È noto che questo gruppo di San Pio X (FSSPX) ha tradito l'arcivescovo Lefebvre nel 2012, ed è per questo che attualmente ci sono preti indipendenti che hanno lasciato questo gruppo e che stanno combattendo contro di loro perché, invece di combattere l'eresia modernista, tollerano idee eretiche contrarie alla fede cattolica. I preti che sono diventati indipendenti accettano tutti i papi del Vaticano II ma dubitano della legittimità di Bergoglio. Sono tutti, come Viganò, ordinati condizionatamente.
Lo stesso arcivescovo Lefebvre non riconoscerebbe questi modernisti di San Pio X (FSSPX). Hanno un'ambizione di potere più che zelo per la verità. Infatti, questo gruppo accetta Bergoglio violando principalmente il Primo e il Secondo Comandamento insieme a tutti gli altri purché siano riconosciuti da Bergoglio come validi. Si sono venduti al regno dell'anticristo e insieme a Bergoglio hanno preferito tradire Cristo e la Chiesa.

Bergoglio diffonde l'ideologia di genere, chiama travestiti le prostitute omosessuali e perverte i giovani in complicità con l'industria anticattolica Disney, realizzando un documentario pro gay in cui attacca maliziosamente le leggi di Dio e della Chiesa e inganna una giovane donna che "Certi giorni lui crede di essere un uomo e altri giorni una donna." BINARIA' attacca maliziosamente la Scrittura e i fedeli dicendo loro che i fedeli cristiani che cercano di correggerla utilizzando le Scritture sono "infiltrati". Inoltre, partecipa ad una festa laica per bambini dove è stato invitato un travestito che ha pervertito i bambini, ha coperto diversi predatori omosessuali, è noto anche che la sua apostasia è iniziata in Argentina dove ha sostenuto adozioni gay, maternità surrogata, comunioni sacrileghe per coppie omosessuali, adulterio, ecc. Eppure la Fraternità preferisce. continuare a riconoscere l'attivista gay Jorge Mario Bergoglio come 'papa' e profanare la messa nominando un eretico pubblico e contumace. E la Fraternità preferisce perseguitare monsignor Viganó

L'onda d'urto di Monsignor Lefevbre fu proporzionale all'esistenza di una Chiesa, è non un agglomerato di molli rivoluzionari.
A bergoglio non interessa se le obiezioni di Viganò vanno contro la chiesa-di-francesco, l'importante è che non vadano contro francesco.
Monsignir Lefevbre fu criticato per la sua resistenza a dove stava andando la Chiesa, perché pur sbagliando esisteva una Chiesa.
Oggi è molto diverso: se Monsignor Lefevbre avesse fatto dichiarazioni di un decimo della gravità di quelle fatte da Monsignor Viganò, la sua onda d'urto sarebbe stata almeno dieci volte maggiore.
Allora c'era una Chiesa, oggi no.
Con buona pace dei terrapiattisti sedevacantisti che dirigono gloria.tv.

A Viganò non era permesso ritrarre Bergoglio come qualcuno che aveva commesso abusi sessuali! Se la FSSPX si fosse appellata a questo, lo capirei. Ma questo Papa adorava un idolo e sta gradualmente scavalcando consapevolmente la morale sessuale tradizionale e biblica. Chiunque, spinto dalla propria coscienza, nega l'ufficio papale a quest'unico papa per preoccupazione per la salvezza delle anime, non appartiene al gruppo dei sedevacantisti. La FSSPX si rende le cose molto, molto facili con il termine “Sedevacantismo”.

Non c'è precisione in tutto ciò perché sembra che mons. Lefebvre abbia avuto una posizione perennemente statica. In realtà il prelato francese corresse la sua rotta diverse volte a seconda della gravità degli eventi nel Cattolicesimo. All'inizio difendeva Paolo VI e il Vaticano e non era apertamente contro il Concilio. Arrivò pure a celebrare l'ultima "versione" della Messa "tridentina", quella del 1965, come fanno oggi nell'abbazia del Barroux. Successivamente mise in dubbio l'atteggiamento di Paolo VI per finire poi per accusarlo e accusare con esso il Concilio.

Dopo il primo congresso di Assisi era propenso a pensare che l'esercizio del papato in GPII fosse oramai abusivo e con questo concordava con mons. De Castro Mayer ma era trattenuto dal confessarlo a tutti (ne abbiamo solo alcune impressioni personali) per non scandalizzare i fedeli.
C'è stato un periodo in cui tollerava che alcuni suoi preti non nominassero il nome del papa nel canone, ritenendo legittima questa opzione personale e un periodo successivo in cui lo proibì severamente (in occasione dei possibili accordi con GPII).
Oggi che farebbe, vedendo una situazione così precipitata e sotto gli occhi di tutti se non avere una posizione simile a quella di mons. Viganò? Non avrebbe più timore di scandalizzare i fedeli con una sua opinione radicale, visto che già il papa attuale li ha ampiamente scandalizzati!!
Le oscillazioni di mons. Lefebvre sono difficilmente constestabili perché storicamente provate!
Il secondo punto è che la Fraternità san Pio X coglie quest'occasione per imbastire un'immagine staticistica di mons. Lefebvre, prendere le distanze da mons. Viganò e credere che, così facendo, guadagna punti agli occhi del Pampero. Non sono che illusioni!!!!