@DolceMente Si riferiva anche a questa lettera? Qui
LETTERA APERTA AL VESCOVO DI VERONA MONS. GIUSEPPE ZENTI L’ABBRACCIO DEL VESCOVO AL PRETE GAY “SPOSATO” ALLE CANARIE. la lettera aperta scritta al vescovo Zenti dalla veronese dr.ssa Patrizia Stella. Non so se la dr.ssa Stella che dice di scrivere "a nome dei suoi fedeli di Verona diciamo normali" abbia fatto una formale raccolta di firme. Voglio sperare che nella diocesi di Verona ci siano ancora decine di migliaia di battezzati che, se anche non hanno materialmente firmato questa lettera ne condividano il contenuto.
Qui
www.diocesiverona.it/…/V3_S2EW_CONSULT… invece c'è l'apologia di sé stesso del vescovo Zenti.
Osservo che il vescovo dice "
... qui non siamo in un teatro..." che è un pochino in contraddizione con la sceneggiata TV che monsignore ha recitato, come testimoniato dalla fotografia sopra, in chiesa.
Osservo ancora che il vescovo fa anche i complimenti a questo disgraziato sodomita "
...don Giuliano, del cui bene operato in queste parrocchie do atto... "... complimenti un tantinello assurdi visto che dopo il vescovo scrive che fa anni don Giuliano gli aveva raccontato balle e faceva il lavativo sottraendosi anche ai lievi doveri di un ministero ausiliario (beh, forse è meglio così: meno metteva piede un chiesa meno danni faceva a sé stesso e agli altri).
Osservo che il problema, che nonostante il buon operato del prete sodomita, assilla monsignore è ".
.. il gravissimo danno di immagine da lui recato al mio Presbiterio ...": avete capito? Mica si preoccupa più di tanto del gravissimo peccato contro Dio. Mica si preoccupa più di tanto del gravissimo scandalo dato ai battezzati, bambini compresi. Mica di preoccupa più di tanto della dannazione eterna del sodomita. Si preoccupa del DANNO DI IMMAGINE ai preti della diocesi!!!! Probabilmente ci sarebbe voluto in curia uno spin-doctor per gestire meglio la comunicazione così che il prete sodomita pervicace e impenitente potesse fare i porci comodi suoi in modo da non danneggiare l'immagine degli altri preti e non compromettere l'afflusso dell'8 PER MILLE.
Osservo che monsignore si contraddice dicendo che non aveva motivi per togliere la fiducia a don Giuliano e dicendo dopo "...
durante il suo ministero a Selva e Giazza, erano giunte a me ripetutamente voci che tra lui e Paolo, che viveva in canonica di Selva con don Giuliano, si notava una certa affettività alquanto equivoca, ..."
Osservo che monsignore è vomitevole quando fa il missssericordioso panegirico dell'ammmmooooore fra i due sodomiti "...
Ora don Giuliano è unito a Paolo, con il quale, a detta sua, sognava da parecchi anni di convivere con un amore autentico. ..." neanche fosse la venerata coppia dei Santi Aquila e Priscilla!!!
Osservo che il vescovo Zenti fa un'accorata professione di fede bergogliana "...
Non ho nessun diritto di giudicare don Giuliano ...": diligentissimo discepolo del suo maestro! (il che dimostra che la "deformazione giornalistica" di quella infelicissima dichiarazione ad alta quota era talmente credibile che anche il vescovo di Verona la credette e la crede fino ad oggi).
Segue poi, come potrete constatare, una sorta di "minimo sindacale da vescovo cattolico" che, in considerazione di quello che il vescovo ha scritto prima e degli altri suoi comportamenti pubblici, mi suona fasulla come una moneta da 2 euro in plastica!
Questa sera prima di addormentarmi mi permetterò di fare al Signore una preghiera perché mons. Zenti prima ritrovi il senno e il conseguente senso del ridicolo e poi che ritrovi la Fede e il coraggio di professarla anche contro le sue convenienze politiche del momento.
Miserere nobis Domine.