. Il pericolo di sbagliare, e nuocere quindi
ad una rivelazione di Dio, non è poca cosa .. almeno, non lo è meno di sbagliare supportando cose false.

Inevitabimente, tra vari sostenitori di varie rivelazioni private, si incontrano vari animi e caratteri:
non fatene di ogni erba un fascio, perché temperamenti dai più miti ai più focosi sempre si trovano.
Non è difficile che un ateo, ad esempio, bolli come bacchettone ipocrita un normale credente,
pur non conoscendolo affatto, e giudicandolo dallo stato in cui gli appare. E non è impossibile che,
una situazione che appare scabrosa, possa essere il contrario. Non mi riferisco al caso in questione,
ma io ho sperimentato in me stesso, più volte, il mal giudizio di situazioni che mi apparivano in un modo,
e ne ero parecchio certo, e poi ho constatato - conoscendo i fatti - che non erano così. Credo sia un'esperienza comune,
perciò prudenza ci vuole, e somma.

Quando ci si imbatte in una rivelazione privata, a mio modesto avviso, non si possono trovare chiavi di volta
per valutarla senza ogni dubbio, se non evidenti errori di dottrina cattolica. Se errori evidenti non ve ne sono
e le rivelazioni durano da anni, anche in caso di dubbie situazioni circa i riceventi dei messaggi (intendo
che possano cioè, dal di fuori apparire dubbie, o non quadrare, o non essere comprese), io penso che i dadi
non possano essere tratti definitivamente. Se invece, anche in caso di situazioni al contorno perfette (es: un
sacerdote che riceve le rivelazioni private, apparentemente cioè più "degno" di un semplice laico), vi fossero
errori di dottrina evidenti, chiaramente la chiave di volta vi sarebbe. Uno solo errore di dottrina affossa
una rivelazione privata, ma cento dubbi non possono altrettanto. Il male, in generale, si finge bene per ingannare,
ma il gioco non può durare troppo, cioè il male non può fingersi bene anno dopo anno,
perché solitamente il male vuole presto il suo bottino e non vuole rischiare di convertirlo troppo al bene.

Voglio anche dire due cose sul "chi sono io per giudicare, non spetta a me, ma alla Chiesa": putroppo è lapalissiano
che la Chiesa, attualmente, non ci dirà alcun che sulle attuali e future rivelazioni private, perché non è più una priorità.
Si è forse espressa su apparizioni/rivelazioni che da anni durano e sono pubbliche? no ... e tanto più non lo farà per quelle
di ben più modeste dimensioni. E qua voglio riflettere che lo stile di Dio è anche quello di adottare dimensioni assai ridotte,
a volte.

In ultimo voglio solo aggiungere che l'articolo di Aleteia non mi pare putroppo di buon giornalismo, ancor prima di essere
buona riflessione religiosa, perché i fatti non li riporta in modo corretto: lo stile giornalistico fazioso è ben evidente
a chi conosce un minimo le vicende che sono ruotate attorno ai messaggi in questione, e forse se si ha l'orecchio allenato
allo stile giornalistico da scoop o aggressivo intendo, può essere ugualmente un po' familiare, dico nello stile.

Ultima cosa ... a chi ha scritto quel vecchio articolo contro tali messaggi, che circola da anni e a cui pare strano che il tono dei
messaggi sia un po' arcaico - ora non ricordo bene che paroloni sono stati usati per esprimere questo concetto - bisognerebbe
chiedede come pensa che Dio debba dire di se stesso, ed esprimersi ... se perfino i regnanti di questo mondo, ma che dico, a volte basta
avere un piccolo potere di usciere, o segretario, o custode, dato da chi è più in alto, per parlare come fossero chissà chi ... e sono invece solo polvere.

Chi può mai essere certo che, se il contenuto dei messaggi del sacro cuore non è fuori dell'insegnamento cattolico, ha un tono che non si conface a Dio,
dopo tutte le passate rivelazioni private che non furono immediatamente riconosciute, ma anzi occorsero decenni, o mezzi secoli ? per non parlare di quelle
avversate e affossate ...

Saluto tutti amichevolmente. Il Signore ci aiuti a discernere sempre, perché tutti se ne ha di parecchio bisogno, di questi tempi.

Mi spiace sempre avvertire in questa sede toni tendenziosi, privi di carità, quando non offensivi e apertamente denigratori e maligni. Possiamo smetterla tutti quanti, pur non essendo d'accordo sulle scelte altrui, di offendere il papa attuale (qualcuno lo ha apostrofato persino "buffone") e i percipienti e i veggenti vari, chiamandoli con nomi offensivi, oltraggiosi, inqualificabili e irripetibili o schernendoli con un chiaro senso di superiorità che appare alquanto presuntuoso? Dal momento che riteniamo di metterci al servizio di una sorta di apostolato in questa sede, guardiamoci dentro bene e convinciamoci che avere un'opinione su materie inerenti alla Fede non significa che abbiamo il placet da parte di nostro Signore di condannare con parole di giudizio (verba volant sed scripta manent) che uccidono e distruggono la reputazione altrui. Per prima esorto me stessa ad un atteggiamento di prudenza perchè le vie del Signore, per arrivare alla realizzazione dei suoi progetti per la salvezza delle anime, sono veramente infinite e non mi è dato di conoscerle e di averle catalogate tutte. Con affetto nei confronti di tutti gli utenti di Gloria TV.

@Giuseppe Di Tullio Lei ha perfettamente ragione: ma la differenza è che sia San Paolo che Sant'Agostino cambiarono vita dopo la conversione. È proprio il caso di Sant'Agostino che è emblematico: A diciassette anni iniziò una relazione illecita con una giovane donna e Adeodato fu il frutto di questo concubinaggio. Per la gioia, il padre lo chiamò Adeodatus, "dono di Dio". Quando sant'Agostino si trasferì a Roma e, successivamente, a Milano, questa giovane donna e il suo bambino lo seguirono; lei e sant'Agostino continuarono la loro relazione. Il giovane Adeodato, dotato di grande intelligenza, era l'orgoglio dei genitori. Condizionato da questa convivenza more uxorio, sant'Agostino non la voleva rompere e, poiché la sua convivenza era di ostacolo alla sua conversione, Santa Monica, sua madre, voleva che lui sposasse la madre del bambino. Come il nome della madre di Adeodato non è stato mai riportato, così non è stata mai tramandata la ragione per cui lei e sant'Agostino, in questa occasione, non si sposarono, anche se, evidentemente, c'era un legame molto forte tra loro. Tuttavia, alla fine si separarono. "Era più forte di me", scriveva Sant'Agostino, "e ha fatto il suo sacrificio con un coraggio e una generosità tali che non ero abbastanza forte da eguagliare." La donna tornò a Cartagine da dove era venuta, e dove si chiuse in un monastero.
Qui, invece il caso è proprio l'opposto, il signor Angelo Corbetta ha buttato l'abito alle ortiche per andare a vivere con la signora Sabrina.
Direi che il loro caso è molto più simile a quello di Lutero che a quello di Sant'Agostino !

@Massimo M.I. : e' certamente vero che questo problema esiste , e' assai spinoso ,ma le questioni tipo validita' e legittimita' vanno molto al di la' del singolo . E' una questione ecclesiologica ,e l'ecclesiologia, ahime' ,e' stata minata . Concordo con Lei che tanti ,troppi problemi non sono mai stati risolti adeguatamente ,e certo quelli da Lei elencati . Tuttavia ,anche se concordiamo in due o due milioni , le regole sono quelle che sono ,e la situazione della Chiesa ( o chiesa ) e' quella che e' . Bisogna decidere se attenersi alle regole ,sperando che si risolvano i problemi , o non attenersi . Assumere una cosa come verita' puo' anche fare rimanere nel giusto ,ma resta una posizione personale o di un grande gruppo, e lacompetenza di giudizio non spetta ai laici . Puo' apparire ingiusto ,a volte sono certo lo e', ma dobbiamo seguire il Depositum Fidei ,altrimenti rischiamo di prendere una via protestantica . Lo so che questo crea un senso di dolore ,d'impotenza. Specialmente con la chiesa che ci troviamo . Resta da sperare che un giorno la verita' ed un'autorita' veramente cattolica vengano ristabilite . Personalmente temo che cio' avverra' ben oltre la mia morte . Pero' so anche da cosa viene determinata la mia salvezza , e questa non dipendera' da quello che penso sul Papa A ,B, o X . Se essi stessi deviano dalla retta via e prendono quella larga e comoda che porta in un luogo molto caldo ,io continuero' ad obbedire a Dio prima che agli uomini . Usero' una coscienza cattolicamente informata . Poi decidera' Gesu' Cristo .

DarkTy@, Francesco I @ personalmente non giudico ciò' che non conosco. E nemmeno ho l'autorità per poterlo fare, tuttavia mi spiace molto leggere un sostenitore acceso dell'ARESC che più volte qui ne pubblica messaggi, scagliarsi con virulenza contro altri interlocutori (da ultimo FrancescoI) o profferire giudizi severissimi nei confronti di illustrissime personalità del pensiero cattolico (quali i Prof.ri RADAELLI e AMERIO per esempio) senza neanche conoscerne gli scritti, oppure tacciando di eresia e di essere degli scomunicati altri ancora. In definitiva credo che avere dei sostenitori di tal fatta non giovi senz'altro alla causa dell'ARESC (sulla cui genuinità ripeto non posso che astenermi da ogni giudizio che non mi compete), ma anzi possa invece denoarei una qual forma di eccesso e di ambiguità settaria.