Matilde

La dialettica hegeliana ha una parte di verità sia dal punto di vista logico, sia nella sua applicazione alla realtà: dal punto di vista logico è vero che l’affermazione assoluta richiede la negazione della negazione e dal punto di vista della realtà è vero che l’affermazione della vita richiede la soppressione del nemico della vita e che per affermare il bene occorre togliere il male.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: La morte che toglie la morte - Il mistero del sacrificio di Cristo

La morte che toglie la morte
Il mistero del sacrificio di Cristo
O Morte, sarò la tua morte!
Os 13,14
La parte di verità della dialettica hegeliana
La morte che toglie la morte
Il mistero del sacrificio di Cristo
O Morte, sarò la tua morte!
Os 13,14
La parte di verità della dialettica hegeliana
La morte che toglie la morte
Il mistero del sacrificio di Cristo
O Morte, sarò la tua morte!
Os 13,14
La parte di verità della dialettica hegeliana
La morte che toglie la morte
Il mistero del sacrificio di Cristo

O Morte, sarò la tua morte!
Os 13,14
La parte di verità della dialettica hegeliana
La dialettica hegeliana ha una parte di verità sia dal punto di vista logico, sia nella sua applicazione alla realtà: dal punto di vista logico è vero che l’affermazione assoluta richiede la negazione della negazione e dal punto di vista della realtà è vero che l’affermazione della vita richiede la soppressione del nemico della vita e che per affermare il bene occorre togliere il male.
Dal punto di …

22
Matilde

La stirpe della donna è evidentemente Cristo. Non è un guaio eccessivo per la donna essere insidiata al calcagno. È invece la sconfitta del serpente che gli sia schiacciata la testa. Dio quindi gli concede sì di tentare e far soffrire l’umanità fino alla fine del mondo. Ma con l’avvento della «stirpe della donna», cioè di Maria, sarà sconfitto.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Terza Parte (3/4)

Terza Parte (3/4)
L’azione di Satana contro Cristo e di Cristo contro Satana
Dopo il peccato di Adamo ed Eva Dio maledice il serpente «più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche» (Gen 3,14), condannandolo ad un’azione abbietta e spregevole: «nel tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita» (ibid.). Il demonio, già castigato per la precedente ribellione a Dio, vede aumentata la sua pena.
Ma il discorso non finisce qui. Dio dà una speranza di riscatto all’infelice coppia e all’intera umanità caduta con lei. Rivolgendosi al serpente, Dio lo avverte: «io porrò inimicizia fra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (v.15).
La stirpe della donna è evidentemente Cristo. Non è un guaio eccessivo per la donna essere insidiata al calcagno. È invece la sconfitta del serpente che gli sia schiacciata la testa. Dio quindi gli concede sì di tentare e far soffrire l’umanità …

30
Matilde

La proposta originaria del demonio all’umanità è narrata dalla Bibbia nella vicenda del peccato originale. I due suddetti orientamenti non sono che un’applicazione di tale proposta originaria adattata al fatto che l’uomo è composto di anima e corpo, per cui il demonio ci seduce attraverso queste due vie: o facendo leva sul corpo o facendo leva sull’anima.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Seconda Parte (2/4)

Seconda Parte (2/4)
Satana ci propone di essere come Dio
e propone sé stesso all’uomo come alternativa a Dio
Seconda Parte (2/4)
Satana ci propone di essere come Dio
e propone sé stesso all’uomo come alternativa a Dio
La proposta originaria del demonio all’umanità è narrata dalla Bibbia nella vicenda del peccato originale. I due suddetti orientamenti non sono che un’applicazione di tale proposta originaria adattata al fatto che l’uomo è composto di anima e corpo, per cui il demonio ci seduce attraverso queste due vie: o facendo leva sul corpo o facendo leva sull’anima.
L’angelo decaduto, da parte sua, come narra la Scrittura, dopo essersi opposto a Dio ed essersi per sempre fissato in uno stato di ribellione a Lui, ha potuto entrare, per divina permissione, nel paradiso terrestre ed ha istigato l’uomo a ribellarsi a Dio e così l’uomo, nella coppia primitiva, ha commesso il peccato originale, la cui colpa si è propagata a tutta l’umanità.
È evidente, dalla narrazione biblica, …

21918
Francesco I

Il papa che volle farsi Dio

Massimo M.I.

P. Giovanni, considero il suo articolo frutto di un profondo studio teologico e scientifico, non l'ho letto fino in fondo, ma dove sono arrivato considero non appropriate queste due affermazioni, lei mette a riprova delle sue conclusioni che l'inganno a cui satana ci porta è appunto che egli e la sua scienza è superiore a Dio e ciò conferma l'insegnamento del sig . Bergoglio. Io non ho avuto l'opportunità di sentire questo insegnamento da lui, ma quando egli ad esempio proclama che tutte le religioni sono volute da Dio, si rende autore delle stesse affermazioni del serpente in Genesi, perché vuole superare ciò che il vangelo e la chiesa insegna. Se poi egli, una volta dice una cosa, la volta dopo l'altra è per maggiore confusione. Il secondo appunto alla sua meditazione è: l'albero avrebbe potuto avere la capacità fisica di aprire gli occhi e lo spirito dei due al male, è una cosa molto presente in natura, diverte sostanze come funghi, fa sì che chi ne prende entri in dimensioni …More

Matilde

Satana propone all’uomo una prospettiva
in alternativa a quella che ci propone Gesù Cristo
Ognuno di noi, come ci rivela la Bibbia e possiamo farne esperienza noi stessi, siamo per tutta la vita e in ogni momento della nostra giornata, oggetto di attenzione e d’interesse, destinatari di messaggi, di proposte, istruzioni, suggerimenti, sollecitazioni, esortazioni, inviti, consigli, comandi, lodi, rimproveri, minacce e promesse da parte di due persone invisibili, la cui presenza viva ed operante avvertiamo nell’intimo della nostra coscienza.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Il progetto del demonio - Prima Parte (1/4)

Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)
Il progetto del demonio
Prima Parte (1/4)

Satana propone all’uomo una prospettiva
in alternativa a quella che ci propone Gesù Cristo
Ognuno di noi, come ci rivela la Bibbia e possiamo farne esperienza noi stessi, siamo per tutta la vita e in ogni momento della nostra giornata, oggetto di attenzione e d’interesse, destinatari di messaggi, di proposte, istruzioni, …

17852
kaspita

Si e la maniera per stare da una parte e non dall'altra è nel discernimento. Se il suo discernimento è compromesso, non può comprendere quale lato e quale altro lato. Il nemico Satana è geniale nel mimetismo, nel trasformismo, lavaggio del cervello. Non so se è in grado ancora di verificare il suo stato in questo...

Francesco I

Il progetto del demonio si sta pienamente realizzando con Bergoglio:
Qui l'argentino confonde Nostro Signore con il diavolo: Gesù si è fatto diavolo vatican.va
E qui sotto si vede chiaramente che egli adora le divinità sataniche
Sancte Pie X, ora pro nobis!

Matilde

Uno dei principali problemi che tormentano molti oggi è quello di avere le idee chiare sulla considerazione che noi fedeli dobbiamo avere degli insegnamenti del Papa in rapporto alla dottrina di Gesù Cristo.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo

Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo
Due princìpi della dottrina cattolica
in apparente contraddizione fra di loro
Il rapporto del Papa con la dottrina di Gesù Cristo
Due princìpi della dottrina cattolica
in apparente contraddizione fra di loro
Uno dei principali problemi che tormentano molti oggi è quello di avere le idee chiare sulla considerazione che noi fedeli dobbiamo avere degli insegnamenti del Papa in rapporto alla dottrina di Gesù Cristo.
Esiste infatti un duplice problema. Uno: che valore ha l’interpretazione che il Papa dà della dottrina di Gesù Cristo? E l’altro: con quale criterio interpretare ciò che il Papa dice circa o in relazione alla dottrina di Gesù Cristo?
Ora è certo per noi cattolici che il Papa è, nella Chiesa, colui che ci chiarisce definitivamente la verità circa certi punti della dottrina di Cristo, punti attorno ai quali non riusciamo a metterci d’accordo su quale sia l’interpretazione giusta.
Continua a leggere:
padrecavalcoli.blogspot.com …

52740
Francesco I

@Matilde sive Cavalcoli
Ella sostiene: "......omissis...il magistero ordinario ci chiede la cosiddetta fede ecclesiastica, che è ad un livello inferiore ed è fede nel fatto che la Chiesa è assistita dallo Spirito Santo...."
Ma questo non può essere in contrasto con un pronunciamento ex cathedra di un Concilio! (secondo concilio di Costantinopoli del 533)
Mi riferisco all'eresia dell'apocatastasi che, qui Bergoglio proclama:
Francesco: "Tutto sarà salvato. Tutto"
È pur vero che altre volte l'argentino si contraddice: (Video qui)
Origene non è considerato un padre della Chiesa (oltre che per essersi fatto castrare) proprio per aver aver sostenuto la tesi dell'apocatastasi anche se, va tuttavia osservato che egli esprime queste opinioni (De Princ., II, 3; V, 6, ecc.; In Rom., V, 3) più come una speranza, che come una certezza.
Seguendo il suo ragionamento:
delle due l'una, o lo Spirito Santo è andato in ferie da quando è stato eletto Bergoglio, oppure Bergoglio non è papa!
Sancte …More

Francesco I

Bergoglio confonde spesso Nostro Signore con satana, per cui per lui è tutto uguale:
Bergoglio: "Gesù si è fatto diavolo" e nessuno dice nulla !

Matilde

L’Osservatore Romano del 22 febbraio scorso ha pubblicato due articoli su Rahner in occasione dell’80° anniversario della pubblicazione di un suo famoso libro: Uditori della parola: Dimensione ignaziana di Mons. Ignazio Sanna e Una visione ottimistica dell’umano di Giorgia Salatiello.
Si tratta di un breve schizzo del pensiero rahneriano, che descrive indubbiamente taluni aspetti positivi e si nota uno sforzo di interpretazione benevola in sé buono, ma tutto sommato non riuscito, perché si nota un voler celare ad ogni costo i lati negativi, e questo non è bene, perché il metterli in luce serve a trovare il modo di correggerli.

16942
gianlub2

Come si suol dire: "fariseo e sepolcro imbiancato"

gianlub2

"Poichè non sei nè caldo nè freddo Io ti vomito dalla mia bocca", questo dice il Signore a quelli come "L'Altro polmone" che si trincerano dietro ad una falsa interpretazione della massima evangelica da lui esposta per un concetto della "misericordia bergogliana" completamente blasfema

Matilde

La ragione naturale sa che se Dio bontà infinita permette l’esistenza del male deve avere un motivo. E tale motivo lo ha scoperto inizialmente la religione naturale.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Perché Dio permette il male? - Terza Parte (3/3)

Perché Dio permette il male?
Terza Parte (3/3)

Il problema del castigo del peccato
Perché Dio permette il male?
Terza Parte (3/3)

Il problema del castigo del peccato
La ragione naturale sa che se Dio bontà infinita permette l’esistenza del male deve avere un motivo. E tale motivo lo ha scoperto inizialmente la religione naturale. Indubbiamente, prima della venuta di Cristo la religione naturale presso i popoli pagani, seppure in un orizzonte politeistico e nell’Israele veterotestamentario in un clima monoteistico, esprimono la convinzione che l’uomo non è in pace con Dio perché ha peccato contro di Lui, per cui sente il bisogno di offrirGli sacrifici per placare l’ira divina ed ottenere perdono e grazia.
Inoltre già i saggi pagani, come per esempio gli stoici o filosofi come Seneca, sapevano dare un perché alla sofferenza giustificandola col fatto che essa mette alla prova la nostra pazienza e la saldezza delle nostre convinzioni e della nostra virtù.
Continua a leggere:

4654
Matilde

Caro PanMer, se gli articoli inseriti le interessano e desidera commentare o fare domande a P.Giovanni Cavalcoli, può farlo o direttamente sul suo blog oppure su questo sito, tramite me.
Se invece il suo scopo è semplicemte quello di offendere la persona di Papa Francesco, la prego di smettere di scrivere.

Matilde

Caro gianlub2, quello che lei dice è tutto falso.
Papa Benedetto ha ribadito che non ci sono due papi, ma che, mentre lui è Papa emerito, Papa Francesco è il papa regnante.
P.Giovanni Cavalcoli, OP

Matilde

Dio ha creato l’uomo dotato di libero arbitrio, per il quale l’uomo può fare il bene o fare il male, può peccare o non peccare.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Perché Dio permette il male? - Prima Parte (1/3)

Perché Dio permette il male?
Prima Parte (1/3)

La reazione degli uomini di oggi al fatto della sofferenza.
A Papa Francesco, evangelizzatore della misericordia
Dio vi castiga per le vostre ingiustizie
ma userà misericordia a tutti voi
Tob 13,5
Quando di solito si pensa alla questione del male, la prima cosa che viene in mente, è quella forma di male, che ci colpisce più immediatamente. Il male di pena, il dolore, la sofferenza. Il male di colpa, la cattiva azione, il male morale, il peccato certo non sono ignorati, ma restano più sullo sfondo; giudicare di questo tipo di male sembra meno sicuro e più soggetto alla diversità dei pareri: che un mal di denti o una sciatica sia un male ci trova tutti d’accordo. Ma che l’aborto o la sodomia sia un male, incontra oggi pareri contrari. Eppure il male di pena, come vedremo, ha origine dal peccato. Ma, per iniziare dalle cose evidenti per tutti, cominciamo dal problema della sofferenza.
Il paradigma più evidente della sofferenza è indubbiamente …

21608
kaspita

Mah qui si legge soltanto una grande confusione. Abbiamo avuto ultimamente, quelli che conosco meglio per motivi di età, un papa polacco e uno tedesco, la cui lingua è notevolmente più lontana dalla nostra del brasilero, eppure non ci sono mai stati strafalcioni ne dubbi in quello che dicevano. L'apostata Bergoglio invece non sa parlare perchè non ha il dono della parola, mi dispiace per lei @Matilde ma la storia della Chiesa non racconta questo. Inoltre, qualora la gente avesse capito male, è compito del Papa effettuare la correzione, non di una qualunque @Matilde di turno. Quello che dico non è volto ad offenderla personalmente, ma se dovesse persistere nell'errore, lo è. Lei non deve correggere il Papa in questa chat. Lo faccia in pubblico, sui media ufficiali. Vedrebbe anche lei come si viene scacciati come pulci dal potere forte

Veritasanteomnia

@Matilde Ma dietro il suo nome si nasconde il Padre Cavalcoli? Vedo che le risposte che lei dà vengono dal Padre. Ricordo bene cosa si scatenò e cosa disse il Cardinale Becciu dopo la bella e ultima Catechesi del Padre Cavalcoli su Radio Maria. Il Padre parlò del male come conseguenza del peccato originale e...apriti Cielo. Ora le belle cose che lei ha obiettato qui ai due utenti, dovrebbero essere predicate piuttosto a Bergoglio e al resto del suo direttorio.

Matilde

Certo non tutti hanno bisogno di un direttore spirituale e non per questo non possono diventare grandi Santi. San Francesco e San Domenico non ebbero un direttore spirituale. E non risulta neppure che lo abbiamo avuto Sant’Agostino o San Tommaso.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Sulla questione della direzione spirituale - Terza Parte (3/3)

Sulla questione della direzione spirituale
Terza Parte (3/3)
Solo a pochi è dato di avere un direttore spirituale
Sulla questione della direzione spirituale
Terza Parte (3/3)
Solo a pochi è dato di avere un direttore spirituale
Certo non tutti hanno bisogno di un direttore spirituale e non per questo non possono diventare grandi Santi. San Francesco e San Domenico non ebbero un direttore spirituale. E non risulta neppure che lo abbiamo avuto Sant’Agostino o San Tommaso. Non risulta neppure che lo abbiano avuto grandi maestri di spiritualità come un San Giovanni della Croce o un San Francesco di Sales.
Anche dei Sommi Pontefici si sa che essi hanno un confessore; ma non si parla mai di direttori spirituali. Del resto, dove avrebbero potuto trovare una guida della loro statura, adatta a loro? Non ogni Papa è un Eugenio III ad avere come guida spirituale un San Bernardo o un Urbano VI ad avere come consigliera una Santa Caterina da Siena.
Solo a pochi è dato avere un direttore spirituale …

491.1K
Joshua.

Mi ricordo che S.Teresa di Lisieux nei suoi scritti disse approssimativamente, che occorre fare attenzione scegliersi il direttore spirituale, perché ve ne sono alcuni che conducono male nella spiritualita'.

Massimo M.I.

Estrapolazione dall'articolo "La sostituzione del dirigere con l’accompagnare è molto significativo. Il dirigere è certo il dirigere verso una meta. Ma nel parlare di accompagnamento non si dice verso dove. Ed è proprio questo che vi vuole: l’importante è accompagnare, stare assieme, dialogare, condividere, fare comunione, incontrarsi, il confronto tra i diversi, la reciprocità. Il sacerdote non indica una meta, non guida verso una meta, ma semplicemente «accompagna»; il dove non interessa: si sceglie assieme ciò che si vuole.

Matilde

In linea di massima non spetta al sacerdote proporsi a un fedele come guida spirituale. Quello che può capitare è che nell’amministrare il sacramento della Confessione, per esempio a un giovane, il sacerdote s’accorga di capire a fondo l’anima di quel giovane, anche perché questi si sente portato a non limitarsi alla denuncia dei peccati, ma, scoprendo di essere profondamente compreso dal confessore, che gli ispira fiducia, avverte la possibilità di trovare in lui un aiuto per far chiarezza sulla volontà di Dio su di lui.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Sulla questione della direzione spirituale - Seconda Parte (2/3)

Sulla questione della direzione spirituale
Seconda Parte (2/3)

Il direttore spirituale svolge un ruolo speciale
nell’aiutare il giovane a scoprire la propria vocazione.
Sulla questione della direzione spirituale
Seconda Parte (2/3)

Il direttore spirituale svolge un ruolo speciale
nell’aiutare il giovane a scoprire la propria vocazione.
Sulla questione della direzione spirituale
Seconda Parte (2/3)

Il direttore spirituale svolge un ruolo speciale
nell’aiutare il giovane a scoprire la propria vocazione.
Sulla questione della direzione spirituale
Seconda Parte (2/3)

Il direttore spirituale svolge un ruolo speciale
nell’aiutare il giovane a scoprire la propria vocazione.
In linea di massima non spetta al sacerdote proporsi a un fedele come guida spirituale. Quello che può capitare è che nell’amministrare il sacramento della Confessione, per esempio a un giovane, il sacerdote s’accorga di capire a fondo l’anima di quel giovane, anche perché questi si sente portato a non limitarsi alla …

467
Matilde

si è dimenticato l’ideale del sacerdote come guida spirituale delle singole anime, soprattutto sacerdotali e religiose, sulla via della vita ascetica, della santità e della perfezione evangelica

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Sulla questione della direzione spirituale - Prima Parte (1/3)

Sulla questione della direzione spirituale
Prima Parte (1/3)

La disaffezione nei sacerdoti di oggi per la direzione spirituale
Oggi avviene spesso che per un’esagerata accentuazione del ruolo economico, umanitario, sociale e politico del sacerdote, in nome di una «misericordia» esclusivamente materiale, della psicologia di gruppo e di un cristianesimo sociologistico, si è dimenticato l’ideale del sacerdote come guida spirituale delle singole anime, soprattutto sacerdotali e religiose, sulla via della vita ascetica, della santità e della perfezione evangelica, per stimolarle alla pratica della penitenza, ad una sempre maggiore conoscenza della Parola di Dio, all’imitazione dei Santi, alla ricerca della sapienza, al progresso spirituale, all’amore per i sacramenti, soprattutto per la Messa e l’Eucaristia, al dono della propria vita per il prossimo (cf Gv 15, 13ss), alla comunione col Corpo mistico di Cristo e al desiderio della contemplazione e dell’unione mistica con la Santissima …

25876
PanMer

"Si è dimenticato"??? Ma chi l'ha dimenticato? Ha fatto tutto da solo, il fatto, da essere dimenticato? No, Satana ha inoculato il male nei cuori di sacerdoti e vescovi e papi, affinché la Chiesa visibile e il clero diventino sempre meno autentiche. A danno delle anime di noi pecore semplici e umili.

La Verità vi farà liberi

@Matilde
Sto ancora aspettando che, a proposito di interpretazione del Concilio Vaticano II, lei mi dica quale nesso c'è fra la Sacrosanctum Concilium e il Novus Ordo Missae. La ringrazio.

Matilde

Il Papa ha accennato a coloro che interpretano le dottrine del Concilio a modo loro, senza tener conto dell’interpretazione del Magistero. Chi sono? Già Papa Benedetto ne aveva parlato. Si tratta di due tendenze all’interno della Chiesa.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Il valore del Concilio Vaticano II secondo il Papa - Seconda Parte (2/2)

Il valore del Concilio Vaticano II secondo il Papa
Seconda Parte (2/2)

Una proposta al Santo Padre
Il problema più grave della Chiesa di oggi è la divisione fra cattolici circa il giudizio da dare delle dottrine del Concilio e la loro interpretazione. Purtroppo non si tratta di un semplice dibattito o confronto sereno di opinioni all’interno dei limiti dell’ortodossia, cosa che sarebbe normale, considerando l’inevitabilità in questa vita dei contrasti d’opinione fra persone in buona fede e l’utilità del confronto delle opinioni, ma purtroppo qui siamo di fronte da cinquant’anni ad un aspro conflitto tra due partiti, che sarebbero fatti per integrarsi a vicenda, se fossero aperti ad ascoltare l’uno le ragioni dell’altro e avessero l’umiltà di lasciarsi correggere dall’altro.
Invece entrambi, avendo perso di vista i valori comuni del cattolicesimo e volendo continuare a dirsi cattolici, tradiscono e falsificano questo nome attaccandosi con inflessibile accanimento solo ad una parte …

23766
Marziale

Reverendo, forse Papa Paolo IV può venirci in aiuto.
Se ha voglia di leggere un poco:Ecco chi è Abominio della desolazione o Distruzione.
Con filiale ossequio
Marziale

Luca Santoro

Ci sono troppe contraddizioni, e troppe prove che le dimissioni di Benedetto VI siano state forzate, e che il voto dei cardinali, pilotato; cosa che è punita con scomunica immediata dalla chiesa, a nome di Giovanni Paolo II (ricorda chi è e come agiva?). Un cardinale affarista e egocentrico, che non capisce nulla di Gesù, intende fare scuola con le fesserie che dice, e che piacciono a molti. Incapace di gestire un trono, distrugge il regno, consentendo al nemico di acchiapparselo nel modo più semplice possibile: facendo disperdere le pecore direttamente dal pastore che invece che vigilare sui recinti, li elimina tutti, proprio tutti....

Matilde

Il Papa ha accennato a coloro che interpretano le dottrine del Concilio a modo loro, senza tener conto dell’interpretazione del Magistero. Chi sono? Già Papa Benedetto ne aveva parlato. Si tratta di due tendenze all’interno della Chiesa.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: Il valore del Concilio Vaticano II secondo il Papa - Prima Parte (1/2)

Il valore del Concilio Vaticano II secondo il Papa
Prima Parte (1/2)

Bisogna interpretare le parole del Papa
collegandole con quelle dei Papi precedenti
Il 30 gennaio scorso il Santo Padre ha tenuto un Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dall’Ufficio catechistico nazionale della Conferenza episcopale italiana, nel corso del quale ha pronunciato alcune parole, sulle quali è bene che ci fermiamo, per comprendere che cosa ha inteso dire Papa Francesco.
«Il Concilio è magistero della Chiesa. O tu stai con la Chiesa e pertanto segui il Concilio, e se tu non segui il Concilio o tu l’interpreti a modo tuo, come vuoi tu, tu non stai con la Chiesa. Dobbiamo in questo punto essere esigenti, severi. Il Concilio non va negoziato … No, il Concilio è così. … L’atteggiamento più severo, per custodire la fede senza il magistero della Chiesa, ti porta alla rovina. Per favore, nessuna concessione a coloro che cercano di presentare una catechesi che non sia concorde al magistero della …

391.2K
lamprotes

L'adolatria verso Bergoglio (che comporta venerare ogni sua castroneria) è direttamente proporzionale all'ignoranza spirituale la quale, a sua volta, dipende da un errata impostazione dogmatica (quindi di fede).

gianlub2

Ma la suora stà ancora lì? ...a parlare di un "nulla insignificante"

Matilde

Questi tre nomi di teologi sono legati fra loro, al di là delle opposizioni, perchè hanno svolto una funzione molto importante nel grande dibattito sul rapporto della grazia col libero arbitrio nella questione della salvezza, dibattito suscitato da Lutero e che ha avuto uno sviluppo alla fine del ’500 con la famosa disputa De Auxiliis fra Domenicani sotto la guida di Domenico Bañez e Gesuiti guidati da Luίs de Molina.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero - Terza Parte (3/3)

La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero
Terza parte (3/3)

La fede come principio della salvezza
Certamente la fede per Tommaso, Molina e Lutero è accogliere per vero l’insegnamento di Cristo in forza dell’autorità di Cristo. Senonchè però, mentre per Tommaso e Molina il Papa ha da Cristo il compito di interpretare infallibilmente la Parola di Cristo, per Lutero questa Parola, contenuta nel Vangelo, è già chiara per sé stessa e non ha bisogno di essere interpretata, se non dall’esegeta biblico.
Per Lutero la fede non è tanto l’accettazione dei dogmi, quanto piuttosto uno slancio fiducioso del cuore e di tutti noi stessi verso Cristo, che parla, con la nostra convinzione che Cristo non ci abbandona, ma accoglie il peccatore, pentito o non pentito che sia, in quanto il pentimento come opera del libero arbitrio, è superato dall’opera della grazia.
La sciagura per l’uomo, che lo priva della salvezza, non è quindi per Lutero la disobbedienza ai comandamenti, …

609
Matilde

Questi tre nomi di teologi sono legati fra loro, al di là delle opposizioni, perchè hanno svolto una funzione molto importante nel grande dibattito sul rapporto della grazia col libero arbitrio nella questione della salvezza, dibattito suscitato da Lutero e che ha avuto uno sviluppo alla fine del ’500 con la famosa disputa De Auxiliis fra Domenicani sotto la guida di Domenico Bañez e Gesuiti guidati da Luίs de Molina.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero - Prima Seconda (2/3)

La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero
Parte Seconda (2/3)

Lutero si getta nel vortice dell’azione
Certo, per quanto riguarda Lutero, ci si potrebbe domandare chi glie l’ha fatto fare ad operare così intensamente, con tanta energia, per tutta la vita, in mezzo a tante battaglie e sofferenze, con tante rinunce e sacrifici, sopportando tanti nemici, con tanta decisione e determinazione, spendendo tutte le sue forze, se è vero, come dice lui, che la ragione è corrotta, il libero arbitrio non esiste, la penitenza è inutile, i comandamenti non sono obbligatori, la concupiscenza è invincibile e le opere e gli sforzi non servono alla salvezza, non abbiamo alcun merito da acquistare ma fa tutto la grazia.
In realtà Lutero era coscientissimo dell’esistenza del libero arbitrio in lui e nel prossimo e di utilizzarlo a volontà. Sapeva benissimo di operare continuamente delle scelte. Lutero è per eccellenza un uomo d’azione. E da cosa dipende l’azione umana se non …

555
Matilde

Questi tre nomi di teologi sono legati fra loro, al di là delle opposizioni, perchè hanno svolto una funzione molto importante nel grande dibattito sul rapporto della grazia col libero arbitrio nella questione della salvezza, dibattito suscitato da Lutero e che ha avuto uno sviluppo alla fine del ’500 con la famosa disputa De Auxiliis fra Domenicani sotto la guida di Domenico Bañez e Gesuiti guidati da Luίs de Molina.

padrecavalcoli.blogspot.com

Padre Giovanni Cavalcoli: La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero - Prima Parte (1/3)

La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero
Prima Parte (1/3
)
Dio suscita in voi il volere e l’operare
Fil 2,13
Tutti quelli che sono guidati
dallo Spirito di Dio,
costoro sono figli di Dio
I Cor 8,14
Perché questa triade?
Questi tre nomi di teologi sono legati fra loro, al di là delle opposizioni, perchè hanno svolto una funzione molto importante nel grande dibattito sul rapporto della grazia col libero arbitrio nella questione della salvezza, dibattito suscitato da Lutero e che ha avuto uno sviluppo alla fine del ’500 con la famosa disputa De Auxiliis fra Domenicani sotto la guida di Domenico Bañez e Gesuiti guidati da Luίs de Molina.
Costui aveva opportunamente individuato la grave questione teologica che maggiormente divideva gli animi nel suo secolo lacerato dalle guerre di religione, che avevano fatto seguito alla scriteriata riforma luterana, nonostante il rimedio che il Concilio di Trento, chiusosi nel 1563, aveva cercato di opporvi.
Il Concilio non solo …

1572
La Verità vi farà liberi

Molto interessante.