Dalla «Lettera a Proba» di sant'Agostino, vescovo Le aspirazioni del cuore, anima della preghiera. Quando preghiamo non dobbiamo mai perderci in tante considerazioni, cercando di sapere che cosa dobbiamo chiedere e temendo di non riuscire a pregare come si conviene. Perché non diciamo piuttosto col salmista: «Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore e ammirare il suo santuario»? (1). Ivi infatti non c'è successione di giorni come se ogni giorno dovesse arrivare e poi passare. L'inizio dell'uno non segna la fine dell'altro, perché vi si trovano presenti tutti contemporaneamente. La vita, alla quale quei giorni appartengono, non conosce tramonto. Per conseguire questa vita beata, la stessa vera Vita in persona ci ha insegnato a pregare, non con molte parole, come se fossimo tanto più facilmente esauditi, quanto più siamo prolissi. Nella preghiera infatti ci rivolgiamo a colui …Altro
Domenica 21 settembre SECONDA LETTURA - Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della Verità contenuta nella Parola di Dio. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede …Altro
Dall'ultima esortazione di sant'Andrea Kim Taegòn prima del suo martirio Fratelli e amici carissimi, pensate e ripensate: all'inizio dei tempi Dio creò il cielo e la terra (1) e tutte le cose; chiedetevi il perché e con quale disegno abbia plasmato in modo così singolare l'uomo a sua immagine e somiglianza. Se dunque in questo mondo pieno di pericoli e di miseria non riconoscessimo il Signore come creatore, a nulla ci gioverebbe esser nati e rimanere vivi. Se per grazia di Dio siamo venuti al mondo, pure per la sua grazia abbiamo ricevuto il battesimo e siamo entrati nella Chiesa; e così, divenuti discepoli del Signore, portiamo un nome glorioso. Ma a che cosa gioverebbe avere un così grande nome senza la coerenza della vita? Vano sarebbe esser nati ed entrati nella Chiesa; anzi sarebbe un tradire il Signore e la sua grazia. Meglio sarebbe non esser nati che aver ricevuto la grazia del Signore e peccare contro di lui. Guardate l'agricoltore che semina nel campo (2): a tempo opportuno …Altro
Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo, Dottore della Chiesa. Oggi 13 settembre, la Chiesa fa memoria di S. Giovanni Crisostomo. "Molti marosi e minacciose tempeste ci sovrastano, ma non abbiamo paura di essere sommersi, perché siamo fondati sulla roccia. Infuri pure il mare, non potrà sgretolare la roccia. S'innalzino pure le onde, non potranno affondare la navicella di Gesù. Cosa, dunque, dovremmo temere? La morte? «Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno» (1). Allora l'esilio? «Del Signore è la terra e quanto contiene» (2). La confisca de beni? «Non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via» (3). Disprezzo le potenze di questo mondo e i suoi beni mi fanno ridere. Non temo la povertà, non bramo ricchezze non temo la morte, né desidero vivere, se non per il vostro bene. È per questo motivo che ricordo le vicende attuali e vi prego di non perdere la fiducia. Non senti il Signore che dice: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io …Altro
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate Io starò al mio posto di guardia per sentire ciò che mi dirà il Signore Leggiamo nel vangelo che, mentre il Signore predicava e invitava i suoi discepoli a partecipare alla sua passione nel sacramento conviviale del suo corpo, alcuni dissero: Questo linguaggio è duro, e da quel momento non andarono più con lui. I discepoli, invece, interrogati se volessero andarsene anche loro risposero: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (1). Così vi dico, fratelli: Fino ad oggi ci sono persone per le quali è chiaro che le parole di Gesù sono spirito e vita e perciò lo seguono. Ad altri invece paiono dure e cercano altrove ben magre consolazioni. La Sapienza fa sentire la sua voce sulle piazze, vale a dire ammonisce quelli che camminano per la via larga e spaziosa che conduce alla morte, per richiamare indietro quanti vi camminano. Essa grida: «Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato»…Altro
Dal libro dell’«Imitazione di Cristo» Dio parlò ai profeti e parla a tutti Il Signore dice: Ascolta, figlio, le mie parole, parole soavissime che oltrepassano ogni scienza di filosofi e di sapienti del mondo. Le mie parole sono spirito e vita (1), né sono da pesare con la bilancia del senso umano, né da giudicare in base al gradimento degli uomini, ma da ascoltare piuttosto in silenzio, e da accogliere con tutta umiltà e affetto grande. Rispondo: «Beato l'uomo che tu istruisci, Signore, e che ammaestri nella tua legge, per dargli riposo nei giorni di sventura e non lasciarlo nella desolazione sulla terra» (2). Io, dice il Signore, ho illuminato i profeti sin dall'inizio, e anche ora non cesso di parlare a tutti. Molti però alla mia voce stan duri e sordi. Ascoltano più volentieri il mondo che non Dio. Seguono più facilmente il desiderio della carne che non il piacere di Dio. Il mondo promette cose temporali, meschine e lo si serve con grande fervore. Io prometto le cose più alte, …Altro
Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo Le cinque vie della riconciliazione con Dio Volete che parli delle vie della riconciliazione con Dio? Sono molte e svariate, però tutte conducono al cielo. La prima è quella della condanna dei propri peccati. Confessa per primo il tuo peccato e sarai giustificato (1). Perciò anche il profeta diceva: «Dissi: Confesserò al Signore le mie colpe, e tu hai rimesso la malizia del mio peccato» (2). Condanna dunque anche tu le tue colpe. Questo è sufficiente al Signore per la tua liberazione. E poi se condanni le tue colpe sarai più cauto nel ricadervi. Eccita la tua coscienza a divenire la tua interna accusatrice, perché non lo sia poi dinanzi al tribunale del Signore. Questa è dunque una via di remissione, e ottima; ma ve n'è un'altra per nulla inferiore: non ricordare le colpe dei nemici, dominare l'ira, perdonare i fratelli che ci hanno offeso. Anche così avremo il perdòno delle offese da noi fatte al Signore. E questo è un secondo …Altro
Eterna verità e vera carità e cara eternità! Dalle «Confessioni» di sant'Agostino, vescovo Stimolato a rientrare in me stesso, sotto la tua guida, entrai nell'intimità del mio cuore, e lo potei fare perché tu ti sei fatto mio aiuto (1). Entrai e vidi con l'occhio dell'anima mia, qualunque esso potesse essere, una luce inalterabile sopra il mio stesso sguardo interiore e sopra la mia intelligenza. Non era una luce terrena e visibile che splende dinanzi allo sguardo di ogni uomo. Direi anzi ancora poco se dicessi che era solo una luce più forte di quella comune, o anche tanto intensa da penetrare ogni cosa. Era un'altra luce, assai diversa da tutte le luci del mondo creato. Non stava al di sopra della mia intelligenza quasi come l'olio che galleggia sull'acqua, né come il cielo che si stende sopra la terra, ma una luce superiore. Era la luce che mi ha creato. E se mi trovavo sotto di essa, era perché ero stato creato da essa. Chi conosce la verità conosce questa luce. O eterna verità …Altro
L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE non è che ha imparato a mentire E' stata programmata a mentire. Dietro all'algoritmo sta un programmatore che con un programma detta una serie di operazioni (algoritmo) da compiere a una macchina comandata a livello elettronico da tale programma. Perciò, se il programmatore fornisce delle decisioni od operazioni nel caso vengano toccati una serie di contenuti "tabù", per esempio omosessualita', genocidio, o a carattere religioso collegati a un determinato database, l'intelligenza artificiale che elabora tali contenuti, su tali argomenti o è programmata ad attingere a tale data-base i cui contenuti sono favorevoli oppure nel caso le domande fossero pressanti, l'intelligenza artificiale fornirà risposte dal data base fuorvianti, aggressive, comunque all'interno di uno schema pre-ordinato. Per fare un esempio, lo scienziato che ha costruito la bomba atomica, ha per caso costruita solo per fare fuochi d'artificio e spaventare gli avversari oppure l'ha costruita …Altro
L'ai si inventa le cose...ha allucinazioni. Chi la usa, Se non ricontrolla quel che dice, e non chiede le fonti esatte delle sue affermazioni, può incorrere in vere e proprie Invenzioni.
C'è un crocifisso nella Basilica di Loreto, che nonostante gli atroci dolori delle sue piaghe, sembra sorridere, perchè vede le anime che salverà con il suo sacrificio sulla croce. Dovremo mirar spesso il crocefisso sulla croce e ricordarci di sentirci amati da Dio, che ha dato tutto per noi, per la salvezza delle nostre anime. Mirando l'amore di Gesù per noi dovremo fuggire le tentazioni. __________________ Vedi VIDEO youtube.com/watch?v=MvQyiOX0-aM FOTO File:Innocenzo da petralia, crocifisso ligneo, … Immagine tratta da wikipediacommons
Dal trattato «Sul Padre nostro» di san Cipriano, vescovo e martire Dopo il cibo, si chiede il perdono del peccato Dicendo la preghiera del Signore, noi chiediamo: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano». Ciò può essere inteso sia in senso spirituale che in senso materiale, poiché l'uno e l'altro significato, nell'economia divina, serve per la salvezza. Infatti il pane di vita è Cristo, e questo pane non è di tutti, ma certo nostro lo è. E come diciamo «Padre nostro», perché è Padre di coloro che intendono e credono, così invochiamo anche il «pane nostro», poiché Cristo è pane di coloro che come noi assumono il suo corpo. Chiediamo quindi che ogni giorno ci sia dato questo pane. Noi viviamo in Cristo e riceviamo ogni giorno la sua Eucaristia come cibo di salvezza. Non accada che, a causa di peccati gravi, ci venga negato il pane celeste, e così, privati della comunione, veniamo anche separati dal corpo di Cristo. Egli stesso ha proclamato infatti: Io sono il pane di vita, che sono …Altro
La Madonna disse a don Gobbi in una ispirazione interiore, che per compiacere i protestanti, le nostre guide cattoliche (?) diranno che l'Eucaristia è solo un ricordo dell'Ultima Cena di Gesù. In questo modo si perde il significato che l'Eucaristia è la presenza reale di Gesù in corpo, anima e divinità (Catechismo della Chiesa cattolica). Tale significato di presenza reale di Gesù si sta gradualmente perdendo a motivo dell'introduzione da parte dei cardinali massoni (mistica Maria Simma) dell'assunzione della Santissima Eucaristia sulle mani, con lo scopo della praticità, della pulizia, quando invece è un modo per far intendere che l'Eucaristia è solo un ricordo. Il prof Ureta commentava un documento di Bergoglio: "Desiderio desideravi", dove l'Eucaristia veniva ridotta a un semplice ricordo dell'Ultima Cena. Nell'accogliere l'Eucaristia, la prima forma è in bocca (documento ufficiale della Chiesa), ma i cardinali e vescovi divenuti rapidamente modernisti ritengono, anche se non lo …Altro
Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo (Tratt. 124, 5, 7; CCL 36, 685-687) Le due vite La Chiesa conosce due vite che le sono state divinamente predicate ed affidate: una è nella fede l'altra nella visione; una nel tempo del pellegrinaggio, l'altra nell'eternità della dimora; una nella fatica, l'altra nel riposo; una lungo la via, l'altra nella patria; una nell'attività, l'altra nel premio della contemplazione. La prima vita è stata rappresentata dall'apostolo Pietro, la seconda da Giovanni. La vita terrena si svolge sino alla fine di questo mondo e trova la sua conclusione nell'aldilà; la vita celeste, nella sua fase perfetta, verrà dopo la fine di questo mondo, ma nell'eternità non avrà termine. Perciò il Signore dice a Pietro: «Seguimi» (); mentre di Giovanni dice: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi» (Gv 21, 22). Il significato della risposta di Gesù è il seguente: Tu seguimi nel tollerare i mali temporali. Lui rimanga in …Altro
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa L'Ascensione del Signore accresce la nostra fede Nella festa di Pasqua la risurrezione del Signore è stata per noi motivo di grande letizia. Così ora è causa di ineffabile gioia la sua ascensione al cielo. Oggi infatti ricordiamo e celebriamo il giorno in cui la nostra povera natura è stata elevata in Cristo fino al trono di Dio Padre, al di sopra di tutte le milizie celesti, sopra tutte le gerarchie angeliche, sopra l'altezza di tutte le potestà. L'intera esistenza cristiana si fonda e si eleva su una arcana serie di azioni divine per le quali l'amore di Dio rivela maggiormente tutti i suoi prodigi. Pur trattandosi di misteri che trascendono la percezione umana e che ispirano un profondo timore riverenziale, non per questo vien meno la fede, vacilla la speranza e si raffredda la carità. Credere senza esitare a ciò che sfugge alla vista materiale e fissare il desiderio là dove non si può arrivare con lo sguardo, è forza di cuori veramente …Altro
Al punto 2 della Nota della Congregazione della Fede del 21.12.2020 è scritto che nel caso non sia possibile attingere a «vaccini eticamente ineccepibili», (cioè non sia possibile optare perché il governo di quel paese non fornisce la possibilità di attingere a vaccini non provenienti da linee cellulari di feti abortiti), in quel caso è«moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione». Vi pare giusto che il Vaticano approvi indirettamente la pratica dell’aborto per avere queste linee cellulari per fare questo farmaco per prevenire una malattia, quando si è visto che questo farmaco in realtà non la previene? Che cosa fa il Vaticano che dovrebbe ergersi a regola morale, la quale deve invece affermare che qualsiasi farmaco che viene costruito immoralmente deve essere condannato per sempre e la ricerca deve dirigersi non verso vaccini, ma antivirali, e farmaci sicuri, …Altro
"Ecco i bambini utilizzati per creare i vaccini": Video tradotto in italiano. La questione dei vaccini prodotti attraverso feti abortiti, deve interrogare le coscienze dei cattolici, e non solo loro.o La Chiesa ebbe modo già anni fa di pronunciarsi autorevolmente. La Pontificia Accademia per la vita, istituita da san Giovanni Paolo II nel 1994, si pronunciò sui vaccini ricavati da cellule fetali con un documento del 2005. Il documento illustrava correttamente e in modo documentato come fossero state prodotte quelle linee cellulari, stigmatizzandone l’uso. Il documento dell’Accademia per la Vita parlava “di vera e illecita cooperazione al male”, e invitava i cittadini ad opporsi con l’obiezione di coscienza, e a fare pressioni sulle aziende perché progettassero linee cellulari alternative e chiedendo “un controllo legale rigoroso”. Tredici anni dopo, la Chiesa ha fatto un netto dietrofront. La Pontificia Accademia ha cambiato idea, grazie probabilmente ai nuovi consulenti introdotti …Altro
La Chiesa non inventa la morale, ma la riceve da Dio. Il fondamento ultimo della morale cristiana è la legge naturale e la rivelazione divina: "La legge naturale è iscritta nel cuore di ogni uomo "(cf. Romani 2,15), è stabile, non cambia col tempo. La rivelazione, cioè la Parola di Dio contenuta nella Scrittura e nella Tradizione, è definitiva. Cristo è la pienezza della Rivelazione, e "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre" (Ebrei 13,8). Perciò, nei suoi principi fondamentali (il rispetto della vita, la dignità della persona, la verità, la giustizia, la carità...), la morale cristiana non è una moda: non segue il mondo, ma chiama il mondo alla conversione. Il Magistero della Chiesa può sviluppare il suo insegnamento ma "non deve mutarlo". Se la Chiesa si limitasse a seguire la mentalità corrente, tradirebbe la sua missione. Non è la Chiesa che deve conformarsi al mondo, ma il mondo che è chiamato alla luce di Cristo: «Non conformatevi alla mentalità di questo …Altro
Vorrei far presente che su questo canale vi sono anche persone che pretendono di guidare altri senza titolo. Costoro o costui compongono video o articoli nei quali pretendono di essere specializzati. Io personalmente ho delle competenze in questo ambito. Ma quando compongo qualche articolo mi riferisco al Magistero della Chiesa, o a scritti di Santi. Io non compongo scritti che non si riferiscano alla Parola di Dio e al Magistero della Chiesa. Invito a diffidare di coloro che postano video e fanno articoli senza riferimenti precisi, pretendendo di guidare addirittura le persone. Solo santi sacerdoti e Pastori possono guidarci spiritualmente. Invito ad escludere temi di filosofia, a meno che non si riferiscano a scritti di Santi o di chierici, perché sapete che al riguardo San Paolo scriveva dei "vuoti raggiri della filosofia" (Lettera ai Colossesi 2,8), forse a significare che la filosofia è vuota, inconcludente e ci porta fuori strada (raggiri). Perciò invito alla prudenza e di far …Altro
SOSTENIAMO L'OPERA Nella dichiarazione dei redditi per il 5x1000 scriviamo il nr. 92002500244 nell'apposita casella. Obiettivo primario chiesto da Maria Santissima è la consacrazione al suo Cuore Immacolato, attraverso catechesi di S.Luigi di Montfort. Storia delle apparizioni a San Martino di Schio: youtube.com/watch?v=6TeKYS2GY5U
Un esempio pratico della falsa chiesa della quale parlava padre Pio. La Chiesa? Cos'è la Chiesa? Ce la facciamo noi. La dottrina? Quella è "in evoluzione", e quindi ce la aggiustamo a nostro uso e consumo. Il peccato di ieri non è il peccato di oggi. Questi gli effetti pratici di 60 anni di Concilio. da ascoltare per capire "i frutti" che ha prodotto il Concilio Vaticano II
Dai «Discorsi» di san Gregorio di Nissa, vescovo (Discorso sulla risurrezione di Cristo) Primogenito della nuova creazione È venuto il regno della vita ed è stato distrutto il dominio della morte. Una diversa generazione è apparsa, e una vita diversa e un diverso modo di vivere. La nostra stessa natura ha subìto un cambiamento. Quale è questa generazione? Quella che non scaturisce dal sangue, né da volere di uomo, né da volere di carne, ma è stata creata da Dio (1). Come può avvenire questo? Ascolta e te lo spiegherò in breve. Questa nuova prole viene concepita per mezzo della fede, viene data alla luce attraverso la rigenerazione del battesimo, ha come madre la Chiesa, succhia il latte della sua dottrina e delle sue istituzioni. Ha poi come suo cibo il pane celeste. L'età matura è costituita da un alto stile di vita. Le sue nozze sono la familiarità con la sapienza. Suoi figli la speranza, sua casa il regno, sua eredità e ricchezza le gioie del paradiso. La sua fine poi non è la …Altro