Montichiari: Tucho approva la versione castrata di un'apparizione
VaticanNews.va chiama eufemisticamente la lettera un "riconoscimento" (8 luglio). Montichari è noto per le presunte apparizioni mariane (1947-1976) a Pierina Gilli, che sosteneva che la Vergine Maria le era apparsa con tre rose, bianca, rossa e oro. Gilli progettò una statua che divenne piuttosto famosa.
Nel 1950 il vescovo locale respinse le affermazioni di Gilli. Fino al 1997, i vescovi di Brescia hanno ripetuto che le apparizioni non erano credibili.
Nell'aprile del 2001, nel decimo anniversario della morte di Gilli, il Vescovo Giulio Sanguineti nominò un sacerdote per supervisionare la vita liturgica di Montichiari. Il 17 dicembre 2019, il santuario mariano è stato dichiarato "santuario diocesano".
Nella sua lettera, Tucho Fernández ha dichiarato di non trovare nei messaggi diffusi da Pierina Gilli alcun elemento che contraddica gli insegnamenti della Chiesa.
Riconosce gli aspetti positivi di questi messaggi, come l'umile fiducia di Gilli nella Madonna. Elogia anche l'apprezzamento di Gilli per il Novus Ordo.
Ma Tucho nota che alcuni elementi richiedono una "interpretazione" [=censura]. Pensa alla rappresentazione di Gilli della Madonna come mediatrice che trattiene la giustizia e la punizione divine. Il concetto spesso usato da Gilli di Nostra Signora come "parafulmine" dovrebbe essere evitato.
Le tre rose che significano "preghiera - sacrificio - penitenza", centrali negli scritti spirituali di Gilli, non devono essere considerate come un messaggio universale per tutti i credenti.
La lettera di Tucho si riferisce anche ad alcuni titoli utilizzati da Gilli, come "Maria Redenzione", "Maria della Grazia" e "Maria Mediatrice". Naturalmente, Tucho non è d'accordo. I titoli devono essere interpretati al contrario: alla luce di Cristo come unico Salvatore, mentre il ruolo della Madre è solo di "intercessione materna".
Immagine: Pierina Gilli, Rosa Mystica © wikicommons, CC BY-SA, Traduzione AI
