Viganò: "Siamo stati avvelenati da un falso magistero negli ultimi sei anni."
L'arcivescovo accusa Francesco di usare la sua autorità "non per confessare, ma per negare; non per confermare, ma per deviare; non per unire, ma per dividere; non per costruire, ma per demolire".
“Siamo stati avvelenati da un falso magistero negli ultimi sei anni."
Viganò osserva che Francesco umilia le massime autorità della Chiesa con "dissimulazioni e bugie" e con "gesti plateali di ostentata spontaneità" con cui esalta se stesso in una continua autocelebrazione narcisistica.
I recenti attacchi di Francesco all'Immacolata Concezione sono, per Viganò, un colpo al cuore del dogma mariano: "Attaccare la Madre per ribellarsi contro il Figlio".
Francesco diserta la celebrazione dell'Assunzione e, diversamente dai suoi predecessori, evita di dire il Rosario coi fedeli, osserva Viganò.
L'arcivescovo conosce i piani per introdurre un "decotto" amazzonico nella preghiera eucaristica del Novus Ordo, invece dello Spirito Santo. Questo è per lui un passo verso panteismo e idolatria di un Novissismus Ordo.
Viganò descrive la Chiesa come "senza vita, coperta di metastasi, devastata".
“L'arrivo dell'Anticristo è inevitabile."
Foto: Carlo Viganò, #newsXbvuzuznlp