Ti dimostriamo in 15 punti quanto è bella (e più autenticamente cattolica) la Messa cosiddetta “Tridentina” - del prof. Corrado Gnerre

Nella Messa del Vecchio Rito il sacerdote celebra ai piedi di un altare che è rialzato rispetto al piano dei fedeli perché esso deve rappresentare la collina del Calvario. Dunque, già questo fa chiaramente capire ciò che è davvero la Messa.

Il sacerdote è rivolto verso Dio, con le spalle al popolo, perché agisce come altro-Cristo (in persona Christi) offrendo il Sacrificio all’Eterno Padre.

I fedeli sono più in basso in quanto impersonano (in un certo senso) Maria e san Giovanni ai piedi della Croce.

Tutta la celebrazione si rivolge dunque in maniera verticale, dal basso verso l’alto, dall’uomo a Dio; tutto è orientato verso l’Eterno Padre, tanto i fedeli quanto il sacerdote.

Veniamo alla Consacrazione. Il testo della consacrazione sottolinea senza equivoci l’attualitadell’azione sacrificale e il ruolo di altro-Cristo del sacerdote. Per esempio: il carattere tipografico (tramite il grassetto) e la punteggiatura (tramite il punto fermo) fanno capire –nella preghiera eucaristica- che la narrazione è distinta dalla consacrazione come azione attuale e realizzazione presente del Mistero. Anche la posizione (“Chinato sopra”) e il tono della voce (“segretamente”) del sacerdote mutano dal momento in cui questi riproduce le mosse di Gesù, realizzando in tal modo il miracolo della transustanziazione (la trasformazione del pane e del vino in Corpo e Sangue di Cristo). Dunque, c’è differenza rispetto ad un tono uniforme che potrebbe dare invece l’impressione di una semplice narrazione di un evento e non della sua ri-attualizzazione.

Nella Consacrazione la frase “Ogni volta che farete ciò, lo farete in memoria di me” è certamente più chiara rispetto all’espressione “Fate questo in memoria di me”, che più facilmente può essere interpretata come semplice ricordo. L’espressione “questo calice” rispetto al semplice “il calice” è anch’essa indicativa. L’aggettivo dimostrativo “questo” vuole infatti significare che il calice sul quale il sacerdote proferisce la formula consacratoria, non è un calice qualsiasi, ma è misticamente quello stesso calice impugnato da Gesù consacrante, così come l’azione consacratoria del sacerdote è misticamente una sola e medesima con quella di Gesù consacrante.

La genuflessione del sacerdote immediatamente dopo la Consacrazione di ciascuna delle due Specie, esprime la fede nell’avvenuta transustanziazione a motivo delle parole consacratorieappena pronunciate. Nel Nuovo Rito il sacerdote s’inginocchia una sola volta e non immediatamente dopo la consacrazione, bensì solo dopo aver elevato ciascuna delle due Specie per mostrarle ai fedeli presenti. La genuflessione immediatamente dopo la Consacrazione sta a significare che l’Eucaristia non è tale solo se (come affermano i protestanti) vi è la partecipazione dei fedeli, ma già unicamente nel potere ministeriale del sacerdote.

Il sacerdote, pur non trovando possibilità di inutile protagonismo, compare per quel che è: ministro di Dio avente ontologicamente una qualità che i semplici fedeli non hanno. In questo rito non c’è spazio per una confusione tra il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale e gerarchico del celebrante. Per esempio: il Confiteor iniziale è detto prima dal prete, e poi dall’accolito in nome del popolo. Questa distinzione segna chiaramente la differenza esistente tra il celebrante e i fedeli.

Passiamo alla Comunione. Il fedele si prepara con il Confiteor e proclamando non una sola volta, me per ben tre volte la propria indegnità, precisamente con queste parole “O Signore, non sono degno che tu entri nella mia casa, ma dì soltanto una parola ed io sarò salvato” L’espressione nella mia casa rispetto a partecipare alla tua mensa è sicuramente più chiara per far capire che l’Eucaristia non è semplicemente una mensa (in senso protestante) ma l’entrata di Gesù vero e vivo nel fedele.

La Comunione si riceve in ginocchio, direttamente in bocca, in posizione di adorazione sottolineando in tal modo il rispetto e la venerazione nei confronti dell’Eucaristia e facendo più facilmente capire le verità della Presenza Reale e del Sacerdozio ministeriale. Da una parte, pertanto, si capisce la grandezza incommensurabile di un Dio che viene a trovare dimora nella propria piccolezza; dall’altra, non vi è la possibilità di equivocare pensando che l’Eucaristia sia solo un simbolo, un “pane che deve far ricordare” e basta.

La Messa non termina immediatamente dopo la Comunione. In questo modo si fa capire che il Ringraziamento non è a discrezione del fedele, bensì è un atto doveroso e fondamentale per rendere fruttuosa la Comunione stessa.

Dopo la Comunione il sacerdote non si siede, gesto (questo) non “educativo” perché potrebbe spingere i fedeli che hanno ricevuto l’Eucaristia a fare altrettanto.

La liturgia della Parola non dura di più rispetto alla liturgia eucaristica, centro e apice della Messa; e la Comunione non è relegata all’ultimissima fase del Rito.

A proposito del latino. Esso ha la funzione di lingua sacra e solenne e aiuta il fedele a comprendere la grandezza del Mistero che si sta realizzando: la straordinarietà di ciò che accade sull’altare-Calvario è sottolineato appunto dall’uso di un linguaggio straordinario (fuori dall’ordinario), non quotidiano. Scrive Pio XII nella Mediator Dei: “L’uso della lingua latina è un chiaro e nobile segno di unità (fra i cattolici di tutto il mondo, siano essi italiani o tedeschi, bianchi o neri) e un efficace antidoto ad ogni corruttela della pura dottrina”. Ed è ciò che Benedetto XVI ha ribadito come superamente dello “spazio” e del “tempo”. Superamento dello spazio, perché indipendentemente da dove ci si trovi, la lingua è sempre la stessa. Superamento del tempo, perché essendo il latino una lingua non in evoluzione, meglio può esprimere la stabilità del dogma. Inoltre bisogna chiedersi: la Messa va capita o vissuta? Oggi abbiamo un paradosso: tutti capiscono le parole della Messa, ma nessuno sa più cos’è la Messa.Un tempo non si capivano le parole della Messa, ma molti di più sapevano cosa fosse la Messa.

Sui silenzi. I silenzi del Rito Antico fanno adeguatamente capire che il compito del fedele che partecipa alla Messa non è tanto quello di “vocalmente” partecipare quanto quello di “aderire”. Il modello per eccellenza è la Vergine Maria che ai piedi della Croce non parlava, ma contemplava ed offriva. Chi più di Lei ha fatto fruttificare quell’Avvenimento? Insomma, per rendere fruttuoso il Mistero della Messa bisogna condividere e nascondersi piuttosto che apparire.

Fonte:
itresentieri.it/ti-dimostriamo-…
Francesco I
Ecco la Messa di Sempre celebrata in quel di Parigi (trattandosi di una "Missa una cum"
non può essere tacciata di essere scismatica)
Introibo ad altare Dei, ad Deum qui laetificat juventutem meamAltro
Ecco la Messa di Sempre celebrata in quel di Parigi (trattandosi di una "Missa una cum"
non può essere tacciata di essere scismatica)

Introibo ad altare Dei, ad Deum qui laetificat juventutem meam
Diodoro
@Doctor Angelicus Non ho parole per ringraziare. Aggiungo solo che parlo anche in base a una conoscenza diretta di Parigi, che ho frequentato per anni intorno al 1990.
Le due impressioni decisive che ne ho tratto sono state:
1- ambiente integralmente in mano alla Massoneria. In confronto, la nostra Italia massacrata va a gonfie vele; 2- ambiente super-convinto di essere al centro del mondo, pur non …Altro
@Doctor Angelicus Non ho parole per ringraziare. Aggiungo solo che parlo anche in base a una conoscenza diretta di Parigi, che ho frequentato per anni intorno al 1990.
Le due impressioni decisive che ne ho tratto sono state:
1- ambiente integralmente in mano alla Massoneria. In confronto, la nostra Italia massacrata va a gonfie vele; 2- ambiente super-convinto di essere al centro del mondo, pur non contando quasi nulla rispetto ai grandi giochi Bruxelles-Londra-New York... Cina.
Aggiungo l'impressione 3: la Messa che frequentavo non era male, era una Messa cattolica con omelie discrete. Ma il solo ambiente veramente cattolico in cui sono capitato è stato un grande battello sulla Senna che accompagnava una statua della Madonna sul fiume, per l'Assunta. E chi pregava davvero su quel battello erano delle Antillane (nere) di lingua e cultura francese.
Quella sì: Civilisation Française altamente edificante!!
Deme59
Separare così come fate il buon grano è sbagliato. È solo il loglio, e ce n’e’ tanto, soprattutto in alto loco, che va eliminato. Papa Benedetto ci ha fatto un dono che io personalmente apprezzo tantissimo con il Summorum Pontificum. Ogni polemica successiva a mio avviso è sterile, speciosa e soprattutto priva di carità fraterna.
Diodoro
@Doctor Angelicus Ringrazio di cuore il Signore che mi consente di lavorare (pochissimo) CON Lui, e non contro
Diodoro
@Doctor Angelicus Come sa, carissimo, io accosto il lefevrianesimo contemporaneo al Gallicanesimo, che si basava proprio sul concetto: "Lo sappiamo che voi siete Roma e il Papa... ma cos'è Roma rispetto allo splendore di Parigi e al prestigio della Civilisation Française?".
Ovviamente Gallicanesimo, Giansenismo, razionalismo cartesiano, sentimentalismo pascaliano, dirigismo rivoluzionario, tendenza …Altro
@Doctor Angelicus Come sa, carissimo, io accosto il lefevrianesimo contemporaneo al Gallicanesimo, che si basava proprio sul concetto: "Lo sappiamo che voi siete Roma e il Papa... ma cos'è Roma rispetto allo splendore di Parigi e al prestigio della Civilisation Française?".
Ovviamente Gallicanesimo, Giansenismo, razionalismo cartesiano, sentimentalismo pascaliano, dirigismo rivoluzionario, tendenza a ridurre il Clero a un organismo dello Stato ecc. sono concatenati.

In altre parole: quando l'ambiente lefevriano si impernierà sul binomio Roma/Napoli (come ha fatto padre Manelli), cioè mai, io mi interesserò all'ambiente lefevriano medesimo.
Un altro commento da Diodoro
Diodoro
@Tempi di Maria Allora la metterei così, carissimo: chi ha composto il nuovo Rito (una parte di quelle persone) è stato animato da cattive intenzioni. Però -e qui sta il punto- l'approvazione e la promulgazione pontificia del rito Novus Ordo ha "sanato in radice" le cattive tendenze presenti nell'animo di alcuni estensori.
È come dire: io mi affido a un avvocato; questo avvocato è parzialmente …Altro
@Tempi di Maria Allora la metterei così, carissimo: chi ha composto il nuovo Rito (una parte di quelle persone) è stato animato da cattive intenzioni. Però -e qui sta il punto- l'approvazione e la promulgazione pontificia del rito Novus Ordo ha "sanato in radice" le cattive tendenze presenti nell'animo di alcuni estensori.
È come dire: io mi affido a un avvocato; questo avvocato è parzialmente disonesto; però la sentenza favorevole che ottiene è radicalmente positiva.
Non c'è "veleno di morte" nel Novus Ordo.

Venendo al pratico: io non ho mai colto nella forma Novus Ordo della Messa delle striscianti tendenze a protestantizzarmi o a protestantizzarci. Invece ho sempre colto tali tendenze nella "dazione" dell'Eucarestia in mano, nel congedo rapidissimo dopo la Comunione, nel tipo di musica ecc.
Stessa cosa posso testimoniare per i miei genitori, nati prima della guerra: qualche parola di disapprovazione per gli aspetti "di ambiente", mai per la Messa in sé né per il fatto che non fosse in Latino. Bisogno frustrato di sentire preghiere e canti latini, questo sì: bisogno che sarebbe stato pienamente soddisfatto se il Clero avesse applicato il Concilio.

Come si diceva, la cosca modernistica prese il momento della conclusione del Concilio e la ribellione dei grossi papaveri occidentali a "Humanae Vitae" come segno di "Adesso la Vecchia Chiesa è morta: seppelliamola".
Qualche decennio dopo, tale cosca -che è ERETICA e non solo "impaziente"- ha occupato la stanza dei bottoni e ha celebrato, l' 8/12/2015, l'inizio della "chiesa della Natura e dell'Umanità". Tutto chiaro - più nulla da fare. A mai più rivederci!
Grazie
Francesco Federico
Non dobbiamo dimenticare che, come Bergoglio ha confidato ad Ezio Bianchi, c'è l'intenzione di iniziare un processo da cui non si possa più tornare indietro"
E sull'altare dell'ecumenismo deve essere sacrificata la messa cattolica
non a caso sono perseguitate le persone che celebrano ancora la messa di sempre
-Sono perseguitati i
Francescani dell'Immacolata
-È perseguitato Mons. Mario Oliveri, …Altro
Non dobbiamo dimenticare che, come Bergoglio ha confidato ad Ezio Bianchi, c'è l'intenzione di iniziare un processo da cui non si possa più tornare indietro"
E sull'altare dell'ecumenismo deve essere sacrificata la messa cattolica
non a caso sono perseguitate le persone che celebrano ancora la messa di sempre
-Sono perseguitati i
Francescani dell'Immacolata
-È perseguitato Mons. Mario Oliveri, rimosso da Vescovo di Albenga-Imperia
-È iniziata la persecuzione contro la Fraternità Sacerdotale della "Familia Christi"
la cui regola era stata rispettata persino da Montini
-Resta, per il momento, fuori dalla persecuzione la Fraternità Sacerdotale di San Pietro, ma il motivo è questo: essa è costituita da sacerdoti fuoriusciti dalla Fraternità Sacerdotale di San Pio X, cui è stato concesso di mantenere la regola in cambio del riconoscimento delle novità introdotte con e dopo il Concilio Vaticano II
Tempi di Maria
@Diodoro La Messa Novus Ordo è corrotta è una contraddizione in termini: CONCEDO;
Il Rito della Messa in Novus Ordo è corrotto è una contraddizione in termini: NEGO;

Non so se nota la differenza... In pratica la validità del Novus Ordo rimane, come dicevo in precedenza e dipende dal segno sacramentale (materia + forma sacramentali = pane e vino + "hic est enim corpus, ecc".); in questo senso ha …Altro
@Diodoro La Messa Novus Ordo è corrotta è una contraddizione in termini: CONCEDO;
Il Rito della Messa in Novus Ordo è corrotto è una contraddizione in termini: NEGO;

Non so se nota la differenza... In pratica la validità del Novus Ordo rimane, come dicevo in precedenza e dipende dal segno sacramentale (materia + forma sacramentali = pane e vino + "hic est enim corpus, ecc".); in questo senso ha perfettamente ragione nel sostenere che dire che la Messa Novus Ordo è corrotta sarebbe una contraddizione in termini. Tuttavia mi sembra che lei non faccia l'opportuna e necessaria distinzione - e qui sta il punto - tra Messa e Rito: non c'è equivalenza. Il Rito può subire corruzione senza che sia invalidato il Sacramento. E' esattamente la situazione che si è venuta a creare con la Riforma liturgica del Vat2 perchè, a parte le intenzioni di chi prese parte a quel famigerato "Consilium" per l'applicazione delle norme della Sacrosantum Concilium (e al tal proposito sarebbe molto utile leggere i diari di mons. Antonelli per capire chi lavorò alla Riforma liturgica conciliare e con quali scopi...) non vi è dubbio che le modifiche apportate nel Rito (nel rito, non nella Messa...) sono state operate a partire da una teologia erronea, di matrice protestante, con finalità ecumeniche. Questo deve essere chiaro. Ciò detto confesso il biritualismo liturgico, vale a dire che partecipo con coscienza serena ad entrambe le forme de Rito Romano (Vetus e Novus) anche se con una marcata predilezione per la Messa in forma straordinaria da cui si respira a pieni polmoni quella sacralità e quella cattolcità latenti e piuttosto oscurate nella Messa cosiddetta di Poalo VI. Cari saluti.
Francesco Federico
Non dimentichiamo che in tutti i messali , sino alla riforma voluta da Montini era riportata la Bolla "Quo primum Tempore" di San Pio V la quale conteneva il seguente avviso:
"ex aliis vero omnibus Ecclesiis praefatis eorumdem Missalium usum tollendo, illaque penitus et omnino reiiciendo, ac huic Missali Nostro nuper edito, nihil unquam addendum, detrahendum, aut immutandum esse decernendo, sub …Altro
Non dimentichiamo che in tutti i messali , sino alla riforma voluta da Montini era riportata la Bolla "Quo primum Tempore" di San Pio V la quale conteneva il seguente avviso:
"ex aliis vero omnibus Ecclesiis praefatis eorumdem Missalium usum tollendo, illaque penitus et omnino reiiciendo, ac huic Missali Nostro nuper edito, nihil unquam addendum, detrahendum, aut immutandum esse decernendo, sub indignationis Nostrae poena, hac Nostra perpetuo valitura constitutione statuimus et ordinamus. Mandantes ac districte omnibus et singulis Ecclesiarum praedictarum Patriarchis, Administratoribus, aliisque personis quacumque Ecclesiastica dignitate fulgentibus, etiamsi S. R. E. Cardinales, aut cuiusvis alterius gradus et praeminentiae fuerint, illis in virtute sanctae obedientiae praecipientes, ut ceteris omnibus rationibus et ritibus ex aliis Missalibus quantumvis vetustis hactenus observari consuetis, in posterum penitus omissis, ac plane reiectis, Missam iuxta ritum, modum, ac normam, quae per Missale hoc a Nobis nunc traditur, de antent ac legant; neque in Missae celebratione alias caelemonias, vel preces, quam quae hoc Missali continentur, addere vel recitare praesumant."

E certamente, vigenti le disposizioni di San Pio V, nessuno si sarebbe permesso di celebrare le "messe" in questo modo:

Aberrazioni del "novus ordo missae" n.1 : La comunione self-service
.....
Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" n. 2 : La Messa con i carri allegorici

......
Aberrazioni del "Novus ordo Missae" n. 3 : Il prete mangiafuoco

......
Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" n. 4 : La carnevalata

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Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" n.5: Il Mago di Oz

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"Messa" con i serpenti

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Sancta Missa Secundum Cardinalem Sanctae Romanae Ecclesiae Bergoglio sive Papam Franciscum

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Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" N. 6 : Comunione con i Pagliacci Blu

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Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" N. 7 Introito con i pagliacci

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Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" N.8 : Messa tango alla presenza di un cardinale

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Aberrazioni del novus ordo missae n.9 : "Presbyterus ex machina"

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Aberrazioni novus ordo missae n. 10 : Messa di Natale di mezzanotte Chiesa San Rocco Torino (Natale 2017)

Purtroppo da quando Paolo VI ha abbandonato la messa di San Pio V la chiesa ha inanellato un fallimento dietro l'altro. Se l'albero buono si giudica dai frutti...........

......
Diodoro
Diodoro
@Doctor Angelicus Sul "RIVOLTI al Padre" mi è caro ripetere una cosa: sarebbe sufficiente la presenza della Croce sull'altare, sia che si celebri verso il popolo sia dando le spalle al popolo, per fugare le ambiguità.
Nella pratica, però, a parte i Papi ho visto la Croce solo sugli altari delle chiese dell'Opus Dei e su quelli su cui celebra don Leonardo M. Pompei, di Latina.
Un altro commento da Diodoro
Diodoro
@Tempi di Maria In effetti, carissimo, sì: non si può parlare di "corruzione" nel passaggio alla Messa Novus Ordo, o "di Paolo VI".
Non vado -e nessuno va- a una Messa "un po' corrotta": si tratta di una contraddizione in termini. Invece a moltissimi capita di andare a una Messa "pasticciata e adulterata", volontariamente, da parte di un Clero semieretico o eretico.
Chi ha parlato contro lo scempio …Altro
@Tempi di Maria In effetti, carissimo, sì: non si può parlare di "corruzione" nel passaggio alla Messa Novus Ordo, o "di Paolo VI".
Non vado -e nessuno va- a una Messa "un po' corrotta": si tratta di una contraddizione in termini. Invece a moltissimi capita di andare a una Messa "pasticciata e adulterata", volontariamente, da parte di un Clero semieretico o eretico.
Chi ha parlato contro lo scempio della Messa commesso da don Fredo Olivero, a Torino? E anche senza giungere a quel livello, le omelie, i canti, le pregjiere dei fedeli sono molto spesso "non cattoliche".

Sia detto con la massima stima verso di te, e anche verso il professor Gnerre
Tempi di Maria
@Doctor Angelicus Il prof. Gnerre non parla di invalidità del Novus Ordo; come al solito si va da un estremismo all'altro. Possibile che è così difficile affermare da una parte la validità della Nuova Messa e dall'altra una certa corruzione della nuova forma del Rito Romano che è palese ancor di più dopo tutto quell'amaro innesto di indulti a catena che ne hanno deformato la bellezza primigenia?
Istruzione Cattolica
@solosole Di solito non rispondo ad affermazioni che mi vengono messe in bocca e che non ho mai detto. Grazie.
solosole
@Istruzione Cattolica @Francesco Federico Quindi se la messa di adesso non vale nulla, sarebbero nulle milioni di battesimi,cresime,matrimoni con tutto ciò che ne conseguirebbe in termini di salvezza eterna.Ma dai
Istruzione Cattolica
@Francesco Federico la riforma di Bergoglio è il compimento della riforma di Montini.
Francesco Federico
Ma non è solo questione di "bellezza" ! È, innanzi tutto, questione di sostanza !
La Santa Messa è il Sacrificio di Cristo sull'altare è esattamente uguale al Sacrificio della Croce, l'unica differenza è che, mentre il sacrificio della Croce è cruento il Sacrificio della Messa è incruento.
Paolo VI ha ignorato nella sua Messa l'aspetto sacrificale sottolineando esclusivamente la Cena del Signore …Altro
Ma non è solo questione di "bellezza" ! È, innanzi tutto, questione di sostanza !
La Santa Messa è il Sacrificio di Cristo sull'altare è esattamente uguale al Sacrificio della Croce, l'unica differenza è che, mentre il sacrificio della Croce è cruento il Sacrificio della Messa è incruento.
Paolo VI ha ignorato nella sua Messa l'aspetto sacrificale sottolineando esclusivamente la Cena del Signore. Bergoglio sta compiendo il passo successivo, quello di trasformare la Cena del Signore in una "Tavola Valdese"
in cui non si crede nemmeno più nella transubstanziazione !
Ed ecco le conseguenze:

Senza parole: quando fare la comunione non ha più nulla di sacro !

Da un punto, poi , meramente estetico ammiriamo la bellezza delle seguenti immagini:
Pius XII: Liturgiae sermonisque papae splendor