STO DIFENDENDO LA CHIESA O STO ATTACCANDO IL PAPA?
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Il dilemma si è fatto ancora più forte perché un sacerdote cappuccino, senza pronunciarsi in materia, mi dice di stare calmo e di non agitami. Poi ieri, Olga Belardo, amica su Facebook, mi ha detto che non devo attaccare il Papa: io sono in apostasia. Stamattina ho incontrato per strada un mio vecchio collaboratore di TELEBENE, la televisione cristiana (io ne sono il fondatore), che mi ha chiesto di non attaccare il Papa.
A questo punto la domanda è ancora più forte: Sto difendendo la Rivelazione di Cristo, la Chiesa, e il suo Magistero? O sto attaccando Papa francesco?
Poi ho pensato che la Chiesa è come una famiglia. Se il capofamiglia tradisce la propria moglie con un'altra donna, è compito della stessa moglie, dei fratelli, e dei figli, dirgli: "Stai distruggendo la nostra famiglia. Pensa a quello che stai facendo"
In questa famiglia io sono tra i figli più piccoli, ma più legati a tale famiglia perché in essa sono nato, in essa ho scoperto il valore prezioso della mia piccola croce (infantilismo ipofisario), in essa Gesù stesso, circa 35 anni fa mi chiamò, con una mozione dello Spirito, a parlare di Lui in televisione. In questa stessa famiglia spero di morire invocando, come Padre Pio, i dolcissimi nomi di "Gesù, Maria, Gesù, Maria".
E allora mi sono detto: posso assistere passivamente a ciò che succedendo nella Chiesa Cattolica e che contrasta con la Divina Rivelazione, contenuta nell'Antico e Nuovo Testamento, e con il Magistero infallibile, in materia di fede e morale, della Chiesa Cattolica? O, come battezzato e consacrato a Cristo, e suggellato dalla sua stessa Croce, devo dire alla stessa Famiglia-Chiesa: "Convertiamoci, e CREDIAMO AL VANGELO"?
Sono successe tantissime cose che minano ancora di più la santità della Chiesa, a cominciare dal suo Pontefice.
In una Chiesa della Diocesi di Bologna, retta dal cardinale Zuppi, attuale presidente della Conferenza episcopale italiana (per scelta di Francesco). è stato celebrato un rito immorale e abominevole, oltre che assolutamente contrario alla Legge di Dio presente nelle Sacre Scritture e allo stesso Magistero della Chiesa. Ma ciò che è più scandaloso risiede nel fatto che questa specie di rito abominevole, “satanico”, sia avvenuto in presenza dell’Eucaristia, nella quale c’è Gesù Cristo, il Figlio di Dio Benedetto.
Ho chiesto invano, che Papa Francesco intervenisse, sia per indagare sullo scandaloso operato dei preti che hanno partecipato alla liturgia satanica, sia su quello altrettanto scandaloso dell’arcivescovo di Bologna Zuppi che, col suo “chiassoso silenzio”, scusatemi l’ossimoro – ma qui ci vuole - è stato capace di dire tutto quello che c’era da dire, tanto più che nel suo “rumoroso silenzio”, non è stato solo, ma ha avuto la "pregevole" e vistosa compagnia di Papa Francesco: anche lui, naturalmente, trincerato in un “rumoroso silenzio” che fa ancora più impressione di quello del cardinale Zuppi.
Un altro episodio è avvenuto in Svizzera. Riporto da Gloria TV:
"Un servizio omosex "gratuito" è attualmente pubblicizzato a Lucerna (Svizzera) con poster nelle chiese e su internet.
Avverrà nella cappella Cattolica di San Pietro il 4 settembre, alla fine di un raduno omosex locale. Poi saranno tutti invitati a un aperó.
L'evento è sponsorizzato dalla Chiesa Riformata del Cantone di Lucerna, una "Chiesa Cattolica nel Cantone di Lucerna", e dalla Parrocchia Cristiana Cattolica di Lucerna. Il Cantone di Lucerna è storicamente Cattolico e appartiene alla diocesi di Basilea.
La cappella di San Pietro è la chiesa più vecchia in città. Oggi viene utilizzata come sala polivalente con una buona connessione ADSL che attira soprattutto gli attivisti rimasti agli anni Sessanta.
Il catechista laico Meinrad Furrer, che guida le attività nella sala, ha "benedetto" due concubini omosessuali nel maggio 2021.
In collegamento con la marcia omosessuale, c'è anche un'esibizione diffamatoria che lega la Chiesa Cattolica alla criminalizzazione omosex."
Un altro esempio proviene dalla Diocesi di Bergamo, dove, è conosciuta ormai, la tristissima e gravissima vicenda del sacerdote bergamasco che, qualche settimana fa, ha partecipato al Milano gay Pride. Riporto dal Blog.messainlatino.it: “Con il cuore gonfio di dolore – e previa accurata verifica (molteplici nostre fonti hanno riconosciuto il confratello) – apprendiamo, su segnalazione dei lettori e dalla pagina IG dell’evento, che al Milano Pride svoltosi ieri (2 luglio 2022) avrebbe preso parte un sacerdote della Diocesi di Bergamo, Vicario parrocchiale dal 2017, che non ha mancato di rendere pubblica questa sua partecipazione attraverso le proprie pagine sui social network".
E non finisce qui. ho saputo che un cardinale vescovo di nuova nomina ha dichiarato che “tutti devono essere accettati in qualche modo dalla Chiesa”, anche divorziati e LGBT. Il vescovo di Singapore, William Goh, che riceverà il berretto cardinalizio il prossimo 27 agosto, ha presentato le sue opinioni sulla Chiesa cattolica in un'intervista a Vatican News. Il cardinale eletto ha anche fatto riferimento ad alcuni aspetti del pontificato di papa Francesco che hanno attirato la sua attenzione. Goh ha evidenziato la “compassione e inclusività” di Francesco, aggiungendo che “penso che ciò di cui la Chiesa ha bisogno oggi sia davvero compassione”. Goh ha anche affermato che i chierici, "soprattutto sacerdoti e religiosi", dovrebbero mostrare “più compassione per le persone deboli, che non possono vivere secondo gli insegnamenti della Chiesa”.
COME VEDETE, LA MALAPIANTA CONTENENTE IL TUMORE DI SATANA, SI STA ALLARGANDO VELOCEMENTE IN TUTTO IL MONDO CRISTIANO.
Ma allora, è tutto cambiato, come affermano questi prelati! Non è la Chiesa che deve muovere il mondo, è la Chiesa che si deve adeguare al mondo?
Ebbene, io sto con il Santo Papa Pio X, Papa Sarto che diceva: “Se la Chiesa si modernizza, quelli che stanno dentro la Chiesa, se ne andranno, e quelli che stanno fuori non vi entreranno”. Proprio ciò che sta succedendo, provocando un fenomeno che tutti negano: L'APOSTASIA.
Ma ciò che mi scandalizza come uomo e come battezzato, è soprattutto il “rumoroso silenzio” di quella parte della Chiesa Cattolica che è addetta alla cattedra, al Magistero, all’insegnamento del Popolo cristiano, e che sta drammaticamente venendo meno a un essenziale dovere: affermare la verità della Divina Rivelazione, custodita dal Magistero della Chiesa.
Venendo meno a questo primario dovere, il Papa e i vescovi sono chiamati a renderne conto direttamente a Dio e al suo Figlio Gesù Cristo, oltre che, umanamente parlando, alla stessa Storia umana.
È proprio ciò che sta succedendo oggi: un vuoto di potere Pastorale, Magisteriale, assistenziale, spirituale. È un segno eloquente: siamo giunti all’apostasia della fede, profetizzata da Padre Pio. In più, l’Italia cristiana è in preda a una decadenza di valori etici, morali, spirituali, che hanno addirittura portato il nostro popolo a non considerare più peccato ciò che, invece, è abominevole e immorale, davanti a Dio, e davanti a ogni uomo di “buona volontà” che, in Cristo Gesù, si riconosce figlio di Dio.
Di fronte a tutto questo non posso tacere. Ne va della mia fedeltà a Cristo, al Vangelo, e al vero Magistero della Chiesa: quello tracciata in duemila anni di Storia Cristiana.
E allora mi viene in mente questa frase di Gesù: "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare"(Mt 18,6).
Io sono uno dei "piccoli" scandalizzati, a causa della mia malattia che mi ha reso un eterno ragazzo: tranne le rughe.
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