Niente sinodalità: vescovi tedeschi VANNO AVANTI col documento omosex respinto

Ecco come il Sinodo Tedesco rispetta le proprie procedure: il vescovo presidente, Georg Bätzing di Limburg, ha annunciato il 9 settembre che il documento *respinto* che intendeva normalizzare l'omosessualità verrà passato comunque. Bätzing porterà il documento respinto alla Conferenza Episcopale Tedesca, agli incontri «ad limina» dei vescovi a Roma, previsti per novembre, e al Sinodo mondiale di Francesco.

Inoltre, attuerà il documento nella sua diocesi (Limburg) e sa che "molti vescovi" seguiranno il suo esempio. Uno di loro è il vescovo di Dresden-Meißen, Heinrich Timmerevers che appartiene alla fazione pro omosex, "molto delusa e triste": "Questo testo rimane la guida per le mie azioni come vescovo".

Retroscena: 21 vescovi sono riusciti a formare l'8 settembre una minoranza (un terzo dei vescovi) sufficiente a bloccare gli altri 33 vescovi e l'80% dei circa 200 delegati scelti accuratamente per il Sinodo Tedesco.

Solo una mezza dozzina dei 21 vescovi aveva osato esprimere pubblicamente il proprio voto "no", espresso anonimamente.

Il vescovo di Eichstätt, Gregor Hanke, ha detto di non aver votato secondo una propria opinione personale, ma di aver supportato l'insegnamento della Chiesa.

Il vescovo di Passau, Stefan Oster, ha detto di poter giustificare intellettualmente e spiritualmente l'insegnamento della Chiesa, votando no. Però si è sentito sotto pressione al Sinodo, dove è difficile distinguersi.

Foto: © Pressefotos, Synodaler Weg/Maximilian von Lachner, #newsOgsoedvsoi