Festival dell'eresia: Francesco "permette" le "benedizioni" omosessuali
Egli sostiene di offrire un "ampliamento e arricchimento" della comprensione "cattolica" delle benedizioni. Invece presenta un'assurdità che definisce sarcasticamente "un vero sviluppo".
Per ingannare il suo pubblico, ha prima copiato alcune righe dal Catechismo. Fernández afferma correttamente che tutti i rapporti sessuali trovano il loro significato naturale, proprio e pienamente umano solo nel matrimonio tra un uomo e una donna, aperto alla procreazione di figli.
"L'insegnamento della Chiesa su questo punto rimane fermo", afferma. Tuttavia, suggerisce che un rito liturgico di "benedizione" degli omosessuali - la "benedizione" del peccato mortale - è possibile. Solo che non dovrebbe contraddire la verità di cui sopra o creare confusione, come invece accade.
Tucho ritiene che la Chiesa possa "benedire" il peccato mortale purché le persone coinvolte siano d'accordo sul fatto che il loro concubinato non è un matrimonio o implica "una pratica sessuale extraconiugale".
Ma poi continua dicendo che "la prudenza e la saggezza pastorale" (sic) permettono a un sacerdote di "unirsi alla preghiera di quelle persone che, pur vivendo un'unione [gravemente peccaminosa] che non può in alcun modo essere paragonata al matrimonio, desiderano affidarsi al Signore e alla sua misericordia".
In questo modo, Tucho prospetta "la possibilità di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso".
Insiste sul fatto che la forma di queste "benedizioni" sacrileghe non dovrebbe essere definita ufficialmente, "per evitare confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio". In pratica, quindi, si utilizzeranno le stesse forme del "sacramento del matrimonio" nel Novus Ordo.
Immagine: Tucho Fernández © Mazur/cbcew.org.uk, CC BY-NC-ND, Traduzione AI
