@Acchiappaladri E soprattutto, mi permetta, carissimo, finché lo si guarda come "papa Francesco" lo sguardo e il cuore restano inevitabilmente polarizzati sulle sue cannonate, o meglio sulla bocca da fuoco da cui esse quotidianamente partono.
"Apriamo anche oggi il bollettino delle novità di SantaMarta, dell'aereo, di Repubblica, di Galantino, Bassetti, Enzo Bianchi, don Fredo ("il prete che non ci crede") ecc. ecc.; poi passiamo anche questa nuova giornata -DONO IRRIPETIBILE DI DIO- a tormentarci chiedendoci "Ma come mai? Ma ci sarà qualcosa di buono? Ma la chiesa del nostro paese dev'essere trasformata subito in un accampamento di Musulmani, pagati da noi, o per un po' possiamo tenerci la Madonna e San Giuseppe?".
È questa la grande vittoria degli occupanti (okkupanti) la Chiesa.

Terapia: staccare (stakkare) la spina dai loro comunicati, TUTTI emessi nella forma "Contrordine, compagni...".
Lasciare che si perdano nello spazio interplanetario... mentre noi stiamo su questo pianeta.

@Istruzione Cattolica Non è una novità per il prof. de Mattei criticare papi, anche papi santi o comunque di indisputata cattolicità.

E' solamente da cinque anni, con la papolatria bergogliana, che chi cerca di controllare la comunicazione di massa e in particolare le masse di distratti e ignoranti (in senso letterale) battezzati cattolici si straccia le vesti e grida allo scandalo, come se fosse una sorta di blasfemo attentato alla dignità di un dio sempre infallibile, quando qualcuno critica QUESTO papa (vero o apparente che sia), indipendentemente dalla fondatezza e buona educazione della critica.
E' da quasi 20 secoli, a cominciare dall'episodio di San Paolo, che fra i cristiani i papi vengono criticati, a volte anche duramente.

Tornando a de Mattei, io per anni l'ho seguito solo occasionalmente tramite i discorsi che faceva su Radio Maria (prima di essere epurato dal rev Fanzaga):
ricordo che ormai parecchi anni fa in una di quelle trasmissioni (che trattava della storia dei rapporti politico-diplomatici fra Chiesa e stato unitario italiano e del ruolo politico dei cittadini italiani cattolici) il prof. de Mattei criticò duramente Leone XIII per le sue asseritamente non opportune aperture. Ai miei orecchi di allora sembrò che il professore fosse uscito di senno dando quasi del rivoluzionario a Leone XIII :-D

Se veniamo agli ultimi anni a memoria direi che non sia la prima volta che de Mattei, mentre testimoniava sincera filiale devozione a Benedetto XVI, gratitudine per i suoi sforzi di restaurare i danni subiti dalla Chiesa nei decenni postconciliari e anche grande rispetto e ammirazione anche per la cultura del rev.mo prof. Ratzinger poi papa, criticava opinioni teologiche giovanili ratzingeriane provenienti dagli anni '60, che non erano state smentite dal vecchio Benedetto XVI che pur, nella sua pastorale papale, nella prassi non le aveva più adottate o adottate solo parzialmente.

@Diodoro in questo il prof. de Mattei continua a fare quello che fanno il 99,99...% (aggiunga lei gli altri 9 decimali che servono) di preti e TUTTI (meno ... mezzo ;-) perché mons. Gracida lo accetta anche se dimezzato e vincolato a Benedetto XVI) i vescovi [escludiamo ovviamente dalla statistica quel minuscolo gruppo di preti e vescovi che erano già sedevacantisti da prima] del mondo.

[Va però dato onore (fra gli altri) al prof. de Mattei di essere fra i pochissimi giornalisti e intellettuali cattolici a osare ancora di presentarsi in pubblico insieme ad Antonio Socci.]

Senza dilungarmi, perché più volte ho già commentato in proposito, concordo che fino a quando permane questo riconoscimento di "papa Francesco" come massima autorità della Chiesa Militante, si possono fare utili studi e ancora più utili preghiere, ma intanto (fin quando Dio lo permetterà] a centinaia di milioni le rane cattoliche verranno inconsapevolmente bollite... e non si sarà adempiuto compiutamente (cioè manca l'ultimo passo) a quello che N.S. Gesù ci chiede di fare nella correzione fraterna.

@CooperatoresVeritatis Ha per caso notato quanti vescovi (ed eventualmente anche cardinali) erano presenti fra il pubblico? Se sì per favore condivida questa informazione che IMHO ha un valore non trascurabile.

In attesa della pubblicazione integrale (spero anche con video) delle relazioni da parte della Fondazione Lepanto ringrazio per l'interessante sunto.
Il prof. de Mattei (e chi collabora strettamente con lui nelle molte attività che lui promuove a livello transatlantico) è ammirevole per l'impegno che sta mettendo per fare "contro-informazione cattolica" (non so se gli piacerebbe questa mia definizione pratica) fra gli intellettuali e, sempre più ultimamente, anche fra il pubblico di fedeli cattolici di media cultura.

Non c'è nessuna crisi "nella" Chiesa. C'è il vertice della Chiesa occupato da "alieni" (Ariani, non-Cattolici Romani, Modernisti, hegeliani, Liberali, massoni o massonizzanti... ), che usano quella posizione privilegiata per bombardare la Chiesa, ripetendo ogni giorno ciò che la pubblicistica massonica ripete da 200 anni.
I famosi "200 anni di ritardo" denunciati dal card. Martini.

"Adesso il ritardo non c'è più! Siamo arrivati noi! Certo, nel corpo della Chiesa c'è ancora qualche ambiente non-illuminato... Lo annientiamo a cannonate! "