CORSI DI YOGA NELLE SCUOLE CATTOLICHE
Nella testimonianza di Irma (sotto) che faceva yoga e discipline orientali, Lei non sapeva della loro pericolosità e i sacerdoti della sua Parrocchia non sapevano nulla di queste discipline. Tali sacerdoti non considerano che queste discipline reputano Gesù, che non è il figlio di Dio, e Dio stesso, ma un semplice “guru” o mago e Irma viveva in questo forme di sincretismo religioso, nelle quali si potevano unire pratiche religiose cattoliche e pratiche orientali. Incominciò ad avere dei disturbi, a motivo di presenze spirituali che percepiva a casa sua, dalle quali aveva avuto esperienze fisiche assai negative, anche se durante le sedute psicologiche, gli psicologi le riferivano che non vi era nessun problema. Ma dopo un ritorno sincero alle pratiche religiose sentiva delle bestemmie dentro di Lei. Ha provato a contattare telefonicamente un esorcista, lui le suggerì di andare ai dei gruppi di preghiera, dove si facevano preghiere di liberazione e lei ebbe reazioni tipiche da persona indemoniata.
Il G.R.I.S. (acronimo che sta per Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) della Diocesi di Imola, ha condotto una conferenza nel 2018 a Imola sull’argomento e ha invitato la signora Irma Di Milano «che ha praticato anche Yoga e Tai Chi e dopo 100 esorcismi è stata liberata da 8 demoni, due dei quali di nome: "Shiva" (il "signore dello yoga") e "kundalini" (la "energia" del serpente, alias "chi" o "ki")».
Ecco la testimonianza di Irma
Irma Di Milano: "Dalla possessione demoniaca al dono della liberazione di Gesù nella Sua Chiesa"
Per chi vuol approfondire la tematica dello YOGA e delle pratiche orientali vi rimando a questo importante documento pubblicato sul sito del GRIS della Diocesi di Imola:
Lo yoga è compatibile con Cristo?
In questo breve estratto del documento, di cui sopra, si potrà constatare, che con lo Yoga o con le pratiche orientali, si tratta di evocare certe forze o poteri esistenti nei centri vitali del proprio corpo, con i quali si può dominare la realtà materiale o sensibile. Con l’apertura di questi centri vitali o "chakra" si è messi in condizione di entrare in contatto con l’energia occulta. Tutto ciò espone sicuramente la persona a fare entrare nel proprio corpo entità che nulla hanno a che fare con i Santi, la Madonna e con Cristo, ma con demoni, come nella testimonianza di Irma. Comunque ecco il brevissimo estratto dal titolo…
LO YOGA È COMPATIBILE CON CRISTO?
«La preghiera cristiana quindi è sempre allo stesso tempo autenticamente personale e comunitaria. Rifugge da tecniche impersonali o incentrate sull'io, capaci di produrre automatismi nei quali l'orante resta prigioniero di uno spiritualismo intimista, incapace di un'apertura libera al Dio trascendente. Nella Chiesa la legittima ricerca di nuovi metodi di meditazione dovrà sempre tener conto che a una preghiera autenticamente cristiana è essenziale l'incontro di due libertà, quella infinita di Dio con quella finita dell'uomo”. Afferma il documento della CEI, “L’impegno pastorale della Chiesa di fronte ai movimenti religiosi e alle sètte”: “L'uomo, secondo tale orientamento di pensiero [New Age], può divenire capace, attraverso determinate tecniche [le tecniche di meditazione orientale come lo Yoga], di fare esperienza del divino senza l'ausilio della grazia divina, realizzando con le proprie forze la sua salvezza, dalla quale dipende l'armonia universale … ma nessuno può salvarsi da solo, con tecniche umane” (1). Cosa sarebbe lo yoga? “Yoga (“aggiogare un animale”) è la disciplina psicofisica che tende al raggiungimento del completo dominio sul corpo e sullo spirito mediante esercizi di ascesi e meditazione … Yogin è colui o colei che praticando lo yoga “mette il giogo” al proprio respiro e ai propri sensi e pensieri, per guidarli in direzione dell’unione mistica con l’Assoluto … Lo yogin arrivando alla samadhi sperimenta uno stato di superamento dei sensi, delle emozioni, delle falsi immagini mentali e soprattutto della dualità, fra soggetto e universo … si pone al di fuori della casta, dei concetti di beni e di male, dello spazio e del tempo … perché è diventato uno con lo Spirito Assoluto, il ritorno all’unità originaria, il superamento del molteplice e dell’attaccamento ad una realtà illusoria … per giungere alla liberazione della lunga catena di rinascite … Nella fisiologia dello yoga il corpo umano è microcosmo, immagine riflesso del macrocosmo … la colonna vertebrale rappresenterebbe il monte Meru … e lo yoga risveglierebbe l’energia nel 7 chakra … che salirebbe dagli organi sessuali al vertice del capo … nello «shaktismo» è chiamata “kundalini” e nel 7° chakra chiamato “sahasrara” si unisce a Shiva e lo yogin ottiene l’illuminazione … la pratica yoga risveglia latenti facoltà extrasensoriali e conferisce poteri sulla realtà sovrasensibile … allo stato supremo lo yogin diventa così onnisciente e onnipotente, similmente al signore degli yogin, Shiva stesso, evocato come guru attraverso un immenso numero di mantra. Il fine dello yoga … è giungere all’unità con il signore Shiva, dio stesso (isvara)…. (2). Le tecniche misteriose dello Hatha Yoga che comprendono le Asanas [classicamente 84 asanas!] o posizione magiche delle quali egli stesso era il creatore; pratiche riservate unicamente agli dei indiani proprio come il nettare e l'ambrosia erano riservati solo agli immortali dei dell'olimpo…Il primo Yogi. Si chiamò Matsyendra che in sanscrito vuol dire 'pesce fatto uomo'. Matsyendra insegnò in gran segreto queste tecniche, che vennero poi tramandate damaestro (Guru) a discepolo (Chela) per intere generazioni" (Carlo Patrian, Yoga, Sperling & Kupfer editori, 1984 Azzate (VA), pp.17-18). “Questa energia latente [da risvegliare con lo Yoga] è chiamata kundalini è simboleggiata da un serpente avvolto su se stesso per tre spire e mezzo. La simbologia del serpente ci da le implicazioni segrete della 'kundalini'. Il serpente è simbolo sessuale fin dai tempi più remoti, e questo ci dice che la Kundalini è intimamente connessa con l'espressione sessuale dell'uomo… L'uso dei mantra come formula o sillaba magica risale al periodo vedico. Esso ha una parte di rilievo nel tantrismo, a tal segno che in alcuni suoi aspetti si è potuto chiamare la 'via dei mantra' (mantrayana)... sono suoni “occulti”, sono “masse” di potenza immateriale... col mantra il nome non evoca più l'immagine di un oggetto bensì il potere, la shakti di esso... la lingua degli dèi... perchè il mondo finito e corporeo è soltando un modo di apparire di quello sottile o sovrasensibile... I centri vitali sottili dell'organismo [chakra] umano sono in relazione con i mantra e vengono concepiti come 'sedi' delle stesse forze e degli stessi poteri... l’apertura di uno di questi presunti chakra ci mette in uno stato medianico e in contatto con l’energia occulta corrispondente e permetterebbe all’iniziato di utilizzarla in un certo contesto di potere, per esempio, la veggenza…
La Congregazione per la Dottrina della Fede del 1989, n°31: “L’amore di Dio, unico oggetto della contemplazione cristiana, è una realtà della quale non ci si può impossessare con nessun metodo o tecnica … Non possiamo mai, in alcun modo, cercare di metterci allo stesso livello dell’oggetto contemplato, l’amore libero di Dio”. Inoltre non si tratta di acquisire con una tecnica o “sadhana” la “divinità” con relativi “poteri spirituali” preternaturali per giungere ad una “nascita spirituale”, come viene affermato dalle religioni orientali – ricerca di poteri e contatto con le divinità pagane, peraltro condannata in tutta la Bibbia. Allora si finisce, con queste “tecniche”, di attribuire una valenza spirituale-mistica agli effetti psicosomatici e alla concentrazione conseguiti dalla tecnica e talvolta si possono anche “aprire delle porte” alle “potenze”, perché si desidera essere “dio senza Dio” e quindi “contro Dio”, senza la grazia di Cristo e della Sua Chiesa, acquisendo “poteri di caduta” (cfr.Is.14)».
(1) - CEI-Segretariato per l’ecumenismo e il dialogo, “L’impegno pastorale della Chiesa di fronte ai movimenti religiosi e alle sètte”, nota pastorale, 1993, §41.
(2) - “Enciclopedia delle religioni”, “Induismo”, pp.454-459.
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File:Naam Yoga LA Class.jpg - Wikimedia Commons
