Il 99,99999% delle menti dei Cattolici, quando sentono annunciare "Preghiamo per le intenzioni del Papa", per riflesso pavloviano, proprio per associazione di idee, grande dono l'intelligenza data da Dio all'uomo, corre immediatamente a cercare di comporre visivamente il volto di Bergoglio nel loro intimo.
Una volta che l'intelletto ha raffigurato nel suo intimo il volto di quel signore, la volontà si precipita immediatamente ad applicare le parole " Preghiamo per le intenzioni del Papa" a quella persona, a quella faccia.
Dunque, se esiste la santa e segreta convenzione di applicare a quelle parole un significato del tutto diverso, questo è solamente perché ciò che dovrebbe desiderare un vero Papa, il bene della Chiesa, non può che desiderarlo anche la Chiesa stessa.
Un vero Papa non può che volere il massimo bene per la Chiesa, Corpo di Cristo, come la Chiesa non può che volere il massimo bene per il Vicario di Cristo e Pontefice della Chiesa.
Infatti io ho scritto nel commento all'ottimo Reverendo: " Se fosse il Pontefice regnante".
Ciò significa che lo ritengo , per acclamazione popolare ed all'apparenza, un "pontefice".
Dunque Bergoglio è un "pontefice", anche se credo fermamente che l'altra parte del ponte che sta costruendo conduca a quel famoso e rovente luogo.
Ma dato che non è il vero Pontefice quest'uomo non può volere il bene della Chiesa, come la vera Chiesa, il piccolo resto, il piccolo gregge, non può volere il bene per un uomo che vuole la distruzione della Chiesa, cioè del Corpo di Cristo.
In conclusione, c'è uno scollamento tra quest'uomo e la Chiesa. Quest'uomo non desidera affatto il compimento di quei sei punti indicati, ma l'esatto opposto.
Dato che il comune sentire tra questo "pontefice" e la Chiesa dei santi è opposto e non coincidente, come dovrebbe essere, e dato che per la prima volta nella storia della Chiesa abbiamo due Papi a condividere un Trono, l'espressione "Preghiamo per le intenzioni del Papa" andrebbe completata, in questo solo ed unico caso, con il nome del vero Papa regnante: Benedetto XVI.
Infatti la formula "Preghiamo per le intenzioni del Papa" è al singolare e non al plurale.
Non si parla di Papi al plurale, ma di un solo ed unico Papa.
In questo caso dobbiamo fare una scelta.
Quindi il "Preghiamo per le intenzioni del Papa" rimane valido finché Benedetto XVI rimane in vita, perché non è mai accaduto nella storia della Chiesa recitare il "Preghiamo per le intenzioni del Papa" quando un Papa è morto e si è in attesa del Conclave.
Questa formula è usata solo quando abbiamo un Papa, vero, vivente.
La formula rimane dunque validissima quando le intenzioni di un Papa sono sante e coincidenti con la santità della Chiesa, Corpo di Cristo, e non a prescindere.
E mai un duemila anni era accaduto il contrario.
Ho scritto il secondo capitolo:
Preghiamo per le intenzioni del Pontefice. Capitolo 2@Luciano diacono@Davide Romano@Fernanda Dellucci@Padre Benedetto Pagnotto@Don Andrea Mancinella@Silver Silver@Fulmine@tommasopetroselli@Chi è come Dio Nessuno È come Dio