UNA SORPRENDENTE SCOPERTA SULL'ANTICA “PROFEZIA DI MALACHIA” RELATIVA AI PAPI: PARLA DEI NOSTRI ANNI. FACENDO I NOMI…

A margine di questo articolo segnalo l’importantissima intervista del card. Raymond Leo Burke sulla Nuova Bussola Quotidiana, molto preziosa per capire il momento che viviamo.
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(nella foto: Trionfo dell’ordine benedettino di Antonio Vassilacchi, Basilica di San Pietro, Perugia)

Uno studioso romano, Alfredo Barbagallo, ha fatto sorprendenti scoperte sull’antica “profezia di Malachia”, spesso citata sui media, ma ben poco conosciuta. Sono scoperte che proiettano quell’antico testo proprio ai giorni nostri e addirittura a persone viventi oggi.
Il documento “Prophetia Sancti Malachiae Archiepiscopi, de Summis Pontificibus” consiste in una serie di 111 motti in latino – alquanto enigmatici – su ciascun pontefice che avrebbe regnato nella Chiesa a partire da Celestino II (papa dal 1143) fino alla fine dei tempi.

La misteriosa profezia, attribuita a S. Malachia di Armagh, amico di S. Bernardo di Chiaravalle, fu pubblicata nel 1595 dal monaco benedettino Arnold de Wyon in un’apocalittica storia della Chiesa – con al centro il suo ordine – intitolata “Lignum vitae”.
L’elenco dei papi futuri si conclude proprio ai giorni nostri: l’ultimo papa, “Gloria olivae”, coincide con Benedetto XVI.
Dopo il motto relativo a lui si legge questa inquietante conclusione: “Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, risiederà Pietro Romano, che farà pascolare le sue pecore fra molte tribolazioni. Passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine”.

Non proprio tranquillizzante. Secondo gli interpreti non è detto che la profezia di Malachia prospetti la fine del mondo per la nostra epoca.
Di sicuro però paventa – dopo “Gloria olivae” (Benedetto XVI) – una sorta di “fine” della Chiesa, ovvero una sua crisi mai vista prima, un suo oscuramento apocalittico al punto che il suo successore non è definito papa, come i precedenti, ma con la strana formula: “Petrus Romanus”.
Perché? Non è un papa autentico? E si riferisce a Giorgio Mario Bergoglio? Di fatto la serie dei pontefici si interrompe al 111°, con Benedetto XVI. Cosa accade dopo?

Il motto “Petrus Romanus” calzerebbe a Bergoglio per la ripetuta autodefinizione bergogliana come “vescovo di Roma”, fin dalla sera della sua elezione.
E per il fatto che Benedetto XVI resta tuttora papa, sia pure in sospeso, e lui sembra un facente funzioni. Inoltre il suo tempo – nella “profezia di Malachia” – è connotato dalle “molte tribolazioni” del gregge. Come in effetti accade.
È stato dimostrato che molte delle formule di quel misterioso testo medievale risultano profetiche dei diversi pontefici.

Ma lo è anche il finale sull’epoca attuale? Ne ha scritto Vittorio Messori e pure Sergio Quinzio nel 1995 in “Mysterium iniquitatis”.
Di sicuro i nostri giorni presentano una situazione mai vista prima, nella storia della Chiesa: la compresenza di due papi. Un fatto enorme e inspiegabile che – in effetti – sembra coincidere con quelle due figure finali della profezia.
Ma ci sono indizi che inducono a identificare quei due personaggi con Benedetto XVI e Giorgio Mario Bergoglio?

Li suggerisce lo studio di Barbagallo intitolato “La Profezia di san Malachia sui Papi”, che è parte di una ricerca sulle reliquie cristiane intitolata “I tesori di san Lorenzo” (un volume di 800 pagine appena uscito in versione ridotta).
Barbagallo ricorda anzitutto che l’identificazione di Benedetto XVI con l’ultimo motto “Gloria olivae” rimanda all’ulivo come simbolo dei benedettini olivetani (dove si legano il nome Benedetto e l’ulivo).
Ma soprattutto è un benedettino quell’Arnold de Wyon che custodiva l’antico testo di san Malachia e che lo pubblicò a Venezia nel 1595, in quella sua storia apocalittica della Chiesa.
Wyon non si limitò alla pubblicazione, infatti – spiega l’autore – “egli commissiona personalmente delle raffigurazioni pittoriche ed artistiche sul soggetto ecclesiastico della Gloria benedettina”.
Una nel convento benedettino della Scolca, nell’area di Rimini. Poi fa eseguire la stessa figurazione dal Vassilacchi (nel 1592) nella basilica benedettina di San Pietro, a Perugia: è una delle tele più grandi che esistano e l’insieme delle figure lì rappresentate (papi, cardinali, vescovi e fondatori di ordini che attorniano San Benedetto) fa trasparire, nel suo insieme, un volto mostruoso: il demonio o l’Anticristo.
“Evidente qui la volontà di Wyon” scrive Barbagallo “di lanciare un messaggio particolare di salvaguardia della Chiesa future nella lotta contro il Male”.
Infine Wyon fa realizzare la stessa rappresentazione in Piemonte (oggi è conservata ad Alessandria), “all’abbazia benedettina ora non più esistente di San Pietro in Bergoglio, non distante da Boscomarengo”.
Torna il riferimento a san Pietro in ambedue le chiese, ma soprattutto qua colpisce il nome “Bergoglio”.
Non si sa perché Wyon scelse proprio quella fondazione benedettina, ma sorprende l’emergere di quel nome che rimanda oggi al successore di Benedetto XVI e che nella serie dei papi dovrebbe essere “Petrus romanus”. Un’indicazione diretta di Wyon?
In tutte queste opere Wyon ha volute lasciare riferimenti apocalittici ai libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Ma le coincidenze non sono finite. Barbagallo riprende un introvabile libro scritto da un padre gesuita francese, mons. René Thibaut e pubblicato nel 1951 (con imprimatur ecclesiastico): “La mystériuese prophétie des Papes”.
Padre Thibaut, attraverso una serie di complicati calcoli, afferma che la fine cronologica della profezia di san Malachia, come ciclo pontificale, sarà nell’anno 2012.
Barbagallo nota che in effetti – secondo le notizie ufficiali – la data in cui Benedetto XVI comunica al suo Segretario di Stato la sua volontà di ritiro è il 30 aprile 2012 (l’annuncio pubblico sarà fatto l’11 febbraio 2013).
In base a cosa padre Thibaut era giunto a indicare proprio il 2012 come anno finale del ciclo profetico dei pontefici?

Assumendo come asse centrale della “Profezia di Malachia” il pontificato di san Pio V (1504-1572) che era stato fondamentale nella formazione del Wyon. Ed ecco un’altra serie di coincidenze: san Pio V è originario proprio di Boscomarengo nella cui area sorgeva l’abbazia di San Pietro in Bergoglio (da qui ha origine anche il nucleo familiare di Bergoglio).
Pio V muore il 1° Maggio 1572, esattamente 440 anni prima della decisione di ritiro di Benedetto XVI (30 aprile 2012). Ma 440 anni prima della morte di san Pio V, nel 1132, si ha l’ordinazione di san Malachia di Armagh (il titolare della profezia dei papi) come arcivescovo e primate d’Irlanda. Due fasi di 440 anni ciascuna ed ecco che il ciclo è compiuto.

Ricordo che san Pio V è il papa della vittoria di Lepanto e colui che promulgò la messa tridentina a cui Benedetto XVI ha ridato cittadinanza nella Chiesa (è uno dei connotati del suo pontificato) mentre Bergoglio sembra puntare proprio sull’attacco all’eucaristia e sullo stravolgimento ecumenico della messa.
Il richiamo finale della profezia alla persecuzione dei cristiani e a una sorta di scomparsa del papato inducono Barbagallo a dare anche una lettura simbolico-teologica del motto dell’ultimo papa “Gloria olivae”.
Infatti nel suo excursus storico l’autore ritrova san Malachia e il papa del suo tempo in relazione a importantissime reliquie della Passione di Cristo e al luogo del suo inizio: l’Orto degli ulivi a Gerusalemme.
Secondo una tradizione mistica e scritturistica la Chiesa nella storia dovrà rivivere la stessa Passione del suo Signore. A cominciare dalla notte dell’Orto degli ulivi (Gloria olivae) che potrebbe ripetersi proprio al tempo del papa “Gloria olivae” (Benedetto XVI).
In quella notte di Gesù, con il tradimento di Giuda, la fuga degli apostoli e il rinnegamento di Pietro, tutto sembrò perduto e finito. Anche per i cattolici oggi sembra una notte dolorosa in cui tutto pare perduto. Ma dopo il buio del Getsemani viene la luminosa mattina di pasqua.
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Antonio Socci
www.antoniosocci.com
Francesco I
@padrepasquale
Già il gesuita Claude-François Ménestrier con il suo"Réfutation des prétendues prophétie de St Malachie, Paris, 1689" dimostrò che San Malachia di Armagh vissuto a cavallo tra l'undicesimo ed il dodicesimo secolo non aveva scritto queste "profezie", ma esse erano frutto di una falsificazione avvenuta nel XVI secolo: le presunte profezie furono pubblicate per la prima volta dal …Altro
@padrepasquale
Già il gesuita Claude-François Ménestrier con il suo"Réfutation des prétendues prophétie de St Malachie, Paris, 1689" dimostrò che San Malachia di Armagh vissuto a cavallo tra l'undicesimo ed il dodicesimo secolo non aveva scritto queste "profezie", ma esse erano frutto di una falsificazione avvenuta nel XVI secolo: le presunte profezie furono pubblicate per la prima volta dal benedettino Arnoldo Wion, nel primo volume del suo Lignum vitae, ornamentum et decus Ecclesiae (Venezia, 1591). In seguito, esse furono spesso riprodotte (nonostante la condanna dei papi).
Uno studio approfondito, nel XVII secolo, fu condotto da Ludovico Antonio Muratori che ne confermò la falsità: Vedi : "Dissertazione XLIV in <dissertazioni sopra le antichità italiane>.
classicitaliani.it/muratori/dissertazioni/dissert44.htm

Avevo già pubblicato questo articolo sin dal 5 aprile 2018: vi erano stati molti commenti fra cui quelli del dott. Barbagallo a sostegno della veridicità delle profezie del presunto san Malachia:

UNA SORPRENDENTE SCOPERTA SULL'ANTICA “PROFEZIA DI MALACHIA” RELATIVA AI PAPI: PARLA DEI NOSTRI ANNI. FACENDO I NOMI…
padrepasquale
La storia è tutt'altra cosa. Volerla interpretare con queste presunte profezie è tempo perso.
Gaetano2
Ma soprattutto i fatti sono tutt'altra cosa. E quelli compiuti da don Ciccio, che non so se si tratti dell'anticristo o altro, mostrano che papa sicuramente non è, come similpapa, però, è adeguato a molti.
padrepasquale
Infatti, ho perso solo tempo che potevo dedicare ad altro. Dio protegga il Papa da tanta cialtroneria (don Ciccio, anticristo...).
Gaetano2
Padrepasquale dice: "...Dio protegga il Papa da tanta cialtroneria (don Ciccio, anticristo...). Certo, speriamo che difenda il Papa da don Ciccio e dagli altri cialtroni della sua cricca!
gianlub2
padre pasquale, Cicciuzzo non è l'anticristo, è il "falso profeta" che precede l'ingresso di quest'ultimo così si adempiono le scritture dell'Apocalisse
gianlub2
Sono oltre 6 anni che la massoneria ha tirato in piedi questo teatrino-farsa di Cicciuzzo Bergoglio, che mi ricorda tanto, tra l'altro, Stan Lauren
padrepasquale
É una tristezza grande questo linguaggio irriverente. Dio protegga Papa Francesco.
N.S.dellaGuardia
Dio protegga noi, bergoglio ha gia chi lo protegge...
Francesco I
@padrepasquale
Diciamo meglio: "Dio tocchi il cuore di Bergoglio e lo converta!"
Sancte Pie V, ora pro nobis et pro conversione "papae" Francisci !Altro
@padrepasquale

Diciamo meglio: "Dio tocchi il cuore di Bergoglio e lo converta!"
Sancte Pie V, ora pro nobis et pro conversione "papae" Francisci !
Fredrick69
27 Febbraio 2003, ore 20 Madonna: "Scrivi figlio, Io vi chiamo servi inutili, vi siete associati con il RE BURLONE A FAR BALDORIA, INVECE DI METTERE MIO FIGLIO GESÙ ESPOSTO E FAR PENITENZA, ATTI DI ADORAZIONE, PER I PECCATI CHE SI COMMETTONO!
Dove sono i Miei messaggi, i Miei richiami?
O figli, servi inutili, Mio figlio Gesù vi dirà un giorno che non vi conosce, perché anche voi avete dimenticato …Altro
27 Febbraio 2003, ore 20 Madonna: "Scrivi figlio, Io vi chiamo servi inutili, vi siete associati con il RE BURLONE A FAR BALDORIA, INVECE DI METTERE MIO FIGLIO GESÙ ESPOSTO E FAR PENITENZA, ATTI DI ADORAZIONE, PER I PECCATI CHE SI COMMETTONO!

Dove sono i Miei messaggi, i Miei richiami?

O figli, servi inutili, Mio figlio Gesù vi dirà un giorno che non vi conosce, perché anche voi avete dimenticato la Sua legge.
Non credete che siete alla fine !

Presto, presto Gesù verrà, purificherà la Sua Chiesa, annienterà con il soffio della Sua bocca tutti gli orgogliosi, i superbi, i servi inutili!

Voi presto vedrete il Papa nero insediarsi, lo scisma, la lotta continua fra di voi, figli inutili, servi inutili!

Perché? Perché avete abbandonato Mio Figlio Gesù? SIETE IN TEMPO, FATE ATTI DI RIPARAZIONE, ADORAZIONE.”

Fonte:MadonnadelPino.altervista.org

ps: il Papa Nero ce lo abbiamo sotto gli occhi .........PREGHIAMO PER MAGGIO 2020 .... allorché ci sara il GRANDE CONGRESSO MONDIALE CUI IL "PAPA NERO" ha invitato TUTTI I RE DELLA TERRA .........

PREGHIAMO TANTO ......atti di riparazione .....atti di adorazione ...... ..

SIA LODATO GESU CRISTO .....E AVE MARIA CORREDENTRICE DI TUTTI I POPOLI ...
Marziale
Ma nella Bibbia , e non in profezie più o meno veritiere, ne è contenuta una, gigantesca, sconosciuta (persino a Socci ed a Barbagallo) ed inequivocabile nella sua chiarezza, che indicherà a tutti noi in modo manifesto la persona dell'AntiCristo o Falso profeta: ma ogni cosa ha il suo tempo.
Marziale
Carlo Maria
In realtà il vero Papa è ancora Benedetto XVI in quanto non si è dimesso l'11 febbraio 2013 (infatti è rimasto Papa a tutti gli effetti) e poi il 28 febbraio 2013 non ha fatto alcunché che lo potesse far passare da essere Papa a essere ex-Papa. Di conseguenza Jorge Mario Bergoglio è ancora soltanto un Cardinale. Inoltre già da tempo si poteva facilmente inferire che il Cardinale Jorge Mario …Altro
In realtà il vero Papa è ancora Benedetto XVI in quanto non si è dimesso l'11 febbraio 2013 (infatti è rimasto Papa a tutti gli effetti) e poi il 28 febbraio 2013 non ha fatto alcunché che lo potesse far passare da essere Papa a essere ex-Papa. Di conseguenza Jorge Mario Bergoglio è ancora soltanto un Cardinale. Inoltre già da tempo si poteva facilmente inferire che il Cardinale Jorge Mario Bergoglio è caduto in eresia manifesta e molteplice.
Potete trovare maggiori dettagli in quest'opera:
Pace C. M., "Il vero Papa è ancora Benedetto XVI", Youcanprint 2017:
books.google.com/…/Il_vero_Papa_è_…

oppure:
www.youcanprint.it/…/il-vero-papa-an…
Diodoro
@Alfredo Maria Barbagallo Rinnovo il ringraziamento.
@Acchiappaladri Complimenti a lei per aver colto immediatamente la positiva atmosfera creata dal dottor Barbagallo.
Concordo in pieno con il suo giudizio sulle due profezie! Vorrei fare il parallelo con l' "Evangelo" della Valtorta: qualunque commento si possa fare sulle circostanze in cui fu scritto, sfido chiunque a stilare anche una sola di …Altro
@Alfredo Maria Barbagallo Rinnovo il ringraziamento.
@Acchiappaladri Complimenti a lei per aver colto immediatamente la positiva atmosfera creata dal dottor Barbagallo.
Concordo in pieno con il suo giudizio sulle due profezie! Vorrei fare il parallelo con l' "Evangelo" della Valtorta: qualunque commento si possa fare sulle circostanze in cui fu scritto, sfido chiunque a stilare anche una sola di quelle frasi. Figuriamoci dieci volumi!!
Acchiappaladri
@Alfredo Maria Barbagallo (nonché @alda luisa corsini @Diodoro @Doctor Angelicus @signummagnum @Avanti con Maria! che si sono interessati a questa discussione) ecco come sarebbe utile che fossero le discussioni su argomenti controversi!
Gentilezza di partenza nel rapporto con gli interlocutori, pazienza nell'ascolto, chiarezza nell'esposizione negli argomenti, curiosità per i fatti nuovi, onestà …Altro
@Alfredo Maria Barbagallo (nonché @alda luisa corsini @Diodoro @Doctor Angelicus @signummagnum @Avanti con Maria! che si sono interessati a questa discussione) ecco come sarebbe utile che fossero le discussioni su argomenti controversi!
Gentilezza di partenza nel rapporto con gli interlocutori, pazienza nell'ascolto, chiarezza nell'esposizione negli argomenti, curiosità per i fatti nuovi, onestà nel lasciare spazio al fatto ... che la ragione può in definitiva averla l'altro! ecc.
COMPLIMENTI! Cercherò di leggere presto il suo documento originale.

Approfitto per riproporre un mio commento più generale per la valutazione di testi antichi con presunto contenuto di predizioni su eventi sicuramente a loro posteriori.

A parte i casi truffaldini ormai sbugiardati al di là di ogni ragionevole dubbio, continuo a vedere altri casi di polemiche che coinvolgono "bufale", che però sono fasulle sono per un aspetto secondario, polemiche condotte da molti in buona fede ma errando, cioè concentrando l'attenzione sulla punta del dito e non sulla Luna!

Mi spiego con due esempi che più volte ho visto citati qui su GloriaTV.

"I due papi della Emmerick" e "La profezia di San Francesco (sulla crisi del papato)".

Per la Emmerick, è storicamente accertato che quella monaca NON sapeva scrivere: nulla ci ha lasciato scritto da lei e chi per decenni, negli uffici ecclesiastici specialistici, ha studiato con larghi mezzi ed esperienza gli scritti popolarmente a lei attribuiti ha dovuto concludere che non è umanamente possibile capire (ometto perché inessenziale quanto potrebbe essere aggiunto prendendo per esatta la valutazione che ne diede un'altra mistica scrittrice) che cosa negli scritti DI ALTRI che intendevano relazionare ciò che la Emmerick disse ci fosse di autenticamente pensato proprio dalla monaca.
Quindi, essendo scientificamente una "bufala" parlare di "scritti della Emmerick", per alcuni quel testo sui "due papi" è una bufala, punto e basta e nemmeno lo considerano.
Ma così errano: il presunto carattere straordinario (da valutare ed eventualmente accertare) di quel testo NON sta nell'autore, ma nel CONTENUTO!
Che sia stato scritto con notarile pignoleria su dettatura della beata monaca stigmatizzata, o inventato e scritto dal poeta Brentano o da un certo Herr Hans Himmelblau, rimane il dato di fatto che è un testo esistente da circa UN SECOLO E MEZZO (non ricordo le date esatte ma probabilmente il tempo passato dalla prima edizione è anche maggiore).
A quel tempo chi, scrivendo in generale sulla Emmerick e in particolare in modo apologetico, avrebbe avuto motivo umano di inventarsi una tale stranezza, sicuramente controproducente per far riconoscere come assennata, ortodossa e affidabile la defunta monaca Emmerick?
Insomma, deve essere il contenuto STRAORDINARIO (letteralmente: 'sta storia dei due papi e della chiesa bizzarra proprio nel modo descritto dalla pseudo-Emmerick non mi risulta che facesse parte della letteratura apocalittica/millenaristica contemporanea o precedente la pubblicazione dello scritto) il ragionevole oggetto della attenzione degli analisti.
E la valutazione che ritengo sia interessante per noi che viviamo oggi è se in quello straordinario testo esista (ragionevolmente) la aggiuntiva straordinarietà di una esatta predizione di certi dettagli delle recenti cronache della Chiesa Cattolica.

Un analogo errore lo vedo fare sulla "profezia di San Francesco". Ammettendo (prendendo anche qui per buoni studi critici fatti già secoli fa) che sia una "bufala" in quanto all'autore, rimane il fatto che il testo dello pseudo-Francesco è scritto e circolante da circa mezzo millennio!
Anche qui dunque è la straordinarietà del contenuto che va valutata: quali sono gli argomenti pro e contro l'attinenza di quelle sedicenti predizioni proprio alle vicende storiche attuali della Chiesa Cattolica?

Io non ho fatto analisi quantitative, oggettive (che in teoria specialisti con voglia e tempo potrebbero fare) sulla probabilità della attinenza di quelle sedicenti predizioni al nostro oggi.

A intuito, in particolare PRENDENDO INSIEME gli antichi pseudo-Emmerick e pseudo-Francesco (testi INDIPENDENTI come lingua, origine geografica, origine storica, specifici eventi predetti: vincere col "sei" al Superenalotto è pochissimo probabile ma capita ogni tanto ma se uno mi fa "sei" due volte di fila è ragionevole pensare che forse non è solo dipendente dalla enorme fortuna ;-) ) a me, che di principio son scettico sui "veggenti", viene da pensare che davvero secoli fa almeno due esseri umani potrebbero in qualche modo aver "visto" futuri eventi storici che proprio ora stanno avvenendo.
Ovviamente rimango ben disposto a farmi convincere da ipotesi diverse se ben argomentate.
Alfredo Maria Barbagallo
Grazie. Per tutte le domande ( naturalmente per ciò di cui sono umanamente a conoscenza ) potete fare riferimento alla mia ricerca integrale sull'argomento liberamente leggibile sotto il mio nome in Academia.edu , anche se credo sia già ormai anche altrove nel web. Lo studio fa parte del mio ultimo libro sui Tesori di San Lorenzo, che contiene molte altre valutazioni storiche di insieme.
La tela …Altro
Grazie. Per tutte le domande ( naturalmente per ciò di cui sono umanamente a conoscenza ) potete fare riferimento alla mia ricerca integrale sull'argomento liberamente leggibile sotto il mio nome in Academia.edu , anche se credo sia già ormai anche altrove nel web. Lo studio fa parte del mio ultimo libro sui Tesori di San Lorenzo, che contiene molte altre valutazioni storiche di insieme.
La tela di Alessandria è oggi presso la chiesa di Santa Maria di Loreto, anche se non so se sia costantemente di apertura e possibilità di visione. Sulla gigantesca figura storica di Pio V è naturalmente superfluo ogni commento. Grazie ancora a tutti ed a presto, cordiali saluti.
Diodoro
@Alfredo Maria Barbagallo
Grazie per il suo intervento, gentile dottore.
Non sapevo nulla della scomparsa abbazia di San Pietro in Bergoglio. Fu vittima delle soppressioni napoleoniche? Dove si trovava esattamente? (se in campagna, può indicare le coordinate fornite da Google Maps?).
Avevo citato, invece -non certo con riferimento a una profezia, ma per far presente la profonda consonanza "ambientale …Altro
@Alfredo Maria Barbagallo
Grazie per il suo intervento, gentile dottore.

Non sapevo nulla della scomparsa abbazia di San Pietro in Bergoglio. Fu vittima delle soppressioni napoleoniche? Dove si trovava esattamente? (se in campagna, può indicare le coordinate fornite da Google Maps?).
Avevo citato, invece -non certo con riferimento a una profezia, ma per far presente la profonda consonanza "ambientale" fra Bergoglio, che io chiamo "il Biancovestito", ed Emma Bonino- il centro abitato di Bergoglio, presso Bra (CN), città della Bonino.

Come sa bene, a Bosco Marengo si trova la sublime Basilica di Santa Croce, fatta costruire dal Papa domenicano San Pio V. Sequestrata dai Massoni dell'Ottocento, inutilizzata per lunghissimo tempo, ma non sconsacrata (o forse riconsacrata?): qualche rara Santa Messa vi viene celebrata.

Un'ultima curiosità, mi perdoni: dove si trova esattamente la tela dell'Abbazia oggi presente ad Alessandria?

La ringrazio anticipatamente!
Alfredo Maria Barbagallo
Gentile amico non c'è di che, il suo intervento era evidentemente apposto proprio per una valutazione argomentale.
Sulla questione che lei pone esistono effettivamente perplessità in tutti gli studiosi. I motti diventano meno stringenti nella fase post Wyon, e ciò resta insoluto. A meno di valutare una loro rivisitazione da parte del dotto Alfonso Chacòn, autore di commento d'epoca.
Il mio studio …Altro
Gentile amico non c'è di che, il suo intervento era evidentemente apposto proprio per una valutazione argomentale.
Sulla questione che lei pone esistono effettivamente perplessità in tutti gli studiosi. I motti diventano meno stringenti nella fase post Wyon, e ciò resta insoluto. A meno di valutare una loro rivisitazione da parte del dotto Alfonso Chacòn, autore di commento d'epoca.
Il mio studio particolare si riconduce quindi agli ultimi due motti pontificali, che più ci interessano naturalmente, osservando quanto da Antonio Socci sintetizzato. Non azzardo di ciò alcuna spiegazione, perchè il mio sgomento è identico a quello di tutti, ma al momento i gravi dati che mi ritrovo sono questi, ed attendo naturalmente più ampia valutazione dalla comunità scientifica. La ringrazio e cordiali saluti.
Francesco I
@Alfredo Maria Barbagallo
@alda luisa corsini
La ringrazio del suo intervento, il mio commento era stato fatto proprio per suscitare un dibattito. Comunque, ritengo, converrà con me, che sino al XVI secolo i motti del presunto Malachia erano abbastanza attinenti con le figure dei Papi cui facevano riferimento.
Dal XVII secolo in poi, invece i motti diventano molto oscuri e le attribuzioni piuttosto …Altro
@Alfredo Maria Barbagallo
@alda luisa corsini
La ringrazio del suo intervento, il mio commento era stato fatto proprio per suscitare un dibattito. Comunque, ritengo, converrà con me, che sino al XVI secolo i motti del presunto Malachia erano abbastanza attinenti con le figure dei Papi cui facevano riferimento.
Dal XVII secolo in poi, invece i motti diventano molto oscuri e le attribuzioni piuttosto tirate per i capelli.
Per tornare a noi, secondo me, l'unico motto che descrive bene un Papa del XX secolo è Pastor Angelicus riferito a Pio XII
Alfredo Maria Barbagallo
Gentili amici, sono l'autore degli studi qui in riesame giornalistico da parte del Dr. Socci.
Leggo con attenzione i vostri primi commenti, e mi rendo perfettamente conto della complessità ed anche della grave oscurità della questione specifica. Ed anche naturalmente delle obiezioni nel tempo da parte di autorevoli analisti, legati all'idea di un imbroglio rinascimentale.
Mi permetto però di …Altro
Gentili amici, sono l'autore degli studi qui in riesame giornalistico da parte del Dr. Socci.
Leggo con attenzione i vostri primi commenti, e mi rendo perfettamente conto della complessità ed anche della grave oscurità della questione specifica. Ed anche naturalmente delle obiezioni nel tempo da parte di autorevoli analisti, legati all'idea di un imbroglio rinascimentale.
Mi permetto però di osservare come gli studi da me condotti e qui da Antonio Socci magistralmente sintetizzati conducano di dati che mi parrebbero innovativi. Qualcuno sa fornire una risposta concreta ai dati contenuti nella nota? Lo faccia e ne sarò il primo ad esserne riconoscente.
Raccomando quindi cortesemente di non abbandonarsi a facili pregiudizi, sia pure umanamente - ripeto - del tutto comprensibili data l'oscurità della questione. Chi è in grado di rispondermi sulle questioni che ho esposto quindi lo faccia, grazie, ed in spirito di cortese chiarimento reciproco. Intanto nn cortese saluto e ringraziamento a tutti. Alfredo M. Barbagallo.
alda luisa corsini
Cfr. 2) - Il 13 marzo 2017 UCCR scrive su Aletheia "Le false profezie di Malachia e della Emmerich sui “due papi”
Ritengo che il Gesuita Padre Menestrier, autore del Trattato delle Profezie di San Malachia, una confutazione molto approfondita, può aver convinto il Muratori a rigettare tali profezie ( cfr. Refutation des prophéties faussement attribuées a s. Malachie sur les elections des Papes)
Acchiappaladri
eh sì, caro amico, ancora con 'sta bufala di "San Malachia".
Dispiace che brave persone ma troppo entusiaste e precipitose (Socci è fatto così: continuo ad apprezzarlo per la buona fede che mette nel suo lavoro quasi più da apologo cattolico che da giornalista professionista e per l'onestà di dichiarare di essersi sbagliato quanto capisce di aver preso una cantonata) continuino a prendere per …Altro
eh sì, caro amico, ancora con 'sta bufala di "San Malachia".
Dispiace che brave persone ma troppo entusiaste e precipitose (Socci è fatto così: continuo ad apprezzarlo per la buona fede che mette nel suo lavoro quasi più da apologo cattolico che da giornalista professionista e per l'onestà di dichiarare di essersi sbagliato quanto capisce di aver preso una cantonata) continuino a prendere per buona la bufala, contribuendo involontariamente alla propagazione di questa erbaccia.
Francesco I
UNA PRECISAZIONE : questo articolo di Antonio Socci, pur essendo affascinante, non rispecchia la realtà storica.
Già il gesuita
Claude-François Ménestrier con il suo"Réfutation des prétendues prophétie de St Malachie, Paris, 1689" dimostrò che San Malachia di Armagh vissuto a cavallo tra l'undicesimo ed il dodicesimo secolo non aveva scritto queste "profezie", ma esse erano frutto di una …Altro
UNA PRECISAZIONE : questo articolo di Antonio Socci, pur essendo affascinante, non rispecchia la realtà storica.

Già il gesuita
Claude-François Ménestrier con il suo"Réfutation des prétendues prophétie de St Malachie, Paris, 1689" dimostrò che San Malachia di Armagh vissuto a cavallo tra l'undicesimo ed il dodicesimo secolo non aveva scritto queste "profezie", ma esse erano frutto di una falsificazione avvenuta nel XVI secolo: le presunte profezie furono pubblicate per la prima volta dal benedettino Arnoldo Wion, nel primo volume del suo Lignum vitae, ornamentum et decus Ecclesiae (Venezia, 1591). In seguito, esse furono spesso riprodotte (nonostante la condanna dei papi).
Uno studio approfondito, nel XVII secolo, fu condotto da Ludovico Antonio Muratori che ne confermò la falsità: Vedi : "Dissertazione XLIV in <Dissertazioni sopra le antichità italiane>. www.classicitaliani.it/…/dissert44.htm